Sapevi che in Trentino esiste un alimento in grado di placare anche la fame più intensa? Sto parlando dello Smacafam, un piatto tipico della tradizione contadina locale legato al Carnevale, a metà strada tra una focaccia e una torta salata morbida. Il nome deriva infatti dal dialetto trentino “smaca”, che significa “picchia con forza”, e “fam”, che vuol dire “fame”, e si riferisce proprio alla sua capacità di saziare e soddisfare l’appetito. Da consumare calda, ha come ingrediente principale la lucanica (una tipica salsiccia trentina). Per la sua consistenza ricca e nutriente, è spesso servito come antipasto o come merenda. In questo articolo ti porto alla scoperta della sua storia, dei suoi tipici ingredienti e della ricetta tradizionale. Curioso di scoprirla?
Storia dello Smacafam: un piatto “ammazza fame”
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Non abbiamo fonti certe sulla storia dello Smacafam. Tuttavia, alcune fonti fanno risalire le sue origini tra il XIV e il XV secolo, periodo in cui si affermò nel territorio la tipica salsiccia trentina: la lucanica. Secondo la tradizione, con questo ingrediente nacque una ricetta che veniva preparata nelle famiglie contadine in occasione del giovedì grasso, quando le persone meno ricche si concedevano un piatto nutriente prima di iniziare la Quaresima. Lo Smacafam, infatti, è a base di farina, latte, olio, lucanica, pancetta affumicata, burro e sale. Pare che in passato i giovani si vestissero da eremiti e iniziassero a mendicare questi ingredienti già dal 17 gennaio, passeggiando per le valli cantando De Prufundis e Miserere in occasione delle celebrazioni di Sant’Antonio Abate. Poi, nelle settimane successive, quando avevano reperito tutti gli ingredienti iniziavano la preparazione dello Smacafam, un alimento semplice e nutriente da distribuire a tutta la comunità durante il Carnevale.
Questa è la leggenda sulle origini di questa golosa focaccia. Ora, vediamo quali sono le caratteristiche del suo ingrediente principale: la lucanica!
Alla scoperta della lucanica trentina: una salsiccia molto particolare
Sapevi che la lucanica trentina è così famosa da essere stata inserita nell’elenco del Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT)? Le sue caratteristiche, infatti, hanno conquistato l’attenzione della Fondazione Slow Food per la sua rilevanza e tipicità nella tradizione gastronomica trentina. Ma cosa rende questa salsiccia così speciale?
Si tratta di un insaccato a base di carne suina macinata a grana media, poi insaporita con aglio, sale e pepe macinato. Successivamente viene chiusa in un budello naturale formando salamini di circa 10-15 cm di lunghezza e 3-5 cm di diametro, e fatti stagionare per periodi minimi di 4 settimane, ma che possono variare e allungarsi in base alle preferenze. Viene poi il momento dell’affumicatura, che spesso avviene su braci e con l’aggiunta di bacche di ginepro. La lucanica trentina può essere infatti gustata sia fresca che stagionata, ma è proprio quest’ultima versione che sprigiona al meglio le sue caratteristiche organolettiche. Ora che abbiamo scoperto qual è l’ingrediente principale dello smacafam, è il momento di passare alla ricetta!
La ricetta dello smacafam
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Come ogni buona ricetta del Carnevale che si rispetti, anche quella dello Smacafam è molto ricca e sostanziosa. Prepararlo è davvero facilissimo, e come per molti piatti della tradizione, ne esistono diverse varianti, a seconda della famiglia che lo prepara. C’è chi omette la pancetta (ne sanno qualcosa i puristi), chi sostituisce la farina di grano tenero con quella di grano saraceno per una versione senza glutine, e chi sceglie di arricchire la ricetta con lardo o speck.
Pensa che in Trentino questa focaccia è una questione talmente seria che si è creata una Confraternita del Smacafam, dove si organizzano eventi e serate che lo vedono protagonista insieme ai vini regionali, come il Trento Doc. E tu, saresti curioso di peparla? È il momento di mettersi all’opera!
Ingredienti
- 200 gr di lucanica fresca
- 120 gr di pancetta trentina
- 400 gr di farina 00
- 500 ml di latte
- 2 uova
- 20 gr di burro
- 1/2 cucchiaino di sale
- Un pizzico di pepe
- q.b. di olio d’oliva
Procedimento
- Preriscalda il forno a 180° in modalità ventilata;
- Metti in una ciotola farina, latte, uova e sale, quindi mescola tutto per ottenere una pastella liquida e omogenea (se necessario, puoi aiutarti con una frusta);
- Fai sciogliere il burro in un pentolino e poi uniscilo al composto;
- Sbriciola all’interno dell’impasto i due terzi della lucanica e tutta la pancetta, quindi mescola bene il tutto;
- Fodera una teglia con carta forno e ungila con olio d’oliva alla base e ai lati. Versa all’interno il composto e distribuiscilo in modo uniforme;
- Unisci anche la lucanica che avevi lasciato da parte distribuendola in superficie, e spolvera con un po’ di pepe;
- Quando il forno avrà raggiunto la temperatura, inforna lo Smacafam per circa 50 minuti, fino a che non avrà raggiunto un bel colore dorato;
- Trascorso il tempo, sforna la focaccia e lasciala intiepidire, tagliala a cubetti e servi. Lo Smacafam è pronto!
E tu hai mai mangiato lo Smacafam? Saresti curioso di provare questa ricetta?
Immagine in evidenza di: Magnago/shutterstock