Tutti quanti conosciamo il celebre movimento chiamato Slow Food, o per qualche ragione ne abbiamo sentito parlare. Questa potrebbe essere l’occasione per conoscere più da vicino la storia del fondatore di una grande idea, Carlo Petrini, piemontese d’origine, precisamente di Bra (Cn). Un uomo dalle mille risorse (recentemente abbiamo parlato del suo contributo all’Enciclica di Papa Francesco, ricordate?), una personalità all’avanguardia che, grazie a tanti amici e collaboratori, è riuscito a realizzare il sogno di una vita, riunendo ogni angolo del globo ad una riflessione collettiva, ad uno scambio costante e stimolante, sul modo di concepire il cibo e la buona tavola, in tutte le sue sfaccettature.
Una grande storia di progetti firmati Slow Food
Il documentario intitolato Slow Food Story, distribuito dal canale Doc3 della Rai e visibile in streaming sul sito internet, ci parla della storia e delle esemplari iniziative di Slow Food: dalla nascita ed evoluzione dell’ associazione chiamata Arcigola (anni 90’), che si trasforma dopo qualche anno in Slow Food, fino alla creazione di progetti internazionali come: Terra Madre, Gambero Rosso e le sue guide, i Presidi Slow Food, l’università del Gusto, la Banca del Vino.
L’impegno attivo di Slow Food
Iniziative che hanno lasciato un segno indelebile nella storia italiana e mondiale, ampliando la riflessione su importanti temi, tra i quali: “food” inteso come risorsa dell’ecosistema e della biodiversità, l’importanza del rapporto che intercorre in ogni fase di produzione e di consumo del prodotto, il cibo come diritto e risorsa indispensabile per ogni essere umano, ed al contempo, il cibo come fenomeno di culto, forma d’arte, vero e proprio piacere sensoriale.
Non è solo “questione di bere e mangiare”
Slow Food Story racconta, in definitiva, l’incredibile storia di come le buone idee possono essere realizzate attraverso un impegno costante, mirato a fare del cibo un valore Mangiare diventa quindi non più solo una questione di bisogno e sazietà, piuttosto una stimolazione a tutto tondo, perché a che vedere con ciò che è “buono”, “pulito” e “giusto”. Petrini afferma infatti: “Tutto ciò che mangio diventa me…”, sottolineando l’importanza di aprirsi ad una visione olistica sul mondo del cibo e della gastronomia, che parte dalla “terra fino ad arrivare alla tavola”. Con il suo affascinante viaggio alla scoperta di tradizioni popolari ed innovazioni, Slow Food è la sostanziosa alternativa per il consumatore attento e curioso.
Slow Food Story
Alla visione del documentario viene da chiedersi dove nasca tutto ciò che mangiamo e beviamo, come è stato nutrito e coccolato, come poi è maturato, ed infine come è diventato l’ingrediente d’eccellenza di tante gustose ricette ed abbinamenti. Si apre così un mondo fatto di persone, di prodotti, di eccellenze e di passione per il proprio lavoro, accompagnato all’amore per la terra e le tradizioni, così nascoste ed allo stesso tempo in grado di svelare incredibili peculiarità del Paese che abitiamo e perché no, del mondo intero.