Di rose, ne hanno scritto poeti e dipinto artisti e a tutti, nella vita, nei momenti più importanti, ne sono state regalate dozzine, dai colori brillanti e dai profumi inebrianti. Ebbene, se di rose siete amanti, saprete certamente che ne esistono varietà infinite (il numero è in continua evoluzione), gare di bellezza e incroci, che farebbero impallidire Gregor Mendel. Ma forse, non tutti sanno che le rose sono tra i fiori o, per meglio dire, tra le piante coltivate più trattate contro gli attacchi dei parassiti, siano essi funghi o insetti.
Chi ama portare i fiori nel piatto (e quindi anche le rose), dovrà quindi scegliere esclusivamente rose eduli, ovvero coltivate a scopo alimentare.
Scopriamo insieme quali caratteristiche devono avere per essere tali, e come coltivarle nel nostro giardino in modo naturale, così da poterle utilizzare tanto in cucina quanto, perché no, per le nostre cure di bellezza.
Perché coltivare in casa le rose eduli?
Abbiamo parlato di come coltivare varietà insolite di piante, così da rendere il giardino, più che un orto, un vero e proprio spazio verde, capace sia di rilassare la mente che di donarci cibo buono e genuino. Decidere quindi, di coltivare fiori, come le rose eduli, è una scelta che può essere dettata da più fattori:
- la difficoltà nel reperire rose commestibili;
- il timore di fare un acquisto poco sicuro;
- il costo per l’acquisto di questi fiori;
- il desiderio di coltivare da sé il proprio cibo.
Di rose, come dicevamo, ce ne sono una moltitudine: la famiglia delle Rosaceae comprende infatti moltissime specie, lontane cugine di piante più comuni sulle nostre tavole, come il mandorlo, il melo, il pero, il prugno, il ciliegio o il pesco, solo per fare qualche esempio. Ma quali parti della rosa si utilizzano in cucina? Scopriamolo insieme.
Quali parti di una rosa sono commestibili?
Della rosa si mangia (quasi) tutto: così potremmo riassumere. Dalle foglie ai boccioli, dai petali ai cinorrodi, tutte le parti – ad eccezione dei rami e delle radici – in una pianta di rosa sono commestibili. Naturalmente però, per ognuna c’è una preparazione più adatta.
Come usare i petali di rosa in cucina
Raccoglieteli prima della completa sfioritura, senza staccare completamente il fiore, e staccandoli uno per uno, in modo da non inficiare lo sviluppo dei cinorrodi, ossia i falsi frutti delle rose. Potrete utilizzarli freschi, per preparare la vostra acqua di rose fatta in casa, nelle vostre insalate di frutta, nei sandwich, o aggiungere quel tocco floreale ai vostri piatti preferiti. Infine, potrete essiccarli e aggiungerli alle altre vostre erbe da tisana preferite.
I boccioli, ricchissimi di gusto, sono da raccogliere in primavera e in estate a seconda della pianta, con delicatezza e tagliando alla base, usando delle forbici pulite. Ovviamente, fate attenzione a non raccoglierli tutti, per non depredare interamente la pianta.
Dopo averli essiccati, potrete utilizzarli sotto forma di tisana o in acque detox, da soli o accompagnati da altre erbe, come malva o melissa, oppure per dare gusto ai vostri cibi detox o ai vostri dolci preferiti, come ad esempio le meringhe vegan.
Cinorrodi per tisane, confetture e gelati vegan
Raccoglieteli quando sono tutti dello stesso colore, così da essere certi che siano allo stesso grado di maturazione. Quindi, tagliateli a metà, rimuovete i semi al loro interno e utilizzateli freschi per tisane, confetture, gelato vegano. Oppure, essiccateli per intero, così da gustarli in ogni momento dell’anno: riponeteli in barattoli di vetro a chiusura ermetica solo se siete certi che siano perfettamente secchi, altrimenti ammuffiranno.
Foglie nelle insalate, ma non solo…
Scegliete le più giovani e raccoglietele con le mani, delicatamente; aggiungetele, quindi, fresche alle vostre insalate o alle vostre ricette con le erbe spontanee. Oppure, dopo averle essiccate, usatele per le tisane, da sole o con altre erbe. Anche in questo caso non depredate la pianta per intero.
Quali varietà di rose eduli coltivare?
Benché quasi ogni parte della rosa sia commestibile, non tutte le piante di rose sono uguali. Una caratteristica da tenere in considerazione per la scelta delle rose eduli da coltivare, è la sensibilità alle malattie: le rose eduli devono essere resistenti.
Ma è bene che possiedano anche fiori profumati, con un gran numero di petali e con cinorrodi grossi: ecco perché le rose più adatte per essere coltivate per il consumo in tavola non sono moltissime.
Le migliori varietà sono quelle più antiche, meglio se selvatiche e a radice non innestata, come la rosa Pendulina, la Belle Isis o la Damascena Celsiana. Quando non è possibile trovare queste rose, allora è meglio scegliere tra alcune varietà in particolare. Di seguito, una ristretta selezione, non certo esaustiva.
- Rosa gallica officinalis: dai fiori grandi e ricchi, è una specie che cresce spontaneamente in natura in Asia centrale, coltivata da Persiani ed Egiziani, poi dai Greci e Romani. Probabilmente, è stata la prima rosa coltivata e la più famosa delle rose galliche. Nel ‘900 è stata usata anche sia come medicamento che come profumo.
- Rosa canina: alta, forte, con molte spine, tante bacche, è perfetta per siepi o giardini naturali.
- Rosa chinensis: fiori semidoppi, con fioritura continua, perfetta per aiuole.
- Rosa Ardoisee de Lyon: fiori doppi, molto profumati, dalle foglie grandi; è ideale nei vasi.
- Rosa Baronne Prevost: uno dei primi ibridi, dalla fioritura continua e dai fiori grandi e profumati. Molto longeva, ottima per siepi e recinzioni.
- Rosa Cardinal de Richelieu: tanti fiori a grappoli e profumati. Cespuglio quasi privo di spine e con tante foglie; ottima se coltivata in vaso o per formare basse siepi.
- Rosa Comte de Chambord: profumatissima e dalla ricchissima fioritura. Fiori con molti petali e abbondanti foglie.
- Rosa Marie de Blois: fiori a grappoli molto profumati.
- Rosa Blush Damask: dall’origine antica, pianta forte, dalle abbondanti fioriture, perfetta per siepi o divisori.
- Rosa Pergolese: fiori piccoli e medi ma tante foglie. Molto profumata e si presta alla coltivazione in vaso.
Come coltivare le rose eduli e prendersene cura
Anche se non avete il pollice verde, le rose, come le piante grasse, cresceranno rigogliose senza richiedere troppe cure. La natura, infatti, in un ambiente sano ed equilibrato, controlla i parassiti spontaneamente; ma se così non fosse, e notiamo degli attacchi da parte di afidi, funghi, o altri parassiti, ci sono molti modi per prenderci cura di queste piante agendo preventivamente. Ecco un breve vademecum:
- Incentivate la presenza dei naturali predatori di afidi, comuni sulle piante di rose soprattutto in primavera, come le larve e gli adulti di coccinella, posizionando fiori annuali nei dintorni, come nasturzi, ipomee o calendule.
- Non dimenticate di aggiungere compost maturo, magari fatto in casa.
- Arricchite il terreno sempre con abbondante pacciamatura di paglia durante tutto l’anno. Le piante di rose, tranne che per il primo anno dopo l’interramento, non hanno necessità di irrigazione: in ogni caso, è meglio optare comunque per un’irrigazione goccia a goccia nei momenti di siccità.
- L’esposizione a mezz’ombra, soprattutto nella stagione più calda, è quella preferita.
- Sebbene non soffrano il gelo invernale, coprite sempre con abbondante pacciamatura il terreno circostante le radici, per proteggerle.
- Un accorgimento utile per dar loro maggiore forza assicurando abbondanti fioriture sarà quello di mescolare al terreno alcune sostanze, come: fondi di caffè, bucce di banana, gusci d’uovo, aceto di kombucha diluito in acqua.
Queste sostanze assicureranno potassio, azoto, carbonato di calcio, magnesio e pre-probiotici utili oltre che a noi, anche alle nostre rose.
Come combattere le malattie delle rose eduli in modo naturale: qualche consiglio utile
Come abbiamo detto, utilizzare insetticidi non è necessario: potrete piantare molte erbe attorno alle rose, in modo da controllare la presenza di parassiti, come: tageti, calendule, menta sono molto utili a questo scopo. Ma potrete difendere le vostre rose anche permettendo la naturale colonizzazione del suolo da parte di piante spontanee.
Inoltre, potate le parti di rami quando sono infestate in maniera irrimediabile, o eliminate i parassiti più grossi e visibili con un cotton fioc imbevuto di alcool alimentare.
Infine, spruzzate regolarmente un preparato di macerato di aglio (5-6 spicchi in 500 ml di acqua lasciato macerare per 7-10 giorni): questo vi permetterà di controllare afidi, cocciniglie, acari e micosi.
Un metodo rapido per liberarle rapidamente dai parassiti e dalla melata che questi producono sui rami, è di irrigarle frequentemente con un forte getto d’acqua.
Come abbiamo visto, quindi, non ci vuole poi tanta preparazione per coltivare e portare nel piatto le rose commestibili. Molti vivai, in questo momento di emergenza, sono in grado di provvedere alla vendita online e alla spedizione di piante di rose eduli e dalle qualità particolarmente apprezzate in cucina: avete quindi modo di scegliere la pianta che fa per voi, comodamente da casa, e acquistarla per arricchire i vostri giardini, balconi, terrazzi o orti dei loro colori e dei loro profumi.
Perché allora non sperimentare qualcosa di nuovo e donare ai vostri piatti le i loro inconfondibili qualità organolettiche?