Lo sappiamo: la vita quotidiana è spesso piena di impegni e scadenze che ci fanno arrivare a sera con addosso tutto il carico di stress della giornata. In questi casi, rilassarsi non è facile: la mente continua a essere affollata da mille pensieri e spesso il sonno ne risente, con difficoltà ad addormentarsi o risvegli notturni. Un aiuto prezioso, in queste circostanze, può giungere dalle tisane rilassanti. Ma quali sono le più efficaci e come scegliere quella adatta alle nostre esigenze? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Federica Portuese, biologa nutrizionista: ecco tutto quello che c’è da sapere sulle migliori tisane per ridurre stress e tensioni.
Tisane “rilassanti”: quando possono essere utili?
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La prima cosa che ci spiega la dottoressa Portuese è che l’effetto rilassante si può ottenere solo quando si conoscono le cause del mancato rilassamento. Certo, sorseggiare qualcosa di caldo ha già di per sé un effetto distensivo, ma per ottenere un vero beneficio è fondamentale capire l’origine del disagio. “I motivi più comuni che ci portano a cercare un rimedio rilassante sono quelli legati allo stress e all’ansia, per i quali esistono tisane che agiscono sul sistema nervoso centrale conferendo un effetto calmante. Nel caso dell’insonnia, però, le ragioni possono essere diverse. Oltre a uno stato di ansia, infatti, il problema potrebbe essere dovuto a una contrattura muscolare: in questa situazione, è molto più efficace utilizzare tisane con proprietà miorilassanti”, racconta. “Se l’insonnia si manifesta nel cuore della notte (ci si sveglia e non ci si riesce più ad addormentare), in genere è dovuta a un problema digestivo oppure al fegato, che può essere sovraccaricato dall’uso di farmaci o da un’alimentazione scorretta. In questa circostanza, serve una tisana che abbia effetto sull’apparato digerente, capace di ridurre il gas intestinale e, di conseguenza, di diminuire le tensioni, oppure che abbia un’azione disintossicante”.
Dalla camomilla alla melissa: le principali erbe rilassanti
Quali sono le principali piante che possono aiutare a ridurre lo stress e a dormire meglio? Vediamo alcune delle più efficaci, il loro utilizzo e come agiscono sull’organismo.
Camomilla
“La camomilla è un rimedio che la maggior parte di noi conosce e che a tutti è capitato di utilizzare. Si distingue per avere un’azione a 360 gradi: ha un effetto calmante sul sistema nervoso, ma anche proprietà digestive e antispasmodiche, dunque allevia le tensioni muscolari in caso di dolori mestruali o crampi intestinali di varia natura, ad esempio”, spiega Federica Portuese. Per poter beneficiare appieno delle sue qualità, però, bisogna fare attenzione ai tempi di infusione. “È molto importante che l’infusione avvenga per pochi minuti: se si va oltre i 4 minuti, infatti, si ottiene il risultato contrario e la camomilla diventa un’eccitante”, sottolinea la biologa nutrizionista, precisando che ciò vale anche per il tè: con una breve infusione si ha un effetto stimolante, anche sull’intestino, mentre una lunga infusione porta a un effetto astringente, quindi l’opposto.
Alloro
Tra le piante potenzialmente utili rientra anche l’alloro che, tuttavia, “è più specifico per i problemi digestivi: rilassa la muscolatura, anche quella dell’intestino, assorbe i gas intestinali e riduce le tensioni”, racconta l’esperta.
Melissa, biancospino, tiglio e valeriana
Se si cerca un’azione rilassante più mirata, le erbe da preferire sono melissa, biancospino, tiglio e valeriana. “Si tratta di erbe rilassanti, che agiscono soprattutto a livello del sistema nervoso centrale. Per questo motivo esercitano un’azione calmante su ansia e stress” afferma la dottoressa Portuese.
Buccia di mela: un rimedio contro l’insonnia
Sapevi che anche la buccia di mela può essere una soluzione efficace contro l’insonnia? “Se il problema è la mancanza di sonno, si può provare ad aggiungere della buccia di mela alle tisane: contenendo bromuro, infatti, la buccia ha un effetto soporifero e calmante sull’ansia. Una volta tagliata basta metterla in infusione, oppure farla bollire qualche minuto prima di mettere in infusione le altre erbe. Il consiglio è di lavare bene la mela prima di sbucciarla e di utilizzare, preferibilmente, mele biologiche. Un’opzione ulteriore è il basilico, che ha lo stesso effetto dell’alloro: riduce le coliche, il meteorismo e gli spasmi addominali. Si possono inserire nella tisana due o tre foglie, ad esempio, a seconda dei gusti”, suggerisce la nutrizionista.
Meglio usare un’unica pianta o una combinazione di erbe?
“Su questo punto c’è da fare una precisazione: quando le parti presenti nel prodotto – ad esempio le radici, le foglie e i fiori – provengono da un’unica pianta, si parla di ‘infuso’: in questo caso, quindi, si sfruttano gli effetti di un’erba nello specifico. Quando invece si usa il termine ‘tisane’, in genere già si dà per scontato che sia un mix di erbe diverse”, specifica la biologa nutrizionista (per saperne di più, puoi leggere il nostro articolo dedicato alle differenze tra infusi e tisane). “Fatta questa premessa, la scelta dipende sia dall’effetto che si vuole ottenere sia dai propri gusti. Poniamo che io voglia sfruttare i benefici della camomilla, ma che non ami il suo sapore, potrei decidere di abbinarla a qualcos’altro per ottenere una bevanda più gradevole.
Per quanto riguarda le tisane, ricordiamo che quando si tratta di combinazioni già preparate, per esempio da un erborista, generalmente sono ben bilanciate. Se invece vogliamo crearne una da soli, unendo erbe diverse, dobbiamo fare attenzione che gli effetti delle singole piante non si contrappongano e che lavorino in sinergia. Facciamo un esempio: se vogliamo realizzare una tisana rilassante e per migliorarne il sapore decidiamo di aggiungere qualche foglia di menta, dobbiamo sapere che quest’ultima ha un effetto eccitante e che quindi andrebbe in contrasto con ciò che desideriamo ottenere”.
Oltre a questo, la dottoressa Portuese raccomanda di non inserire nella stessa tisana tutte erbe con lo stesso effetto sedativo, perché ciò potrebbe portare a un risultato contrario oppure a un effetto troppo marcato, specialmente in chi assume determinati farmaci, come ad esempio antidepressivi o medicinali per la salute del cuore. “Per tutti questi motivi, se si cerca un mix personalizzato, consiglio di non agire da soli ma di affidarsi sempre alle indicazioni di un erborista”, ribadisce l’esperta.
A quali aspetti fare attenzione quando si acquista una tisana rilassante?
Anche quando si acquista una tisana ci sono alcune caratteristiche a cui dovremmo prestare attenzione, in modo da essere certi di comprare un prodotto realmente efficace e salutare. Federica Portuese spiega che “la prima cosa da verificare è che le parti della pianta siano integre e non in polvere: anche se le tisane in polvere danno l’impressione che si preparino più velocemente, in realtà i risultati migliori si ottengono dalle parti intere. È poi importante scegliere prodotti biologici, verificare in quali concentrazioni sono presenti i vari ingredienti ed evitare preparazioni che contengono additivi, coloranti o aromi artificiali. Consiglio inoltre di consumare la bevanda senza zucchero, soprattutto se l’intento è quello di rilassarsi, poiché lo zucchero ha un effetto eccitante”.
Tisane rilassanti: esistono possibili controindicazioni?
“In generale, un consumo moderato di tisane non presenta controindicazioni particolari. Tuttavia, potrebbero verificarsi interazioni con alcuni farmaci. Per questo, se si stanno seguendo delle terapie farmacologiche (in particolare con antidepressivi, medicinali per la salute del cuore o per la pressione), è sempre opportuno confrontarsi prima con il medico. Le tisane potrebbero non essere sempre la soluzione migliore anche per chi soffre di gastrite o reflusso; chi ha questo tipo di problemi, infatti, dovrebbe evitare di consumare bevande a una temperatura troppo calda o, viceversa, troppo fredda. In tal caso, se non si vuole rinunciare all’effetto benefico della tisana, si può aspettare che diventi tiepida e bere a piccoli sorsi distanziati di qualche minuto”.
Per quanto riguarda il momento migliore per assumerle, come spiega l’intervistata, non c’è un orario più indicato di un altro, e molto dipende dalle nostre esigenze: per combattere l’insonnia, per esempio, sarà utile una tisana rilassante la sera, mentre se stiamo vivendo un pomeriggio di lavoro particolarmente impegnativo, una pausa con una tisana antistress potrebbe aiutare a distenderci.
E tu che rapporto hai con le tisane rilassanti? Quali sono le tue preferite?
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