L’emergenza Coronavirus ha trasformato anche le abitudini di spesa degli italiani. Se le prime settimane di lockdown, nel marzo 2020, verranno ricordate per le file fuori dai grandi supermercati, per gli scaffali vuoti e per un aumento complessivo degli acquisti, progressivamente la situazione si è regolarizzata, e oggi la “nuova” normalità della spesa comporta alcune regole da seguire per tutelare la salute propria e altrui. In tutti gli esercizi commerciali, ormai da più di un anno, sono a disposizione disinfettanti per le mani e per i carrelli. Ogni supermercato e piccola bottega espone il numero massimo di persone che possono entrare contemporaneamente, secondo la normativa vigente, e anche all’interno è obbligatorio mantenere le distanze e indossare sempre correttamente la mascherina.
Questa situazione ha, inoltre, messo in luce alcuni aspetti che già prima non funzionavano. Uno di questi è l’igienizzazione dei carrelli, costantemente toccati e utilizzati da tutti. Gli obblighi di rispettare gli standard igienici anti Covid-19 e, anche, una rinnovata sensibilità dei consumatori in cerca di una rassicurazione durante gli acquisti, ha portato allo sviluppo di sistemi di sanificazione dei carrelli della spesa innovativi ed evoluti, che permettono di automatizzare alcuni passaggi. In questo modo, crescono le garanzie offerte ai clienti e ai dipendenti di questo settore che non ha mai smesso di lavorare.
Spesa e Covid-19: tutti gli accorgimenti per l’igiene al supermercato
È il Ministero della Salute – in partnership con la Federazione Italiana Cuochi (FIC) – ad aver elaborato un prezioso protocollo su come fare la spesa durante la pandemia coniugando la scelta di alimenti per una dieta salutare e il rispetto di tutte le norme igieniche. In particolare, si ribadisce l’importanza di lavarsi le mani, gettare subito il sacchetto impiegato per portare gli alimenti a casa – oppure pulirlo e disinfettarlo nel caso sia riutilizzabile – e lavare accuratamente soprattutto frutta e verdura ancor prima di riporle in frigorifero.
L’Istituto Superiore della Sanità – in un poster realizzato ad hoc – chiarisce come impiegare i guanti sia nei supermercati sia nei negozi di alimentari in generale. Si possono utilizzare, ma dopo l’uso è fondamentale lavarsi le mani accuratamente e, con i guanti, non toccare mai occhi, naso e bocca. Infine, vanno tolti sfilandoli alla rovescia e vanno poi smaltiti nell’indifferenziata in maniera sicura.
Sempre a proposito dei guanti è importante ricordare che l’impiego di dispositivi di protezione durante l’intera spesa non sostituisce quelli da utilizzare per selezionare frutta e verdura sfusa. È fondamentale aggiungere uno strato in questi casi proprio perché questi alimenti sono a diretto contatto con i guanti e vengono mangiati solo dopo il lavaggio.
Sanificare i carrelli della spesa, una questione di complicata gestione
Supermercati, discount, realtà della GDO e piccoli negozi di prossimità si sono attrezzati sin dall’inizio per fornire gli strumenti per proteggersi e disinfettarsi ai clienti. Tuttavia un problema che, talvolta, resta di complicata gestione è proprio quello della sanificazione dei carrelli della spesa, oggetti toccati da tutti. La possibilità di pulirli manualmente dopo ogni utilizzo è impossibile da gestire all’interno delle strutture medio-grandi, e proprio per questo sono diverse le soluzioni proposte.
In alcune realtà, ad esempio, sono stati installati dei dispenser ad hoc con disinfettante e carta assorbente dedicati alla pulizia dei carrelli. Anche grazie a cartelli e infografiche, viene suggerito al cliente di attendere prima di entrare nel negozio e dedicare qualche minuto a disinfettare il manubrio. Questa opzione, che si dimostra spesso funzionale perché pratica e semplice, non risolve però il problema della garanzia che tutti i carrelli vengano effettivamente disinfettati.
Sanitizer2020: come funziona la soluzione innovativa per igienizzare i carrelli
Per questo, due aziende italiane, TT Tecnosistemi e SafestWorld, hanno partecipato al Bando di Finanziamento per Progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentare che prevedono l’utilizzo di Tecnologie 4.0 in risposta dalla pandemia da Covid-19, promosso da Artes 4.0, il centro di competenza di alta specializzazione del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).
Il progetto, che è stato ritenuto valido e finanziato dal bando, è quello di Sanitizer2020: un sanificatore di carrelli che risponde proprio alle difficoltà evidenziate dal settore della vendita di food&beverage. Si tratta di una struttura a ponte con due serbatoi, uno a destra e uno a sinistra, di capienza pari a 60 litri di soluzione disinfettante, mentre l’arco è realizzato in lamiera. Lo spazio lasciato libero è progettato per permettere a tutti i tipi di carrelli di essere spinti attraverso e, durante il passaggio, venire irrorati di disinfettante grazie a una serie di ugelli presenti sull’arco.
Con questo macchinario brevettato, è possibile sanificare l’intero carrello semplicemente passandolo sotto all’arco in un tempo di pochi secondi e con garanzia di massima pulizia e sicurezza. Può essere utilizzato sia dal personale sia dai cittadini stessi, perché può essere posizionato nell’area più comoda e il funzionamento è molto semplice. Secondo il team di progettisti che l’ha realizzato, il Sanitizer2020 garantisce al consumatore la percezione di aver adempiuto in maniera autonoma e con successo a una mansione che, se fatta manualmente, può invece lasciare dubbi sulla corretta esecuzione. Viene visto, dunque, come un dispositivo che assicura a chiunque un senso di serenità maggiore quando fa la spesa, nonostante le preoccupazione dettate dalla pandemia.
Sono già diverse le realtà, soprattutto della GDO, che hanno optato per l’acquisto o il noleggio di questo dispositivo che contribuisce al mantenimento di un’esperienza di igiene anche al supermercato. In futuro, si immagina che potrà essere utile per sanificare strumenti, carrelli (anche per usi specifici come quelli degli aeroporti) nella consapevolezza che l’attenzione del cittadino agli standard igienici resterà più alta di prima del Covid-19.
Avete già avuto la possibilità di provare questa tecnologia?