Tutti Insieme Per I Non Vedenti!

di Silvia Salomoni.Vi siete mai chiesti come fa un non vedente a cucinare? E a navigare in internet? Istintivamente vien da pensare che entrambe queste azioni gli siano impossibili senza l’aiuto di qualcuno, ma è un’idea sbagliata, come molti altri luoghi comuni che riguardano le disabilità. La verità è che i non vedenti oggi sono spesso e volentieri autosufficienti, grazie all’apprendimento di piccole grandi strategie per vivere appieno il proprio quotidiano e a qualche strumento facilitatore che dia una spinta al superamento degli ostacoli.L’Istituto Chiossone di GenovaQualche mese fa, CIR Food ci ha presentato gli amici dell’Istituto David Chiossone di Genova, una onlus che si occupa di prevenzione, assistenza e riabilitazione degli handicap visivi. Il Chiossone è una struttura privata che in convenzione con il servizio sanitario pubblico lavora giorno dopo giorno per aiutare bambini, ragazzi, adulti e anziani che non vedono o che vedono molto poco ad acquisire sicurezza, autonomia, occasioni di integrazione nella società, nonchè il massimo livello di cure per il recupero del residuo visivo.Martino e Patrizio sono andati di persona a visitare l’istituto e hanno seguito le varie attività che vi si svolgono abitualmente. Oltre allo sport e alle espressioni artistiche, quello che li ha colpiti di più è stata l’importanza del laboratorio di cucina, come apprendimento di tante piccole strategie per superare le difficoltà quotidiane ed arrivare a fare con naturalezza qualcosa di profondamente aggregante come cucinare! Spinti dall’idea che trovare una soluzione per superare un ostacolo quando si è portatori di handicap possa offrire contemporaneamente facilitazioni alla vita quotidiana più in generale, hanno pensato di raccontare questa realtà a tutti, e in collaborazione con CIR Food hanno girato un video.Prima di essere una grande azienda nel campo della ristorazione, il nostro editore CIR Food è soprattutto una cooperativa sociale, che annovera tra i propri obiettivi quello di promuovere la cultura dell’alimentazione. Le modalità con cui questo accade sono le più diverse, una è il sito su cui state navigando: il Giornale del Cibo nasce proprio come veicolo di informazione e di aggregazione attorno a una tavola virtuale dove i commensali hanno in comune il piacere di mangiare non solo con lo stomaco, ma anche con la testa… In questo spirito è nata la collaborazione con il Chiossone, destinata ad aggiungere non uno, ma speriamo molti posti alla nostra tavola!Il nostro video al Festival della Scienza di GenovaCome si fa a cucinare senza vedere? Vi sorprenderà scoprire quante piccole soluzioni si possono trovare usando semplicemente il tatto (una patata è sbucciata fin dove la sua superficie è liscia, se c’è ancora buccia diventa ruvida!), o l’olfatto (sapete distinguere ‘a naso’ le erbe aromatiche?), o l’udito (che rumore fa una frittura?)… Così Patrizio è andato a pescare con i ragazzi del centro e Martino ha cucinato con loro una perfetta truite aux fines herbes, una ricetta francese per niente facile! Il video sarà presentato ufficialmente al Festival della Scienza di Genova mercoledì 29 ottobre, poi sarà pubblicato qui sul sito, integralmente e sotto forma di video-lezioni in pillole.Il Chiossone partecipa al Festival della Scienza anche con un laboratorio dal titolo ‘Abilità nella disabilità’ che si tiene ogni giorno fino al 4 novembre in Piazza della Commenda. Il laboratorio propone ai partecipanti la sfida di compiere gesti semplici e comuni nei panni di persone con diverse abilità: ad esempio piegare un foglio senza usare le mani, o riempire un bicchier d’acqua senza vedere… Il gioco sta nello scoprire che possediamo risorse e abilità utili per compiere l’azione richiesta, anche se in modo diverso dall’usuale.Il Giornale del Cibo abbatte le barriere informatiche e diventa accessibile!I gesti quotidiani a cui si fa riferimento comprendono anche l’uso del computer, e qui rientra in gioco in prima persona Il Giornale del Cibo! Avete mai visto un non vedente navigare in internet? Sappiate che non è affatto una contraddizione in termini, ma una possibilità concreta e utilizzata da moltissime persone diversamente abili. Esistono più modi per farlo: i software che con un sintetizzatore vocale leggono il monitor come se fosse un testo, quelli che ingrandiscono piccole porzioni della pagina a tutto schermo tanto quanto serve a un ipovedente per mettere a fuoco, oppure degli hardware come la tastiera braille che si applica alla solita tastiera per avere la traduzione in codice braille di quello che viene visualizzato a video.Sono tutti ausili che si comprano e che bisogna imparare a usare, ma che per funzionare correttamente hanno bisogno di trovare campo libero, cioè di non incontrare alcuna barriera, in questo caso non architettonica, ma informatica! Le barriere informatiche sono gli ostacoli che impediscono agli ausili di orientarsi bene in un sito e lo rendono di fatto inaccessibile. Questi ostacoli sono raccolti in una lista di 22 punti che sono poi i requisiti da raggiungere per essere al contrario pienamente navigabili anche dai disabili. Attualmente la legge obbliga soltanto i siti delle amministrazioni pubbliche a certificare questi requisiti, mentre i siti privati non hanno nessun vincolo.Aggiungere un posto a tavola, insomma, è sempre una libera scelta e Il Giornale del Cibo ha già cominciato a ‘spostare un po’ le seggiole’: stiamo lavorando con la consulenza dei tecnici della Cooperativa Chiossone per rendere il nostro sito accessibile a tutti!Nei prossimi mesi vi accorgerete di qualche modifica che di volta in volta vi spiegheremo, ma il bello è che più spesso non vi accorgerete proprio di nulla, a meno che non navighiate ascoltandoci da un sintetizzatore vocale… Infatti, al contrario di quanto si potrebbe essere portati a pensare, un sito per essere accessibile non deve essere scarno e essenziale, può essere anche ricco e complesso come il nostro, purchè adotti soluzioni tecniche e redazionali che facilitino i percorsi. L’equivalente dal punto di vista informatico del piazzare una comoda rampa accanto a un’ostica gradinata!La sinergia tra Istituto Chiossone, CIR Food e Giornale del Cibo può diventare una buona occasione per crescere insieme, promuovendo la vera cultura dell’alimentazione che passa dalla convivialità. Il primo appuntamento è al Festival della Scienza.

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