Tra i frutti protagonisti delle nostre tavole durante l’inverno ci sono loro: le arance. Ricche di vitamine e di proprietà benefiche, sono un frutto molto versatile: possono essere consumate come spuntino, essere usate per deliziose spremute o per arricchire ricette dolci e salate… insomma, l’alternativa non manca per chi vuole gustare questo agrume dolce e succoso! Di arance – che sono coltivate non solo nella splendida Sicilia e in altre regioni del Meridione, ma in diverse parti del mondo – esistono numerose varietà, tutte da assaggiare. Che ne dite allora di partire per un viaggio alla scoperta dei tipi di arance più conosciuti e apprezzati?
Arancia dolce e arancia amara
Innanzitutto va fatta una prima grande distinzione tra arancia dolce e arancia amara. Forse non tutti sanno, infatti, che esistono due tipi di albero di arancio: l’arancio dolce (Citrus Sinensis) e l’arancio amaro (Citrus Aurantium). Il primo avrebbe avuto origine nel sud-est asiatico e si è diffuso nelle aree mediterranee, negli Stati Uniti e nell’America Meridionale. Per quanto riguarda il nostro Paese, in Italia si coltivano circa 20 varietà di arance dolci, soprattutto in Sicilia, Calabria, Campania, Basilicata, Sardegna, Puglia e Lazio.
L’arancio amaro, probabilmente originario dell’Asia sud-orientale, al contrario della controparte dolce non viene consumato fresco, per via del suo sapore. È utilizzato principalmente nell’industria alimentare per produrre frutta candita, marmellate, liquori, ma anche in ambito farmaceutico per realizzare cosmetici, digestivi e oli essenziali.
Arance bionde e rosse
Le arance dolci possono essere ulteriormente distinte in bionde e rosse. Esempi di arance bionde, che hanno la polpa di colore giallo-arancio, sono le Navel, le Valencia, le Belladonna, le Vaniglia.
Tra le arance rosse, invece, troviamo ad esempio l’arancia Tarocco, la Moro e la Sanguinello, che si distinguono per la polpa rossa, di intensità diversa a seconda del tipo. Queste ultime sono anche le tre varietà di Arancia Rossa di Sicilia IGP, denominazione riservata alle arance – Tarocco, Moro e Sanguinello – che presentano i requisiti stabiliti dal disciplinare, tra cui l’area di produzione che comprende le province di Enna, Catania e Siracusa.
Le condizioni climatiche e ambientali di questa zona sono molto importanti, infatti, perché conferiscono al frutto le sue caratteristiche specifiche. In particolare, il colore rosso è dovuto alla presenza di antociani (o antocianine), una delle classi di pigmenti più importanti nel mondo vegetale. La formazione di antociani è favorita dalle forti escursioni termiche che sono frequenti durante l’inverno nei territori attorno al vulcano Etna.
Sempre restando in Sicilia, inoltre, non possiamo non citare le famosissime Arance di Ribera, marchio DOP, denominazione riferita alle varietà di arance Brasiliano, Washington Navel e Navelina che rispettano le peculiarità indicate dal disciplinare. Si contraddistinguono per la polpa bionda, dolce e succosa e per avere un basso livello di acidità.
I principali tipi di arance: varietà da conoscere e gustare
Ora che abbiamo visto le macro distinzioni tra arance dolci e amare, e tra arance bionde e rosse, non ci resta che scoprire più da vicino alcune delle varietà dolci più conosciute in Italia. Pronti per partire in questo viaggio?
Arance Tarocco
Le Tarocco, che a loro volta si suddividono in altre sottocategorie, rappresentano una delle arance Siciliane più conosciute e apprezzate. Caratterizzate da una polpa striata di rosso, che può essere più o meno intenso a seconda del tipo di arancia e del momento di raccolta, hanno un sapore equilibrato tra il dolce e l’acidulo. Sono prive di semi e in genere la maturazione avviene tra dicembre e febbraio.
Arance Navel
Le arance Navel appartengono alla categoria delle arance bionde e hanno un sapore particolarmente dolce (dolcezza che aumenta più a lungo il frutto resta attaccato all’albero). La loro particolarità? Il fatto di avere una piccola protuberanza alla base che ricorda un ombelico. Il nome deriva proprio da questa caratteristica: navel, in inglese, significa infatti “ombelico”. Ma da cosa deriva una forma tanto particolare? Dal fatto che all’interno del frutto c’è un’altra piccola arancia ed è questo frutto in miniatura a provocare la protuberanza tipica delle Navel.
Di questa varietà, che appartiene alle arance tipicamente invernali, fanno parte diverse tipologie tra cui le Navelina, le Brasiliano, le Thompson, le Washington Navel e le Golden Buckeye. Un altro particolare curioso? Secondo la storia, l’arancia Navel sarebbe nata in Brasile, nello specifico in un monastero a San Salvador di Bahia, dove dal ramo di un albero di arancio amaro, che normalmente non dà frutti commestibili, sarebbe nato un frutto delizioso, succoso e privo di semi, da cui discenderebbero le arance Navel che conosciamo oggi.
Arance Moro
Un’altra varietà di arance rosse sono le Moro, il cui periodo di raccolta comincia generalmente a dicembre/gennaio. Hanno una polpa color rosso scuro, aspetto che le rende tra le più pigmentate. L’arancia Moro è perfetta da gustare fresca e per realizzare ottime spremute dal gusto intenso: è infatti ricca di succo, priva di semi e ha un sapore dolce con un piccola punta di acidità.
Arance Sanguinello
Restando ancora tra le arance rosse troviamo le Sanguinello, altra varietà di Arancia Rossa di Sicilia insieme alle Moro e alle Tarocco. La buccia è di colore arancio con venature sul rosso e la polpa è arancio con screziature rosse. Perfette per le spremute, le arance Sanguinello maturano nei mesi di febbraio ma il periodo ottimale per la raccolta di solito è la primavera, quando esprimono al meglio le loro proprietà organolettiche. Così come per altre tipologie di arance, anche la Sanguinello comprende al suo interno altre varietà.
Arance Belladonna di San Giuseppe
Se le arance che abbiamo visto finora sono tipiche della stagione invernale, quella che vedremo adesso è una varietà cosiddetta “tardiva”. L’arancia Belladonna di San Giuseppe, infatti, è un’arancia bionda che di solito giunge a maturazione tra aprile e maggio ma può restare sugli alberi anche fino al mese di giugno.
Il suo nome deriva da Villa San Giuseppe, frazione di Reggio Calabria da cui proviene, e le prime notizie della sua presenza risalirebbero al 1863. Un particolare interessante? In passato, questo frutto dolce, ricco di succo e quasi privo di semi veniva esportato in Russia, presso la corte degli zar, in grandi quantitativi: per questo veniva chiamato “arancia dello zar”.
Arancia Valencia
Anche le arance Valencia, altra varietà bionda, hanno una maturazione tardiva: di solito, infatti, la raccolta comincia a marzo o aprile e tende a proseguire per tutto il periodo estivo. Sono quindi la soluzione perfetta per chi desidera gustare delle ottime arance anche durante l’estate, approfittandone per realizzare fresche spremute o per spezzare la giornata con uno spuntino a base di questo frutto. Le Valencia sono ricche di succo e contengono pochi semi.
Arancia Vaniglia
Chiudiamo questa carrellata con l’arancia Vaniglia, che si distingue specialmente per il suo ridotto livello di acidità. Dalla buccia e dagli spicchi molto sottili, si caratterizza per un sapore dolce che ricorda la vaniglia, appunto, ha una polpa bionda e il suo periodo di raccolta cade generalmente tra dicembre e aprile.
Se tutto questo parlare di arance ha stuzzicato il vostro appetito e, soprattutto, state pensando a come impiegare questo delizioso agrume all’interno di preparazioni dolci e salate, perché non provate la nostra ricetta per fare le scorze d’arancia candite o quelle per preparare insalate di arance sfiziose e leggere? Altrimenti, se volete sapere di più su questo frutto e sulle sue caratteristiche, non vi resta che scoprire tutte le proprietà e i benefici dell’arancia per il nostro organismo!
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