Il 16 ottobre scorso è stata celebrata la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Il tema di quest’anno, quasi d’obbligo, è stato: “Conseguire la sicurezza alimentare in tempi di crisi”.
E’ di qualche giorno fa, infatti, la notizia che l’attuale crisi economica ha fatto salire il numero delle persone che soffrono la fame di ben 105 milioni, raggiungendo oggi la cifra di 1.02 miliardi.
Secondo il rapporto annuale della Fao, la quasi totalità delle persone che soffrono la fame vive nei paesi in via di sviluppo. In Asia e nel Pacifico si stima siano 642 milioni; nell’Africa sub-sahariana 265 milioni; in America Latina e Caraibi 53 milioni; nel Vicino Oriente e Nord Africa 42 milioni; e nei paesi sviluppati 15 milioni.
“La crisi – ha aggiunto Diouf – è arrivata inoltre in un momento in cui in alcuni paesi, i prezzi di alcuni prodotti erano ancora al picco raggiunto nel 2007. L’ammontare di 44 miliardi di dollari di aiuti ufficiali che dobbiamo dedicare allo sviluppo agricolo è molto poco se paragonato ai 365 miliardi di dollari spesi nel 2007 asostegno dell’agricoltura dei paesi ricchi, ai 1.340 miliardi che si spendono ogni anno nel mondo in armamenti e alle migliaia di miliardi di dollari raccolti in breve tempo nel 2008-2009 per puntellare il settore finanziario. Basterebbe che al più presto si traducesse in realtà l’impegno assunto dai G8 a L’Aquila di destinare 20 miliardi di dollari in più in tre anni a un programma di sviluppo agricolo per le aree di maggiori crisi, per cominciare concretamente a bloccare l’aumento del numero delle persone che nel mondo hanno fame”.
Temi chiave che, ha auspicato il direttore generale della Fao,dovranno essere affrontati e risolti in occasione del Vertice mondiale sulla sicurezza alimentare che si terrà a Roma dal 16 al 18 novembre.
All’intervento del direttore generale della Fao hanno fatto eco molti altri capi di stato e figure istituzionali. Benedetto XVI, ad esempio, ha sottolineato che «garantire il cibo è aiutare la vita».
Per il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia «con più di 1 miliardo di persone malnutrite il mondo non può stare a guardare». “Lo scorso aprile – ha continuatoZaia – «a conclusione del primo G-8 agricolo abbiamo concordato sull’urgente bisogno di aiutare i Paesi in via di sviluppo ad espandere la propria produzione agricola e alimentare e ad aumentare gli investimenti, sia pubblici che privati, in agricoltura, nell’agri-business e nello sviluppo rurale. Non è vero che non si può fare nulla, il mondo non può restare a guardare, disponiamo di mezzi tecnologici e di strumenti finanziari che permetterebbero la risoluzione dei problemi, oltre che di mezzi politici ».
Cosa ne pensate del problema dello spreco sollevato da Zaia? Quanto si spreca nelle famiglie? Siete a conoscenza di qualche iniziativa di riduzione degli sprechi nella vostra zona? Scrivi sul forum!
di Anastasia Scotto.