La caffetteria snack al piano terra ha già aperto da qualche giorno le sue porte al pubblico. A partire dal 23 giugno si potrà invece salire fino al raffinato lounge bar panoramico del 37° piano e scoprire le creazioni del bartender Mirko Turconi. Per il 35° piano, che ospita il ristorante gourmet Piano35 guidato dallo chef Ivan Milani, bisognerà aspettare il 28 giugno. Sono queste le tre proposte ristorative “Sistema gastronomico”: tre luoghi diversi per l’esperienza urbana di cibo, atmosfera e accoglienza che sta prendendo vita nella sede torinese del Gruppo Intesa Sanpaolo, una suggestiva torre in vetro e acciaio bianco ideata da Renzo Piano che svetta con i suoi 166 metri poco lontano dal Politecnico di Torino.
Competenze diverse, un unico obiettivo: Intesa Sanpaolo, CIR food e UNISG insieme per la qualità
La forza propulsiva di un gruppo bancario fortemente radicato nel territorio unita all’esperienza e alla capacità organizzativa di CIR food, uno dei grandi nomi della ristorazione collettiva italiana, ha fornito il collante ai tasselli progettuali del “Sistema gastronomico”, in un inedito progetto che integra diverse competenze per offrire un universo alimentare sinergico unico.
La partnership di lunga data che lega Intesa Sanpaolo e CIR food (che da anni gestisce i servizi di ristorazione aziendale e catering presso la sede torinese del gruppo), grazie alla collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, il centro di alta formazione professionale fondato nel 2004 da Slow Food, vede nascere in questa occasione un nuovo concept legato alla cucina di qualità, in cui si fondono sapientemente innovazione, tradizione italiana e prodotti genuini locali.
I tre piani del “Sistema gastronomico”
La caffetteria Chiccotosto al piano terra, il ristorante gourmet Piano35 al 35° piano e il raffinato lounge bar al 37° (e penultimo) piano: “Sistema gastronomico” è pensato per offrire un’esperienza che copre l’intero arco della giornata, dal caffè del mattino alle prelibatezze a degustazione o à la carte firmate dallo chef Ivan Milani, fino al cocktail sorseggiato alla sera, di fronte alla magia delle luci della città che si accendono oltre le trasparenze della torre.
Ristorazione collettiva e individualità creativa: CIR food incontra Ivan Milani
La cucina di Piano35 e la supervisione gastronomica di tutti tre i locali del “Sistema gastronomico” sono affidate allo chef Ivan Milani (torinese, classe ’71), mentre il buon funzionamento della macchina organizzativa è nelle mani esperte di CIR food, un’impresa abituata a gestire grandi volumi ristorativi.
Non solo, CIR food ha individuato in questo progetto l’occasione ideale in cui far evolvere i nuovi modelli di ristorazione lanciati durante Expo 2015, inserendoli in un contesto di eccellenza e valorizzando così ulteriormente la propria filosofia culturale e alimentare, da sempre orientata verso la qualità, la cultura e la sostenibilità del cibo.
Ce ne ha parlato recentemente Giuliano Gallini, direttore commerciale e marketing strategico CIR food, in un’intervista per il Giornale del Cibo.
Qui non ci resta che descrivere i tre luoghi di alta, anzi – è proprio il caso di dire – ‘altissima’ ristorazione del “Sistema gastronomico”, partendo dall’inizio e proseguendo verso ‘il cielo’. Il tutto, senza rinunciare al valore della accessibilità: il progetto nasce infatti per accogliere un’utenza ampia di persone, interessate a vivere un’esperienza gastronomica in cui il cibo non è solo nutrimento, ma anche cultura, socialità, storia e tradizione.
Il buon caffè del mattino
Ha già aperto le porte al pubblico i primi di giugno la caffetteria-snack Chiccotosto, una struttura al piano terra che richiama gli elementi architettonici del grattacielo di Renzo Piano. Le grandi vetrate separate da infissi chiari donano all’ambiente un’atmosfera fresca e luminosa.
Chiccotosto, uno dei format di punta di CIR food, è il luogo ideale per iniziare la giornata davanti a un buon caffè e ai fragranti prodotti di panificazione guarniti con impasti a base di lievito madre e farciture che variano dalla crema pasticcera alle composte di frutta biologica. Il tutto improntato sull’italianità dei prodotti e su un’ampia proposta di eccellenze DOP e IGP dolci e salate.
Piano35: l’alta cucina di Ivan Milani
Presentato recentemente alla stampa come il ristorante più alto d’Italia, Piano35 aprirà le porte al pubblico il 28 giugno. Lo chef Ivan Milani, noto per la cucina di sperimentazione e le creazioni innovative, dirigerà la sua brigata affiancato in sala dalla professionalità del maître casertano Adalberto Bobbio.
Foraging, stagionalità e prodotti locali: è di scena la cucina contemporanea
A 150 metri d’altezza, la creatività di Milani diventa una vertigine che coinvolge tutti i sensi, un’esperienza del gusto amplificata dalla vista della città e del profilo delle Alpi in lontananza. Ai suoi ospiti, Milani proporrà una cucina che attinge ai migliori prodotti italiani e internazionali, con particolare attenzione alle materie prime del territorio, rispettate nello loro stagionalità, e all’utilizzo di cibi selvatici (erbe spontanee, radici e muschi) presenti nell’ecosistema locale.
Un ‘nido’ nel cielo
La fascia oraria del pranzo prevede tre menù degustazione, mentre nella carta delle portate non mancheranno alcune prelibatezze firmate Milani. Come il suo celebre piatto “Il tempo delle uova d’oro”, una sfoglia aurea con caviale di tartufo nero e granella di pistacchio che ricorda la forma di un nido. Per l’esordio del 28 giugno lo chef ha inoltre in serbo alcune creazioni inedite ispirate alla location.
Sorseggiare un cocktail al 37° piano
Mirko Turconi torna a Torino, sua città natale, dopo un’esperienza pluriennale in uno dei locali più rinomati in Italia, il Mag Cafè, 1930, Backdoor43 di Milano. Per il “Sistema gastronomico” del grattacielo Intesa Sanpaolo, l’eccentrico e creativo bartender preparerà eleganti cocktail nel lounge bar panoramico del 37° piano, un ambiente rilassante e raffinato con una vista impareggiabile sulle luci della città.
L’anima green di “Sistema gastronomico”
“Sistema gastronomico” porta le radici del gusto in alto, seguendo il ritmo della natura e delle stagioni. Dalla scelta delle materie prime al design dei locali, fino al concept architettonico dell’edificio: ambiente e sostenibilità sono sempre al centro del progetto.
Un insolito giardino ad alta quota con vista su Torino
Un inaspettato scorcio di natura circonda gli ambienti sobri e raffinati di “Sistema gastronomico”. Sulla sommità della torre si diffondono i profumi della serra bioclimatica, un insolito giardino ad alta quota che comprende diverse specie di alberi ad alto fusto e di vegetali, prevalentemente della macchia mediterranea. Con il suo verde brillante, illuminato dalla luce naturale che filtra dalle vetrate, la serra accoglie i visitatori su tre livelli: il ristorante Piano35, l’auditorium al 36° piano e il lounge bar al 37° piano.
Una corona verde sulla sommità del grattacielo
Un giardino d’inverno si arrampica lungo la scala di raccordo dei piani e accompagna il passaggio da un ambiente all’altro. La sua quiete invita a sostare nelle terrazze affacciate sulla città circondata dal profilo delle montagne.
Giardino Grosa, la natura a disposizione di tutti
La caffetteria al piano terra è circondata dal Giardino Grosa, un’attrezzata e accogliente area naturale pensata per la collettività. Il parco è a disposizione di tutti fino a sera, grazie ad un efficace sistema d’illuminazione a led a basso consumo energetico.
Un modello di architettura verticale sostenibile
Nel cuore della riqualificazione urbana di Torino, l’edificio disegnato da Renzo Piano è un gioiello di sostenibilità ambientale, una struttura che sposa bellezza e modernità all’insegna dell’innovazione tecnologica. A partire dalla luce naturale, che filtra dalle ampie facciate in vetro illuminando durante il giorno i 38 piani fuori terra dell’edificio.
Il grattacielo è, inoltre, alimentato con energia elettrica prodotta in gran parte da pannelli fotovoltaici, mentre la climatizzazione è ottimizzata da un rivestimento a ‘doppia pelle’, regolabile a seconda della temperatura esterna. Il mantenimento delle zone verdi è garantito da un serbatoio di raccolta dell’acqua piovana.
Fra i molti riconoscimenti ottenuti, il grattacielo di Intesa Sanpaolo si è aggiudicato anche il massimo livello di certificazione “LEED Platinum” attribuito dal Green Building Council, l’organo internazionale più autorevole per l’eco-valutazione degli edifici.
Appuntamento con l’eccellenza gastronomica e architettonica italiana
Il nuovo “Sistema gastronomico” entrerà dunque in piena attività a partire dal 28 giugno, accogliendo i suoi ospiti in una delle aree più innovative e moderne di Torino: un invito ad incontrare l’eccellenza del cibo in una delle massime espressioni dell’eccellenza architettonica del nostro Paese, il grattacielo Intesa Sanpaolo. Noi non vediamo l’ora di andarci. E voi?