Quella del vegetarianesimo è ed è stata di fatto una vera e propria rivoluzione alimentare e ideologica, i cui venti sono stati cavalcati da ogni sorta di pensiero e filosofia. Come ogni rivoluzione significativa ha cambiato radicalmente il nostro modo di vedere la realtà che ci circonda, modificandone le regole sociali, economiche, ambientali e via dicendo. Ha chiaramente dato vita a un fanatismo incontrollato che ne ha persino fatto vacillare le virtù intrinseche e generato ogni sorta di proselitismo, a favore o in netta opposizione. Si è passati dal santificare il vegetarianesimo come unica salvezza per il pianeta e il genere umano al demonizzarlo come distruttore del tessuto socio-economico su cui si fonda la nostra civiltà.
Chiaramente, come in tutte le cose, la verità sta nel mezzo e quindi ultimamente si stanno affermando nuove teorie che cercano di analizzare in modo più oggettivo la realtà di una scelta di dieta vegetariana. Abbiamo già affrontato il basso impatto ambientale di questo tipo di alimentazione, nonché gli effetti positivi sull’umore (basti pensare che l’uomo più felice del mondo è vegano). Stavolta invece ci soffermeremo sul vegetarianesimo valutando pro e contro. in relazione alla nostra salute, chiaramente attestandoci anche noi su una più oggettiva interpretazione basata su studi di autorevoli professionisti nutrizionisti.
I vegetariani vivono di più degli onnivori?
Esiste un’infinità di studi tesi a supportare questa teoria. Ultimamente uno studio americano ha dimostrato che su 95.000 persone prese in esame i vegetariani avevano un rischio inferiore del 12% di incappare in patologie potenzialmente mortali. D’altro canto, però, prendendo in esame i dati del SAX, uno dei più autorevoli istituti che studiano l’incidenza della salute sulla nostra longevità, si è scoperto, che in sei anni, su 16.836 casi di morte precoce, l’essere o meno vegetariani non ha inciso su tali dati.
Se vogliamo valutare obiettivamente il vegetarianesimo con i suoi pro e contro, dobbiamo chiederci perché, escludendo le più strampalate teorie, questo avviene.
Sicuramente conoscerete persone in sovrappeso o particolarmente cagionevoli anche se vegetariane, ma in minor numero rispetto agli onnivori e questo perché, e qui è il nocciolo della questione, chi segue una dieta vegetariana è più propenso verso uno stile di vita salutista, come mangiare meno “schifezze”, dormire più e meglio, bere e fumare meno, fare più sport. Tutto questo, ed è a prova di scettici, agevola il cammino verso una vita più sana e lunga. Vediamo allora nello specifico il vegetarianesimo, con i suoi pro e i suoi contro.
Vegetarianesimo: pro e contro su cui riflettere
Rimanendo in una sfera meno drammatica, allontanandoci da morti precoci e patologie gravi, proviamo ad analizzare, secondo uno studio del team di dietisti americani di Essence Nutrition, gli effetti di una dieta “green” sul nostro aspetto e sulla salute a breve termine, evidenziandone pro e contro.
1. Pelle più luminosa
Mangiare più frutta e verdura vuol dire introdurre più vitamina C, una delle migliori vitamine per la pelle, vero e proprio combustibile per il collagene. Da qui gli effetti sorprendenti sulla nostra epidermide, che sarà più tonica, elastica e appunto più luminosa, evitando l’azione infiammatoria derivata dal consumo di carne che può portare a gonfiore e alle inevitabili borse sotto gli occhi.
2. Capelli più lucidi e setosi
Come sopra, un maggiore apporto di vitamine potrebbe donare più vigore e luminosità a unghie e capelli. Qui però lo studio ha rilevato che questa non è necessariamente una certezza: fattori genetici potrebbero infatti influenzare l’accumulo di cheratina, a prescindere dal regime alimentare adottato.
3. Il metabolismo
Il metabolismo non verrà necessariamente influenzato dalla dieta, anzi, i vegetariani indugiano troppo spesso su carboidrati raffinati quali pizza, focacce, patatine etc. Quindi, occhio agli aperitivi e più attività fisica!
4. I livelli di energia potrebbe andare a picco
Quando si mangia frutta e verdura, che sono fondamentalmente zuccheri di immediata assunzione e carboidrati, si ha inizialmente un immediato senso di sazietà e appagamento, ma successivamente si rischia di vedere le proprie energie crollare velocemente, sentendosi già a metà giornata pigri e spossati. Pertanto, è necessario integrare con fibre nobili e proteine vegetali.
5. Non dimagrirete necessariamente
Spesso si crede che mangiare più sano, quindi più frutta e verdura, porti necessariamente a una perdita di peso. In realtà è vero in parte, perché se a questo non assocerete una diminuzione di intingoli, farinacei e condimenti potreste addirittura incappare nell’effetto opposto.
Per concludere, uno stile di vita sano inciderà sulla durata e la qualità della stessa, e in questo il vegetarianesimo può, come abbiamo visto, per innumerevoli fattori indiretti, essere una scelta saggia. Insomma, cresce rapidamente il numero dei vegetariani in Italia ma speriamo che vada di pari passo con un’attenzione per gli effetti del cibo sulla propria salute, il tutto ovviamente senza improvvisare, ma seguendo i consigli di un nutrizionista e ponendo più attenzione possibile alla nostra spesa vegetariana.