di Giuditta Lagonigro.
Il Terrano, vitigno a bacca nera, autoctono del Carso Triestino e goriziano, presenta caratteristiche organolettiche, davvero uniche! Appartiene alla grande famiglia dei Refoschi – nella vicina Istria, infatti, si chiama Refosk – ma la sua origine si perde nella storia. Pare sia stato citato da Plinio il Vecchio, gli Austriaci lo consigliavano per combattere l’anemia…
Certo è che questo vitigno fa parte di un territorio impervio ma generoso, quale è l’Altopiano Carsico, laddove il sole, la bora e la brezza marina che sale dalla costa lasciano la loro indelebile traccia.
I vecchi contadini producevano un Terrano abbastanza aggressivo, poco adatto a palati non abituati… I vignaioli della nuova generazione, invece, con un accurato lavoro in vigna prima, in cantina dopo, rendono il Terran più morbido.
Il colore è rosso rubino, al naso è vinoso, in bocca presenta una spiccata acidità che si attenua dopo un periodo di affinamento in botte (a discrezione del produttore), buona struttura. Titolo alcolometrico 10-11%.
L’abbinamento ideale è con i piatti del territorio: il saporito prosciutto carsolino, la iota (minestra con fagioli, patate, crauti, cotenne e costine di maiale affumicato), gulasch, cevapcici (salsiccette molto speziate senza il budello); fuori regione con formaggi stagionati e carne rossa o come meglio gradite!