Gluten free

Vivere con la celiachia: chiacchierata con Valentina Leporati, pasticcera, food blogger e celiaca

Antonio Pastore
3

     

    La celiachia è una malattia cronica autoimmune, scatenata dall’ingestione di glutine in persone geneticamente predisposte. Questa proteina, presente nel grano, nell’orzo e nella segale, quindi in alimenti come pane, pizza, biscotti e snack, provoca una reazione infiammatoria dell’intestino tenue, danneggiando i tessuti e distruggendo i villi, importanti per l’assorbimento dei nutrienti.

    A causa di queste restrizioni alimentari, la vita sociale per i celiaci non è sempre semplice, soprattutto per i giovani che possono sentirsi imbarazzati nel dover spiegare le loro esigenze alimentari. Nei casi più delicati, questo può portare all’isolamento, poiché molti preferiscono evitare cene e feste per non dover continuamente giustificare la propria condizione. In realtà, è importante che i celiaci ne parlino apertamente e che ci sia una maggiore sensibilizzazione su questo tema da parte della società.

    Per condividere consigli ed esperienze dirette sulla celiachia, abbiamo incontrato Valentina Leporati, pasticcera, food blogger e influencer che ha trasformato la sua condizione nel suo lavoro. Celiaca da oltre 30 anni, Valentina è molto seguita dai celiaci e dai genitori di bambini con questa patologia. Con lei, vogliamo esplorare le principali problematiche che le persone affrontano quotidianamente.

    Sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia

    Medico per diagnosi celiachia

    Green Apple/shutterstock

    Questa svolta ha spinto Valentina a trasformare la sua esperienza in un’opportunità di sensibilizzazione. “Ho iniziato a condividere la mia esperienza sui social media, offrendo informazioni corrette e verificate” – spiega la food blogger. Il suo stile fresco e autoironico ha attirato una comunità di persone celiache e non, creando un dialogo aperto e informato sulla celiachia. “È fondamentale parlarne con consapevolezza, perché è una malattia autoimmune con regole precise” – aggiunge.

    Ogni informazione condivisa sul suo profilo è frutto di un’attenta ricerca e consultazione con medici specialisti. “Non mi perdonerei mai il fatto di dare informazioni sbagliate” – afferma Valentina, evidenziando quanto sia importante per lei fornire contenuti accurati e affidabili. Grazie a questo approccio rigoroso, riesce a offrire un supporto concreto e sicuro a chiunque abbia bisogno di orientarsi nel mondo della celiachia.

    Progressi e miti da sfatare sulla celiachia

    Negli ultimi anni, ci sono stati molti progressi nella consapevolezza e nella disponibilità di cibo senza glutine. Ma ancora oggi, esistono molte leggende metropolitane sulla celiachia, che l’esperienza diretta di molti celiaci può sfatare. “Mi dicono spesso che sono magra perché sono celiaca, ma in realtà è perché vado in palestra cinque volte a settimana” – racconta ridendo. “Si pensa che mangiare senza glutine possa far dimagrire, ma non è così. La celiachia provoca un malassorbimento del cibo, che può portare a ingrassare una volta iniziato un percorso gluten-free. Peraltro, in caso di dimagrimento eccessivo o aumento di peso, oltre che seguire una dieta rigorosamente priva di glutine è fondamentale affidarsi a un professionista che aiuti a mantenere una nutrizione equilibrata”.

    Un altro mito comune riguarda la percezione diffusa che esistano “diversi gradi di celiachia“. La malattia può presentarsi con sintomi di diversa gravità e può interessare vari organi e apparati. Indipendentemente dalla severità dei sintomi, il danno intestinale è sempre presente se si assume glutine. Esiste un’unica diagnosi di celiachia e un unico trattamento: una rigorosa dieta senza glutine per tutta la vita. Non si è quindi “più o meno celiaci” e non esistono “livelli più o meno gravi di celiachia”. Trasgredire volontariamente alla dieta o non prestare attenzione alle contaminazioni è dannoso per tutte le persone celiache allo stesso modo, anche in assenza di sintomi evidenti.

    Mangiare fuori casa: i consigli di Valentina per i celiaci

    Mangiare fuori può essere una vera sfida per i celiaci, ma Valentina ha dei consigli infallibili per affrontare questa situazione senza sentirsi trattati come dei rompiscatole. “Noi abbiamo bisogno di un’opzione sicura, non di un’insalata” – sottolinea, facendo capire che la sicurezza alimentare è la priorità e che la celiachia non è un capriccio, ma una malattia seria. Nei locali, può ancora capitare che i celiaci siano percepiti come difficili o eccessivamente esigenti quando pongono domande sui loro pasti, ma queste richieste sono essenziali per evitare rischi di contaminazione.

    Al momento della prenotazione, è cruciale informare il ristorante della propria condizione. Una volta seduti, è importante sincerarsi che la cucina sia stata messa al corrente e porre domande specifiche sulla preparazione dei piatti. Dettagli come il modo in cui il risotto è mantecato o se la carne è stata grigliata insieme al pane possono fare la differenza tra un pasto sicuro e uno rischioso.

    Cannelloni senza glutine

    Ezume Images/shutterstock

    “Non abbiate paura di chiedere chiarimenti” – incita Valentina. “Stiamo educando e migliorando la consapevolezza sui bisogni dei celiaci. È importante adattarsi alle circostanze, ma senza compromettere la sicurezza. Inoltre, fare tutte queste domande facilita la vita ai celiaci che andranno dopo di noi nello stesso ristorante, poiché contribuisce a migliorare la consapevolezza e la preparazione del personale”.

    A questo proposito, per chi cerca le migliori opzioni per mangiare fuori, Valentina ha condiviso la sua opinione su alcune città italiane particolarmente attente alle esigenze dei celiaci. Secondo lei, città come Napoli, Catania, Palermo e Torino sono eccezionali per chi segue una dieta senza glutine. Questi luoghi vantano una vasta scelta di ristoranti e locali che comprendono e rispettano le esigenze dietetiche, permettendo di godersi pasti fuori casa senza preoccupazioni.

    Ricette senza glutine facili e per tutti

    Valentina Leporati, influencer, food blogger e pasticcera celiaca

    PH Sara Argiolas

    Oltre a consigliare ottimi ristoranti, Valentina si dedica a creare ricette senza glutine che siano accessibili a tutti, anche a chi non ha molta esperienza in cucina. “Le mie ricette devono essere realizzabili anche da chi sa appena maneggiare una forchetta” – sottolinea. Valentina punta a rendere il cibo senza glutine non solo buono e gustoso, ma anche alla portata di chiunque. Evitare che le difficoltà iniziali scoraggino chi è appena stato diagnosticato è una delle sue priorità. Questo approccio pratico e inclusivo rende le sue ricette perfette per chiunque desideri preparare piatti senza glutine e complicazioni.

    Grazie al suo impegno nella sensibilizzazione della malattia, Valentina ha contribuito a creare una comunità informata e solidale, dimostrando che vivere con la celiachia è assolutamente fattibile e gestibile. Dai consigli su come gestire le situazioni sociali, ai suggerimenti su dove e cosa mangiare, fino alla condivisione di ricette semplici e gustose, Valentina offre un supporto concreto per chiunque debba affrontare questa condizione. Le sue ricette, pensate per essere replicate facilmente da tutti, aiutano i neo diagnosticati a non percepire la celiachia come un limite o una difficoltà insormontabile.

    Per scoprire più su come gestire la celiachia e ricreare le sue ricette senza glutine, seguitela su Instagram @valentinaleporati.

    Raccontateci la vostra esperienza: siete celiaci, avete amici o parenti con questa condizione? Adottate accorgimenti particolari quando li invitate a cena?

     


    Immagine in evidenza di: Master1305/shutterstock

     

     

    Lucano di nascita, campano di formazione, emiliano d’adozione. Si è trasferito a Bologna per studio e per amore della cotoletta alla petroniana. Oggi lavora come copywriter anche se da bambino sognava di diventare benzinaio. Il suo primo preferito sono gli gnocchi alla sorrentina. Nella sua dispensa non mancano mai basilico, menta e l’olio dello zio.

    Lascia un commento