Irresistibili in pastella, deliziosi alla ligure, danno grandi soddisfazioni insieme alle linguine e non ci deludono accompagnati al risotto. I fiori di zucca sono belli, buoni, fanno bene e, dulcis in fundo, sono un ottimo ingrediente per una dieta vegana.
La forte identità sessuale del fiore di zucca
A prima vista non si direbbe, eppure anche loro hanno un genere sessuale. Seppure siano entrambi commestibili, tradizione vuole che siano i maschi ad andare in padella, più che altro per motivi legati alla riproduzione della specie. I fiori femminili infatti, guarda caso, sono quelli da cui da cui nasce il frutto. Li distinguiamo da quelli maschili perché custodiscono al loro interno un pistillo piccolo e arrotondato, e giunti al momento della riproduzione cominciano ad ingrassare, fino a quando del fiore non resta che l’estremità del petalo. Va da sé che se volessimo separare il fiore, il frutto non crescerebbe più.
I maschi invece si distinguono per il loro pistillo lungo e sottile, sui quali è contenuto il polline che porta alla fecondazione. Per questo motivo, al momento della raccolta, è preferibile non farli fuori tutti insieme. Lasciarne qualcuno incolume è presupposto e garanzia di perpetuazione della specie.
Al mercato
In genere troviamo i maschi, ma non è improbabile trovare le femmine, che riconosceremo subito perché vengono vendute attaccate alla zucca: istinto materno. Al momento dell’acquisto ci interessa verificare che siano integri, sodi, di colore vivace, che il pistillo sia giallo acceso. Non fidiamoci dei pistilli marroni, che sono sintomo di contagi di muffe e funghi. E non compriamoli neanche se i vertici dei petali sono arricciati o mosci.
Conservarli
Con il gambo a mollo nell’acqua, i maschi resistono un paio di giorni. I fiori donna invece vanno conservati in frigo, sempre attaccati alla zucca, così come li abbiamo comprati. Si consiglia infatti di rimandare la dolorosa separazione al momento in cui ci decideremo a mangiarli.
Sarà allora che, dopo averli aperti delicatamente, ci muniremo di forbici, taglieremo il pistillo, li sciacqueremo per poi tamponarli in carta assorbente.
Belli, buoni e salutari
Se nel nostro immaginario il fiore di zucca è pastellato e fritto in padella, probabilmente ci verrà difficile credere che fa veramente bene. Eppure è così. Il giallo che lo rende così bello, tanto per cominciare, è indice dell’elevata presenza di carotinoidi, che svolgono un’importante azione antitumorale. Ma non è finita. A farcelo piacere è anche il suo bassissimo apporto calorico, nonchè la presenza del retinolo, che altro non è che la forma alcolica della vitamina A, presenza che a sua volta porta con sé due buone notizie. La prima è che si tratta di un antiossidante, la seconda è che facilita l’assorbimento del ferro, che il fiore contiene in discreta quantità. Per la gioia di tutti i vegani...
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