Seppie, conoscete le proprietà di questo delizioso mollusco?

seppie proprietà nutritive

Dopo esserci occupati della sardina e dei suoi valori nutrizionali, dedichiamo la nostra attenzione ad un mollusco per scoprire quali proprietà nasconde e perché portarlo in tavola. Stiamo parlando della seppia, un cefalopode decapode, provvisto dunque di ben 10 tentacoli dei quali due sono più lunghi, il quale può raggiungere anche i 25 cm di lunghezza.

In cucina è amatissima alla griglia e il tipico nero di seppia trova ampio utilizzo nella preparazione di risotti e primi piatti, per cui insieme alla dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista, vogliamo scoprire di più sulle seppie, proprietà nutritive e benefici inclusi.

Seppie: proprietà nutritive e benefici

seppie crude

Il prezioso mollusco è diffuso sia nel mare Mediterraneo che nell’oceano Atlantico orientale. Possiamo riconoscerlo, oltre che dai tentacoli, dal colore che può variare dal bruno al giallo biancastro, dalla presenza all’interno di una conchiglia chiamata osso di seppia e di una vescica piena di liquido scuro, il nero per l’appunto.

“Si tratta di animali molto intelligenti, spiega la dottoressa Evangelisti, dotati di occhi dalla struttura elaborata e con ottime capacità mimetiche.”

Valori nutrizionali delle seppie

Tante proteine ad alto valore biologico e pochissimi zuccheri e grassi. Se dovessimo riassumere in breve le seppie e le proprietà nutritive che le caratterizzano, questi sarebbero gli elementi cruciali per consentirci di comprendere perché sono preziose per l’organismo.

“Le proteine, continua l’intervistata, arrivano fino a 16 grammi per 100 g di seppie e comprendono per lo più aminoacidi solforati”. Inoltre non mancano le vitamine A, D, B1 e B12, i minerali come selenio, fosforo, potassio, ferro, rame e zinco, la fibra e le purine. Inoltre, a seppia, come ricorda la biologa nutrizionista, è un alimento ipocalorico per cui può essere mangiata anche da chi deve seguire una dieta per dimagrire.

seppia griglia

Memoria, stress e supporto alla tiroide: quali sono le proprietà della seppia?

Grazie alla presenza della vitamina D, del calcio e del fosforo, le seppie sono molto utili per la salute delle ossa e dei denti. Nondimeno, supportano anche la memoria e la concentrazione, grazie ad un’azione anti-stress rafforzata  dalle vitamine B1 e B12. “Proprio queste vitamine contribuiscono anche al metabolismo di carboidrati, grassi e proteine per cui sono essenziali per il normale funzionamento di organi e apparati.”

La vitamina A fa sì che le seppie abbiano effetti benefici sulla vista, mentre il buon contenuto di potassio fa di questo mollusco un buon alleato del sistema cardiovascolare. “Infine, non possiamo non menzionare il contenuto di fibra, aggiunge la dottoressa Evangelisti, che rende la seppia un alimento altamente saziante e utile per la funzionalità dell’apparato digerente, e il fatto che, come tutti gli alimenti provenienti dal mare, fornisce iodio, utile per la funzionalità della tiroide.”

Nero di seppia, prezioso alleato dell’organismo

spaghetti nero di seppia crudi

È importante sottolineare che molte delle proprietà nutrizionali sono da attribuire al nero piuttosto che al mollusco in sé. “Alcuni studi di laboratorio, spiega l’intervistata, hanno messo in evidenza importanti benefici a carico del sistema circolatorio, in quanto il nero di seppia sembra favorire l’ematopoiesi, ovvero la formazione di nuove cellule del sangue, e la dilatazione dei vasi sanguigni, con riduzione della pressione sanguigna.”

L’attività benefica del nero di seppia è riscontrata anche a livello gastrointestinale: recenti ricerche, infatti, suggeriscono che possa avere un’azione protettiva della mucosa intestinale, in particolare per contrastare i danni farmacologici provocati da cure come, per esempio, la chemioterapia. A proposito di tumori, la dottoressa Evangelisti ci spiega che sembra che il nero di seppia eserciti anche dell’attività antimicrobica: “in laboratorio è stato osservato che inibisce la crescita tumorale attraverso l’induzione dell’apoptosi, ovvero una morte programmata delle cellule cancerogene.”

Infine, alcuni studi scientifici suggeriscono che il nero di seppia abbia anche proprietà antiossidanti. “Tuttavia, ci tiene a sottolineare l’intervistata, è bene precisare che questi effetti sono stati dimostrati solo in laboratorio, su colture cellulari o campioni animali.”

Come preparare le seppie?

spaghetti nero di seppia

Cucinare le seppie potrebbe non essere semplice come sembra, infatti, come ci spiega la dottoressa Evangelisti, “tendono ad accumulare inquinanti, possono sviluppare ammine eterocicliche, soprattutto se fritte, e possono essere fonte di cadmio e piombo.” Come prepararle, dunque, in maniera da conservarne intatte le proprietà?

In primo luogo è sicuramente sconsigliata la frittura. La seppia fresca, poi, va pulita con attenzione, riponendola in congelatore prima dell’uso per rendere la carne più compatta e l’inchiostro semisodo. In questo modo sarà più semplice rimuoverlo, insieme alla vescica, ai visceri e all’osso.

Durante la fase di pulizia, è importante prestare attenzione ad eliminare anche la testa, gli occhi e il “becco”, volendo anche la pelle ma secondo la biologa nutrizionista non è necessario.

“Per riconoscere una buona seppia inoltre, spiega, bisogna controllare che abbia un bel colore iridescente, senza macchie sul corpo e con occhi di un nero lucente.” In alternativa al mollusco fresco, possiamo scegliere di preparare quello congelato: un po’ meno saporito, ma più morbido.

Controindicazioni

Come abbiamo visto, le seppie sono molluschi ricchi di proprietà nutrizionali benefiche, ma anche piuttosto delicati. Il loro consumo va limitato in  tutti coloro i quali soffrono di gotta, problemi renali o iperuricemia. Inoltre la dottoressa Evangelisti spiega che “le seppie contengono molto tessuto connettivo, poco digeribile, che aumenta con l’età. Per tale motivo, in caso di gastrite o disturbi digestivi è consigliabile consumare seppie giovani, quindi di piccola taglia, senza eccedere con le quantità ed evitandole al pasto della sera, per non sovraccaricare l’apparato digerente.” Infine, dettaglio da non sottovalutare mai: le seppie sono assolutamente controindicate per chi manifesta allergia ai frutti di mare.

Ricordando che questo articolo non può sostituire il parere di un medico, a questo punto non ci resta che metterci nelle sapienti mani di Luca Sessa per sperimentare le sue ricette con le seppie. Qual è la vostra preferita?

 

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