Ormai quasi tutti abbiamo avuto modo di assaggiare o almeno conoscere le tante alternative vegetali alla carne. Burger vegetali, affettati senza ingredienti di origine animale, formaggi senza latte: prodotti sempre più presenti sugli scaffali dei supermercati e nei menù dei nostri ristoranti preferiti, spesso con l’ambizione di replicare sapore e consistenza del cibo al quale siamo abituati.
Eppure, nonostante gli enormi progressi fatti sul fronte delle texture e dell’aspetto visivo, molti consumatori restano ancora perplessi, soprattutto per quanto riguarda il gusto. Diciamoci la verità, quello che fa storcere il naso ai consumatori non è tanto l’aspetto o l’origine vegetale dell’alimento, ma la mancanza di una componente gustativa che rende davvero appagante un piatto a base di carne: il grasso. È proprio su questo elemento che si concentra Tastilux, un nuovo ingrediente sviluppato dall’azienda australiana Nourish Ingredients, presentato al SXSW di Sydney, uno dei più importanti festival annuali dedicato ai talenti emergenti e alle start-up. L’obiettivo è chiaro: riprodurre in chiave 100% vegetale le caratteristiche sensoriali del grasso animale.
Ma il grasso è davvero così importante? E come viene prodotto il Tastilux?
Il grasso come punto di partenza

Certo, i grassi vegetali non sono una novità: basti pensare al nostro amato olio d’oliva, all’olio di cocco o alla margarina vegetale. Tuttavia, per molte aziende è stato difficile riprodurre, nelle alternative plant-based, quell’irresistibile aroma che caratterizza la reazione di Maillard quando avviene a partire da grassi animali.
Tastilux nasce proprio per colmare questa lacuna. Più che un semplice sostituto del grasso animale, è un ingrediente funzionale, pensato per migliorare il profilo sensoriale di burger, salsicce e altri alimenti a base vegetale. La promessa non è quella di imitare la carne in ogni dettaglio, ma di restituire profondità e ricchezza al gusto.
Ma quindi, come viene prodotto il Tastilux?
Un fungo australiano al centro dell’innovazione

Ebbene sì. Potrebbe sembrare strano, ma l’ingrediente che ha reso possibile questo passo in avanti è un fungo australiano, selezionato per la sua capacità di produrre lipidi molto simili a quelli animali. Grazie a un processo chiamato fermentazione di precisione, i ricercatori di Nourish Ingredients riescono a estrarre un grasso vegetale che, una volta cotto, rilascia degli aromi sorprendentemente simili a quelli della carne. La differenza si nota soprattutto in cottura. Tastilux fonde, sprigiona aromi, contribuisce a formare una crosticina saporita. In poche parole, fa tutto ciò che ci aspettiamo dal grasso animale.
Ma quindi, dove si può comprare questo prodotto?
Tastilux è pensato per l’industria, non per il consumatore finale
Tastilux non è destinato a comparire sugli scaffali dei supermercati come prodotto da acquistare singolarmente. Si tratta, infatti, di un ingrediente pensato per l’industria alimentare , da utilizzare nei prodotti plant-based già esistenti. L’obiettivo di Nourish Ingredients è quello di stringere collaborazioni con aziende attive nel settore, per potenziare il gusto e la resa delle loro proposte.
Una strategia che potrebbe avere un impatto notevole: se adottato su larga scala, Tastilux potrebbe contribuire a cambiare definitivamente la percezione del cibo vegetale, rendendolo più appetibile anche per chi non segue una dieta veg.
Un’alternativa che non chiede compromessi

Una delle critiche più frequenti rivolte al cibo vegano è quella di offrire un’esperienza sensoriale incompleta. Spesso chi sceglie alternative vegetali lo fa per motivi etici o ambientali, ma si trova a dover rinunciare a una parte del piacere del cibo. Tastilux cerca di superare questo ostacolo, non con l’imitazione forzata, ma lavorando sugli elementi fondamentali del gusto.
Invece di proporre un surrogato, offre uno strumento per costruire sapori veri, pieni, in grado di soddisfare anche chi è abituato a piatti a base di carne.
Quella di Tastilux è solo una delle strade che la fermentazione di precisione sta aprendo nel mondo dell’alimentazione. Si tratta di un settore in forte evoluzione, che punta a sviluppare nuovi ingredienti attraverso processi naturali, ispirati alla microbiologia e alla sostenibilità, e non basati su aromi o additivi.
In questo contesto, il cibo plant-based smette di essere un semplice compromesso etico. Diventa un territorio gastronomico autonomo, capace di sorprendere per gusto e creatività. Tastilux è uno dei segnali più concreti di questa evoluzione. Non promette miracoli, ma fa una cosa semplice e fondamentale: restituisce al cibo vegetale la possibilità di essere ancora più buono.
E tu? Avevi già sentito parlare del Tastilux? Cosa ne pensi della dieta vegana che sta prendendo sempre più piede?
Immagine in evidenza di: DronG/shutterstock