Giornale del cibo

Slow Food porta ad Expo gli eroi del futuro

Il progetto Terra Madre Giovani – We Feed the Planet

Dal 3 al 6 ottobre, presso gli spazi Slow Food a Expo, i giovani agricoltori, allevatori, contadini, pescatori, artigiani del cibo e cuochi under 40 provenienti da tutto il mondo avranno la possibilità di raccontare le loro storie e di farsi testimoni di nuove originali proposte per nutrire il pianeta. Secondo l’associazione fondata da Carlo Petrini, infatti, il tema lanciato dall’Esposizione non avrebbe senso se in questa visione futura non venisse data voce a chi il cibo lo ‘inventa’ ogni giorno, con fatica e tra mille difficoltà.

 

I protagonisti: Ska, Paxkal, Francisco e molti altri

Ska Mirriam Monteane è una cuoca del Lesotho, un piccolo regno di poco più di 2 milioni di abitanti nel cuore dell’Africa del sud. Dopo varie esperienze professionali a Cape Town, nel più ricco Sud Africa, alla ricerca di nuovi prodotti e di nuove tecniche culinarie, Ska sente che è ora di tornare nel suo paese d’origine e lavorare insieme ai produttori locali, riscoprire i profumi e i cibi della sua terra.

Paxkal Hairispuru ha 25 anni e viene da un villaggio della Bassa Navarra situato nel territorio dei paesi baschi francesi. Per passione decide di seguire le orme dei nonni contadini e si iscrive al liceo agricolo locale. Ora fa il pastore e si prende cura di quattrocento pecore della razza autoctona Manex Tête Noire. Sogna di ampliare la propria attività per arrivare a produrre un grande formaggio d’alpeggio.

Francisco Melo Medeiros a 10 anni guadagnava qualche real facendo lo spaventapasseri in una piantagione dell’entroterra di Rio Grande do Norte, in Brasile. Il resto del tempo lo trascorreva nei campi coltivati dai genitori o giocando con gli amici all’aperto. L’infanzia passata a contatto con la natura, la terra e l’avvicendarsi delle stagioni lo portano ad amare quel territorio semi arido e ad avventurarsi in una sfida: con l’aiuto di alcuni anziani apicoltori impara a prendersi cura delle tipiche api locali senza pungiglione e a produrre miele.

Paxkal Harispuru, We feed the planet


Spazio agli
small scale producer di  We Feed the Planet

Ska, Paxkal e Francisco sono solo alcuni dei protagonisti del progetto di Slow Food volto a portare sul palco di Expo gli small scale producer, coloro che Carlo Petrini chiama eroi del futuro, armati solo di idee, passione, lavoro, impegno e tanta tenacia.

 

In viaggio per Milano grazie al crowdfunding

Slow Food ha anche attivato sul proprio sito un progetto di crowdfunding per finanziare il viaggio degli small scale producer a Milano e nel momento in cui scriviamo la campagna ha raccolto denaro sufficiente per il trasferimento di 107 giovani contadini. L’obiettivo è arrivare a 2000. È possibile offrire una quota in denaro o dare la propria disponibilità all’ospitalità durante la permanenza. Un’occasione non solo per questi giovani, ma anche per chiunque voglia conoscere storie vere di cibo e di vita, esperienze geograficamente e culturalmente lontane fra loro e da noi e per le quali Expo può – deve –  rappresentare un’occasione di diffusione e promozione.

 

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