di Mara Briganti.
La Ventricina racconta le tradizioni di ciascun paese abruzzese, tanto che potremmo quasi disegnare una cartina della regione sostituendo ai nomi delle province le varie forme e composizioni di questo insaccato! Nella preparazione vengono usate dappertutto le parti più nobili del maiale, condite spesso con l’inconfondibile peperoncino abruzzese e insaccate nello stesso stomaco dell’animale.
La Ventricina di Crogonoleto (o Teramana) prevede un’alta percentuale di grasso nella preparazione ed è quindi spalmabile, ottima su pane e crostini. Quella di Guilmi è fra le più apprezzate perché il peperoncino dolce con cui è condita, essiccato e macinato, la rende gustosa anche per chi non ama il piccante. Ha inoltre una stagionatura particolare dovuta alla circolazione del vento fra il mare di Vasto e la montagna di Roccaraso, quindi è realizzabile esclusivamente a Guilmi. La Ventricina di Vasto si distingue per le dimensioni: può pesare da 1 a 4 kg. Leggermente piccante, stagionatura e speziatura le conferiscono un aroma fragrante che si può gustare appieno affettandola grossolanamente con un coltello.