Lo sapevate che esiste un seme talmente piccolo da garantire per sua natura una farina veramente integrale? Si chiama teff e viene dall’Etiopia.
Ancora poco conosciuto in Europa rispetto ad altri sostituti del grano, ma con qualità tali da renderlo interessante per un’alimentazione naturale, sana e variata.
Origini
Si pensa che la parola teff tragga le sue origini dall’amarico teffa che significa perdita, per le piccolissime dimensioni del suo chicco, il più piccolo al mondo.
La coltivazione del teff ha probabilmente avuto inizio tra il 4.000 a.C. e il 1.000 a. C. in Etiopia e lì resta concentrata, anche se in quantità più contenute esistono produzioni in Europa, India, Australia e Stati Uniti.
Il seme più piccolo al mondo
Come abbiamo già detto, il teff è il seme più piccolo al mondo e a questa sua caratteristica deve la sua ricchezza nutrizionale. Non essendo possibile separare il germe dalla buccia, infatti, è un cereale integrale e l’intero seme viene mantenuto nella macinatura della farina.
Ci sono quattro varietà di Teff, ma le più diffuse sono la bianca e la rossa, in base alla colorazione del seme. La chiara è sempre stata considerata la più pregiata, mentre la scura ha una maggiore consistenza aromatica dal gusto più intenso.
Proprietà
Il teff non è solamente una valida alternativa alla farina di grano per intolleranti e celiaci, essendo senza glutine, ma racchiude diverse proprietà benefiche.
Ricco di fibre, calcio e ferro ben assorbibile, come tutti i cereali, fornisce un buon apporto di amido, importante per la funzionalità dell’intestino.
In particolare, infatti, è ricco di amido resistente, un tipo di amido che non viene trasformato in zucchero, ma fermenta nell’intestino crasso, formando acidi grassi importanti per il flusso ematico del colon, per l’assorbimento di acqua e sodio e per la loro azione antinfiammatoria.
È dunque ideale per migliorare il transito intestinale, controllare l’appetito, e regolare il livello di zuccheri nel sangue.
Avendo un basso indice glicemico, è inoltre appropriato per i diabetici, per chi vuole perdere peso e per gli atleti che cercano maggiore resistenza.
Contiene un’importante percentuale di proteine, utile quindi per chi vuole integrare o trovare una fonte alternativa a quella animale, come vegetariani e vegani.
Apporta, infine, un eccellente assortimento di aminoacidi essenziali che forniscono all’organismo i materiali per la crescita, il mantenimento e la ricostruzione delle strutture cellulari. Gli aminoacidi essenziali intervengono inoltre nella risposta immunitaria, nella sintesi di ormoni e vitamine, nella trasmissione degli impulsi nervosi, nella produzione di energia e come catalizzatori in moltissimi processi metabolici.
Il teff in cucina
Se nella terra di origine il teff viene consumato quotidianamente, in particolare per la preparazione dell’injera, il tipico pane-focaccia etiope, in Europa l’utilizzo non è ancora molto diffuso, ma già si è dimostrato un ingrediente molto versatile.
Dal delicato gusto di noce e dal sapore leggermente dolce, i granelli crudi possono arricchire insalate e ricette come altri semi o frutta secca, mentre cotti essere utilizzati per addensare zuppe, stufati e casseruole e nelle preparazioni di polpette. Il teff può essere utilizzato anche nella preparazione di budini caldi da accompagnare con miele e frutta fresca affettata. Infine, naturalmente, può sostituire la farina di grano nella preparazione di biscotti, torte, pasta brisée e pancakes.
I grani di teff possono essere conservati in un luogo fresco e asciutto, in contenitori ermeticamente chiusi, mentre la farina può essere conservata in vetro ben chiuso, ceramica, o in contenitore di legno fino a 2 anni sempre in un luogo fresco e asciutto.