Se una torta fosse un mazzo di fiori, quale sarebbe? A Verona, città dell’amore e patria di Romeo e Giulietta, senza ombra di dubbio un bouquet di rose. E infatti, qui, nella città più romantica d’Italia nasce la torta delle rose, un dolce lievitato simile al pan brioche, che viene arrotolato fino a formare delle girelle che ricordano dei boccioli di rosa. Disposte una accanto all’altra all’interno di una tortiera, durante la lievitazione si espandono e, in forno, “sbocciano”, profumando tutta la casa di burro e zucchero. Forse, dopotutto, tra botanica e pasticceria non c’è poi così tanta differenza.
Divenuta famosa in tutta Italia grazie a chef pasticceri che hanno contribuito alla sua diffusione, come il famoso Iginio Massari, la torta di rose resta un dolce le cui origini sono contese tra la zona di Valeggio sul Mincio, Mantova e il basso Lago di Garda. Prima di scoprire la sua ricetta, facciamo un viaggio nella storia di questa torta tanto semplice quanto scenografica!
Storia della torta delle rose: un dolce conteso
La torta delle rose risale al periodo del Rinascimento. Ci troviamo alla corte dei Gonzaga, dove secondo alcune fonti venne servita per la prima volta nel 1490 dal cuoco ferrarese Cristoforo di Messibugio per rendere omaggio a Isabella di Gonzaga, e festeggiare le sue nozze con il marchese Francesco II. La bellezza della fanciulla fu d’ispirazione per la creazione di una torta di grande eleganza, caratterizzata da una forma unica che ricorda quella di un cesto pieno di boccioli di rose. Secondo questa ipotesi, questa torta divenne così una ricetta simbolo delle città di Mantova. Come spesso accade per le ricette più antiche, però, oggi il merito della sua creazione è conteso tra diverse città, ed è questo il motivo per cui mantovani, bresciani e gardesani rivendicano ognuno la sua versione, dando vita a un affascinante dibattito culinario che rende ancora più avvincente la storia di questo dolce tanto scenografico quanto delizioso.
La torta delle rose oggi e le interpretazioni dei grandi pasticceri

Dopo la sua invenzione nel XV secolo, la torta di rose ha acquisito un enorme successo per poi essere dimenticata per parecchio tempo. È stato solo negli ultimi anni che Chef e Pasticceri, tra cui anche Riccardo Camanini e Iginio Massari, hanno deciso di riportarla alla ribalta, reinterpretandola in chiave moderna e valorizzandone la tradizione. Il primo, chef di Lido 84 a Gardone Riviera e da sempre attento alle torte di una volta, ha dato nuova vita al dolce un intenso aroma di vaniglia e un tocco di caramello sul fondo; il secondo, invece, grande maestro dell’alta pasticceria italiana e volto noto della televisione italiana , ha scelto di includerla nel suo catalogo, contribuendo alla diffusione della torta di rose in tutta Italia. Ma non è finita qui, perché questo dolce della tradizione viene proposto anche tra i dessert della pizzeria “I Tigli” di Simone Padoan, dove viene servito ai tavoli insieme a una pallina di gelato al pistacchio. Insomma, negli ultimi anni questo dolce ha acquisito sempre più fama e popolarità, conquistando i palati di veronesi e non. Vediamo ora le sue caratteristiche!
Le caratteristiche della torta di rose: un dono per le neo-mamme
Sapevi che la torta di rose viene spesso regalata alle donne che hanno appena partorito? Grazie all’abbondanza di uova, zucchero e burro, è considerato un dolce dall’alto valore energetico, perfetto per aiutare le neo-mamme a recuperare le forze dopo il parto. Ma veniamo alle sue caratteristiche: colore, consistenza e forma. Vediamole più nel dettaglio:
- Colore: la torta delle rose si presenta con una tonalità dorata in superficie e più chiara all’interno. Alcune ricette suggeriscono di spennellare il dolce con dei tuorli d’uovo: in questo caso la parte superiore della torta sarà di un colore ancora più bruno;
- Consistenza: tipica di quella di un pan brioche, la consistenza della torta di rose è morbida e soffice come quella di una nuvola. L’esterno leggermente più croccante crea un piacevole contrasto con la crema al burro del ripieno, proprio come in un bocciolo di rosa;
- Forma: la torta di rose ha una forma rotonda, ed è formata da tante piccole porzioni di impasto arrotolate tra di loro fino a formare delle girelle simili a dei boccioli di rosa. Un dolce a dir poco romantico e che ricorda un bouquet, perfetto per stupire in ogni occasione.
Abbiamo visto le caratteristiche della torta alle rose. Ora è il momento di scoprire la ricetta!
La ricetta della torta di rose: il dolce lievitato più romantico
Come abbiamo visto, l’impasto della torta di rose è molto simile a quello di un pan brioche. Questa è la ragione per cui, per godere a pieno della sua sofficitá, è un dolce che andrebbe mangiato in giornata, possibilmente appena fatto, perché nei giorni successivi perderà freschezza e la sua inconfondibile fragranza. Fondamentale per un buon risultato è il burro. Essendo l’ingrediente principale di questa torta e ciò che la rende croccante e soffice allo stesso tempo, è consigliato che sia di una buona qualità. Allora, sei pronto per far sbocciare rose nella tua cucina? È il momento di mettersi all’opera!
Ingredienti
- 300 gr di farina 00
- 150 gr di farina manitoba
- 150 gr di latte
- 30 gr di olio di oliva
- 50 gr di zucchero
- 3 uova
- 25 gr di lievito di birra fresco
- q.b. di scorza di limone
- Un pizzico di sale
Per la farcia
- 150 gr di burro
- 120 gr di zucchero
Per la decorazione
- q.b. di zucchero a velo
Procedimento
- Impasta tutti gli ingredienti in planetaria con il gancio, oppure a mano, per circa una decina di minuti. Continua finché l’impasto non sarà incordato e il composto omogeneo;
- Forma un panetto e lascialo riposare per circa 15 minuti;
- Nel frattempo, monta il burro a temperatura ambiente con lo zucchero, con di fruste elettriche o planetaria, fino a ottenere una crema soffice e spalmabile;
- Stendi l’impasto su un foglio di carta forno alto circa 35 cm e largo 50 cm, quindi spalmaci sopra la crema al burro;
- Partendo dalle estremità laterali, arrotola i bordi su sé stessi fino a formare due rotoli che si uniranno al centro. Quindi taglia con un coltello la pasta tra i due rotoli in modo da dividerli;
- Sempre con un coltello, ottieni dai rotoli tante fette larghe circa 4-5 cm l’una;
- Per ogni girella ottenuta, chiudi una delle due estremità in modo da non far fuoriuscire la crema al burro in fase di lievitazione e di cottura;
- Rivesti una tortiera da 26 cm di diametro con carta forno, oppure imburrala e infarinala;
- Appoggia tutte le rose nella tortiera come se fossero dei boccioli di rosa, con la parte sigillata alla base. Quindi apri leggermente la parte superiore dei boccioli e mantienili distanziati 3-4 cm l’uno dall’altra;
- Copri la tortiera con un panno e lascia lievitare per circa due ore, finché le rose non avranno raddoppiato di volume e si saranno attaccate tra di loro;
- Terminata la lievitazione, cuoci in forno statico a 180 gradi per circa 30 minuti. Lascia raffreddare, poi sposta il dolce su un piatto da portata e spolvera con dello zucchero a velo. La torta delle rose è pronta!
E tu avevi mai mangiato la torta delle rose? Saresti curioso di provare a prepararla?
Immagine in evidenza di: Dr Faulkner/shutterstock