Giornale del cibo

Il fenomeno dei book bar e il caso Sullaluna

PH Sullaluna

Leggere nei ritagli di tempo non ci basta più. La nostra quotidianità iperconnessa e social-oriented troppo spesso ci impedisce di rallentare e di riscoprire il piacere delle piccole cose, come assaporare il nostro romanzo preferito davanti ad una fumante tazza di caffè. È in questo frenetico contesto che si inserisce il nuovo trend del momento, la passione sfrenata per i book bar, oasi di felicità per gli accaniti lettori e spazi di ristoro intellettivo per gli avventori che anziché seguire la corrente si fanno guidare dall’istinto e tirano il freno a mano. 

Fetta di torta che puoi mangiare al Sullaluna book bar di Venezia
PH Sullaluna

Parlare di “trend” o di “fenomeno del momento” forse non è del tutto esatto. Il main core di queste realtà, infatti, è proprio l’opposto: distinguersi dalla massa e offrire qualcosa di diverso, di speciale, in un già vasto panorama di librerie e caffetterie. 

I moderni book bar strizzano l’occhio ai caffè letterari tanto amati nel Settecento. Qui, però, invece di discutere soltanto mentre si sorseggia un buon caffè, si legge e si sogna.

E tu, hai mai visitato un book bar da vicino? Noi de Il Giornale del Cibo siamo andati Sullaluna pur di poterlo raccontare, perciò rilassati e scoprilo con noi. 

Sullaluna, il book bar che incanta la laguna

PH Sullaluna

Perdersi tra le calli di Venezia è sempre stato uno dei nostri giochi preferiti. Ed è così che passeggiando lungo il sestiere Cannaregio, in un soleggiato pomeriggio che profumava già di primavera, siamo arrivati Sullaluna, un posto magico, quasi fiabesco, una libreria bistrot che sa di autenticità

“I libri hanno la capacità di arricchire la vita, di emozionare e, a volte, perfino di salvarci. Creare uno spazio dove le persone possano scoprirli in modo naturale, magari sorseggiando un caffè o gustando un aperitivo, mi è sembrata un’idea bellissima”, inizia a raccontare la veneziana Francesca Rizzi fondatrice, assieme al marito Rodolfo Tonello, del locale in Fondamenta della Misericordia. “Sullaluna non è un semplice bar con qualche libro disseminato qua e là sugli scaffali. È prima di tutto una libreria curata con attenzione, dove ogni titolo è scelto con cura”, precisa Francesca, invitandoci a sedere comodamente in uno dei tavolini all’interno del locale, avvolti da una speciale fragranza: il profumo di libri e l’irresistibile aroma di caffè.

Albi illustrati, graphic novel, libri di cucina e di poesia possono essere sfogliati sul posto prima di venire acquistati mentre si degustano i prodotti naturali e biologici del bistrot, che include anche opzioni vegetariane e vegan friendly, ancora un miraggio nella città lagunare. La caffetteria diventa così un ponte tra le persone e la lettura, un’occasione per sfogliare qualche pagina, lasciarsi sorprendere da una storia e vivere un’esperienza che va oltre il semplice piacere di un drink o di un piatto ben fatto. “Qui le persone si incontrano, si emozionano e, quasi senza accorgersene, si lasciano conquistare dai libri”.

PH Sullaluna

Tra le specialità della casa, Sullaluna propone crostini artigianali con formaggi veneti selezionati e presidi Slow Food, piatti vegetariani preparati con ingredienti di piccoli produttori locali, oltre a una raffinata selezione di vini naturali e biologici. Fiore all’occhiello dell’offerta enologica è il Prosecco DOCG biologico “Lunatico”, prodotto nel rispetto della biodiversità e delle antiche tradizioni vinicole proprio dalla famiglia Rizzi Tonello; una produzione che può essere degustata solo nel loro locale. 

Sullaluna è un posto originale, diverso dalle catene che si possono trovare dappertutto. “Il concept fondante è unire la bellezza dei libri illustrati, che sono sempre stati la mia passione fin da quando ero ragazzina, ai prodotti che proteggono la bellezza del territorio”, precisa Francesca. Anche la struttura del locale, interamente restaurato dai proprietari utilizzando materiali naturali della zona, racconta una storia. “Mi dà gioia sapere che qui le persone si sentono bene. Noi cerchiamo sempre di essere noi stessi, e aver portato una realtà così unica a Venezia fa sentire chi ci viene a trovare a sua volta autentico”.

Il book bar veneziano alla conquista della Grande Mela  

PH Sullaluna

In un mondo dove tutto è trainato dall’online, sapere dell’esistenza (e resilienza) di posti come il Sullaluna infonde speranza perché poter rallentare è fonte di ossigeno. I libri nutrono la mente, il cibo nutre il corpo. Ed è proprio con questa sensazione che i newyorkesi hanno accolto oltreoceano la famiglia Rizzi Tonello e il loro Sullaluna. “Una ventata di novità nella Grande Mela”, ha dichiarato il console italiano nel dare il benvenuto a Francesca e Rodolfo, che grazie all’aiuto dei figli, si dividono la gestione dei due locali tra Venezia e New York. 

Un angolo di cultura italiana in una delle metropoli più vivaci del mondo. Qui, il concept si arricchisce ulteriormente: oltre ai libri e alla caffetteria, il bistrot newyorkese propone un menù completo, che spazia dai classici della cucina italiana a piatti dal respiro più internazionale. Ritroviamo il Prosecco Lunatico DOCG che accompagna la variegata offerta di piatti vegetariani e vegani del Sullaluna veneziano, ma la presenza di un cuoco permette di elaborare piatti raffinati e ricercati con qualche proposta di pesce, allo scopo di ridurre senza troppi dogmatismi il consumo di carne. 

Situato nel Greenwich Village, patria dell’arte e della musica, il locale si presta ad essere anche teatro di numerosi eventi vantando la collaborazione con istituzioni storiche come la Society of Illustrator e il Metropolitan Opera. “La sinergia che si sta creando è spontanea e ci ha lasciato davvero di stucco! Con il Metropolitan ad esempio abbiamo creato un cocktail dedicato a Moby Dick, abbinandolo con una selezione di libri che fosse in sintonia con la rappresentazione teatrale della celebre opera di Herman Melville in scena in quel periodo”, racconta Francesca, prima di svelarci la filosofia che dal 1997 guida la famiglia Rizzi Tonello nel rispettare l’ecosistema e tutelare il piccolo vigneto in collina da cui producono il Prosecco Lunatico DOCG. 

Come viene prodotto il Prosecco Lunatico DOCG

PH Sullaluna

Un ettaro e mezzo di terreno a Refrontolo, in provincia di Treviso, dove vige un’unica grande regola: preservare la biodiversità del territorio. Qui, Francesca e Rodolfo praticano un’agricoltura biologica che permette al terreno di restare in salute e aumentare la fertilità del bosco. È proprio in questa zona che nasce il piccolo vigneto dove la famiglia Rizzi Tonello produce il Prosecco Lunatico, un prosecco superiore Rive di Refrontolo DOCG biologico. Il loro terreno, infatti, per la particolarità di terroir si è conquistato il riconoscimento di Rive di Refrontolo. Il nome di questo vino, Lunatico (che ha poi dato origine al Sullaluna) deve il suo nome alle fasi lunari che dettano il ritmo in agricoltura. Lo producono in due varietà: Prosecco Superiore Extra Dry Rive di Refrontolo oppure nella versione più semplice e frizzante. 

La biodiversità per i Rizzi Tonello è una ricchezza. In famiglia proteggono la bellezza del territorio praticando un’agricoltura rispettosa, così allo stesso modo scelgono i libri e i prodotti gastronomici da proporre al Sullaluna, un’offerta che, come ci suggerisce Francesca, “apre il cuore senza porre limiti alla fantasia e alla possibilità di esprimersi”. Un bookshop e bistrot unico nel suo genere, dove l’amore per i libri si fonde con quello per i sapori autentici e il rispetto del territorio che li ospita.

Sullaluna incarna perfettamente la filosofia dei book bar, offrendo un luogo dove ci si può perdere tra le pagine di un libro, assaporando un calice di prosecco o bevendo un buon caffè artigianale. Un viaggio tra parole e sapori che parte da Venezia e approda oltreoceano, portando con sé il fascino e la qualità dell’eccellenza italiana. E tu, sei mai partito all’avventura per visitare un book bar?

 

Immagine in evidenza di: Sullaluna 

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