Alla fine ci siamo caduti dentro anche noi. Sembrava, infatti, che l’allarme riguardo le uova contaminate al Fipronil non riguardasse l’Italia, invece, dopo le prime rassicurazioni, tra ieri e oggi il Ministero della Salute e i Carabinieri del Nas hanno pubblicato una serie di aggiornamenti sullo stato dei controlli che avrebbero rilevato alcuni casi sospetti.
L’inizio della vicenda risale ai primi di agosto, quando grandi quantità di uova sono state ritirate dai supermercati di Germania e Paesi Bassi. Proprio i Paesi Bassi sono finiti sotto accusa per l’utilizzo, in maniera illecita, di Fipronil, insetticida tossico, da parte di alcuni produttori. Le conseguenze sul mercato del pollame non si sono fatte attendere e nelle scorse settimane è stata bloccata la vendita di uova in Belgio, mentre in Olanda sono stati temporaneamente chiusi circa 180 allevamenti.
E in Italia? Il Ministero della Salute ha reso noto che “a partire dall’8 agosto, in stretta collaborazione con le autorità sanitarie regionali e i Carabinieri Nas, ha messo in atto misure per la gestione delle segnalazioni pervenute tramite il sistema di allerta RASFF, che riguardano anche l’Italia; si sono messe in atto le procedure per l’identificazione, il blocco e l’eventuale rintraccio delle partite”. Inoltre sono in corso anche verifiche a campione su uova e prodotti derivati, come dolci, pasta e prodotti da forno. Cerchiamo di fare chiarezza su quanto emerso finora.
Uova contaminate al Fipronil: sequestri anche in Italia
Il comunicato stampa pubblicato sul sito del Ministero l’11 agosto scorso evidenziava un unico caso di uova contaminate al Fipronil, provenienti da un allevamento olandese, che erano state acquistate da un’azienda italiana, ma prontamente sequestrate dall’autorità competente, come avviene per i casi di eccessiva presenza di mercurio nel pesce; per cui fino a pochi giorni fa non risultava esserci nessun pericolo sul territorio italiano.
Controlli e sequestri da Milano a Napoli
Il 17 agosto il Ministero ha pubblicato un aggiornamento parlando di tre segnalazioni che riguardavano anche l’Italia. I casi emersi in queste settimane nel nostro Paese riguardano diverse regioni. Si tratta di uova prodotte in Abruzzo rintracciate a Roma e Ancona per un totale di 240 quintali di prodotto, tutti bloccati. A Milano, invece, alcuni controlli precedenti alle ispezioni, hanno rilevato una partita di omelette surgelate prodotte con uova tedesche contaminate al Fipronil. Altri casi sono emersi in Emilia, in provincia di Napoli, in provincia di Ancona e in un laboratorio artigianale di pasta nel Lazio, tutte situazioni in cui sono in corso ulteriori accertamenti.
Infine ieri i Carabinieri dei Nas hanno scoperto altri due casi. Questo ha portato al sequestro di 6mila uova in provincia di Ancona e oltre 80mila uova in provincia di Viterbo, più della metà destinate all’alimentazione umana (mentre le altre erano per gli animali).
Alla luce di questo non si può certo dire che l’Italia non sia coinvolta nella vicenda, tuttavia non è in atto nessun allarme e non solo perché i controlli nel nostro Paese ci sono e funzionano bene, come abbiamo visto anche parlando di controllo, igiene e sicurezza nei ristoranti, ma anche perché da noi il Fipronil non risulta utilizzato e, comunque, al momento non ci sono in Europa casi di intossicazioni in quanto, come ricordato dal Ministero della Salute, “tale evenienza è peraltro poco probabile, in considerazione del livello di contaminazione rilevato e del normale consumo medio di uova nella popolazione europea”.
Scopriamo, allora, meglio cos’è questa sostanza, quando diventa pericolosa e come ha fatto a contaminare le uova.
Fipronil: perché un insetticida ha contaminato le uova?
Il Fipronil è un antiparassitario unito ad un detergente, molto usato in Europa per la pulizia degli allevamenti. È anche un componente comune di prodotti veterinari utilizzati contro pulci e zecche, ma è vietato per animali destinati al consumo umano. Quello rintracciato nelle uova potrebbe essere stato utilizzato proprio per disinfestare le aree dove era presente il pollame, ma il sospetto maggiore per quanto riguarda alcune aziende dei Paesi Bassi è che la sostanza sia stata mischiata in modo fraudolento con un insetticida legale per gli animali da consumo, al fine di migliorarne la resa.
Per l’OMS è altamente tossico
L’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica il Fipronil come altamente tossico per l’uomo, in quanto un’intossicazione può danneggiare fegato, reni e tiroide. Si tratta, tuttavia, di un’ipotesi che riguarda l’assunzione di grandi quantità, difficilmente verificabile tramite il consumo di uova contaminate, come sottolineato da più parti in queste settimane. Il generale Adelmo Lusi, comandante del Nas ha specificato a riguardo che “il Fipronil è un ottimo antiparassitario presente nelle case di molti italiani, per gli animali domestici. È però del tutto vietato negli allevamenti e sugli animali da produzione. Per essere nocivo per gli uomini, deve essere assunto in grandi dosi, almeno 7 uova contaminate al giorno”.
La situazione, dunque, sembra essere sotto controllo, tuttavia cresce la preoccupazione tra i cittadini, che vogliono essere informati. I controlli continuano, vedremo se emergeranno altri casi.
Proprio in risposta alla richiesta di maggiore trasparenza sui prodotti agricoli, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha annunciato pochi giorni fa l’introduzione di nuove etichette per pasta e riso. Voi che ne pensate?