di Silvia Salomoni.
Fate un esperimento: digitate “tisana” su Google e contate quanti sono i siti indicizzati che associano questa parola alle nonne… Ecco, sappiate che l’altra metà parlerà di farmacie! Entrambe le prospettive non suonano particolarmente allettanti, o alla moda. Eppure le tisane oltre ad avere innumerevoli qualità medicinali sono anche un’ottima alternativa alla tazza di tè delle cinque, o alla cioccolata calda per merenda. Soprattutto quando fuori fa freddo e c’è proprio bisogno di qualcosa che sia corroborante e gradevole.
La tisana è un infuso di erbe medicinali essiccate il cui principio attivo è presente in quantità limitate, così da poterlo sorbire come semplice bevanda. Per una tazza d’acqua si usano due o tre cucchiaini di erbe, oppure delle confezioni monodose già miscelate che si trovano in commercio. L’importante è ricordare di non mischiare le parti dure e quelle tenere di una stessa pianta, abbinando solo erbe dalle componenti omogenee e comunque evitando di superare il limite di 5 diverse piante contemporaneamente. Le piante sono esseri viventi e ignorare l’equilibrio che esiste tra le specie può provocare rallentamenti del processo terapeutico desiderato, o conflitti che finiscono per compromettere gli effetti attesi.
Nel consumo si può optare per la tisana consumata bollente, tiepida, o fredda, dipende dai gusti e non c’è molta differenza in termini di principi attivi assimilati.
A seconda di come si estrae il principio attivo dalle erbe si distinguono tre tipi di tisane:
- Infuso: si utilizzano le parti più delicate delle piante officinali, come i fiori e le foglie, che vengono tagliate, sommerse di acqua bollente e lasciate a riposare per una decina di minuti prima di filtrare.
- Decotto: si utilizzano le parti più dure delle piante officinali, come le radici, i semi, la corteccia o il legno, che vengono tagliate, immerse in acqua e cotte fino alla bollitura. Bisogna mantenere la bollitura per un periodo variabile dai 2 ai 15 minuti prima di lasciare intiepidire e filtrare.
- Macerato: in questo caso le erbe vengono trattate con un solvente che ne estrae il principio attivo.
Le tisane più diffuse comprendono camomilla, tiglio, eucalipto, liquirizia, angelica, bergamotto e malva. La camomilla è indicata per le sue proprietà calmanti e rilassati, come il tiglio, adatto inoltre a calmare la tosse. L’eucalipto è ottimo per disinfettare i bronchi e sciogliere la tosse, come anche la liquirizia. L’angelica è un’erba con proprietà stimolanti l’appetito e la digestione. Il bergamotto ha proprietà disinfettanti e digestive. La malva lenisce il dolore. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le esigenze!