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Al Condominio: apre a Verona il primo ristorante “smartphone free”

Ristorante Al Condominio d Verona, il primo ristorante smartphone free

Drazen Zigic/shutterstock

     

    Rinunci al cellulare? Il ristorante Al Condominio di Verona ti regala una bottiglia di vino. Sì, avete capito bene: per ogni coppia o gruppo di 4 persone che sceglie di fare a meno dello smartphone (chiudendolo a chiave in una cassetta della posta), in questo locale “tech free” viene offerta una bottiglia di Maia Wine Pinot Nero. 

    Ha aperto lo scorso 21 marzo nel cuore della città scaligera all’interno di un vero e proprio condominio, in via Marconi 25, e con il suo stile neo-proibizionista e 37 coperti, un menù ispirato alla realtà condominiale, macchine da scrivere e recensioni scritte a penna, si è guadagnato in pochissimo tempo la fama internazionale di essere il primo locale “human centered”. Ce lo racconta Angelo Lella, l’ideatore del primo ristorante “digital detox”, portandoci alla scoperta della sua storia e della sua filosofia. Curiose di scoprirle?

    Al Condominio: il primo ristorante “human centered”

    Milan Ilic Photographer/shutterstock

    Il format innovativo che si vive Al Condominio, ideato da Angelo Lella, vuole riportare al centro dell’attenzione la persona, a cui la tentazione del cellulare spesso sottrae i dialoghi, gli sguardi, e le conversazioni genuine tipiche delle cene “come una volta”. Nasce così un’esperienza “human centered”, che accantona i messaggi e le notifiche (almeno durante il tempo di una cena) per lasciare spazio a rapporti umani ed emozioni genuine. 

    Anche a voi l’idea fa sentire sollevarti? Ammettiamolo: a volte lo smartphone assorbe gran parte delle nostre energie, trascinando in un vortice da cui può essere davvero difficile uscire. 

    Ma se dalla parte del cliente l’assenza del telefono sul tavolo può rappresentare un plus all’esperienza, per il ristoratore potrebbe diventare quasi una minaccia, sottraendo al locale il segmento di clientela che – oggi più che mai – ricorre ai social network per decidere dove andare a cena. Ma allora, come ha fatto Al Condominio a spopolare in tutto il mondo?

    Al condominio: così Verona diventa un caso mediatico internazionale

    buritora/shutterstock

    “Siamo usciti nelle notizie di tutto il mondo” – racconta Lella, ricordando come nei mesi scorsi abbiano parlato di Verona citando molto di più Al Condominio che tante altre attrazioni turistiche. “Il ristorante ha rappresentato un autentico punto di luce per la nostra città” – aggiunge. Ma allora nel 2024 è davvero possibile far conoscere una realtà ristorativa, anche rinunciando alle storie e ai post degli utenti sui social? Pare di sì. 

    “Siamo comparsi in più di 500 articoli su testate nazionali di tutto il mondo” – continua Lella – “tra cui Good Morning America, The Guardian e le Parisienne, per citarne alcuni. Una tv francese ci ha anche dedicato uno speciale di 15 minuti”. Insomma, sembra che si possa davvero rinunciare al telefono e ai social media, anche quando si parla di promuovere un brand. Tutto sta nei valori che trasmette, che devono essere autentici e coerenti con il concept. Vediamo allora nel dettaglio la filosofia che ha portato il ristorante Al Condominio al successo!

    Il concept innovativo del ristorante Al Condominio: la filosofia e i valori del locale “tech free”

    Non è solo l’ideatore del concept del ristorante Al Condominio ad affermarlo, ma anche le statistiche degli ultimi anni: il telefono è ormai una dipendenza, soprattutto per i più giovani. “Il cellulare sta diventando quasi la morte sociale per le persone” – spiega Lella, mentre pensa alle future generazioni. “La media nazionale di utilizzo dei social è di circa due ore e mezza al giorno, una droga”. È questo il motivo per cui stiamo assistendo a un’attenzione mediatica crescente riguardo questo tema: in una società sempre connessa, dove concedersi del tempo senza tecnologia sembra un lusso, Al Condominio rappresenta quindi una realtà che ripone al centro i valori della persona. Soprattutto dopo la pandemia, dove gli affetti, la condivisione, il tempo e la socialità hanno acquisito sempre più importanza. 

    Si ritorna allora indietro di qualche anno, quando i Qr code lasciavano spazio ai menù cartacei e Tripadvisor alle recensioni scritte a penna. “Nel ristorante ci sono macchine da scrivere vintage che riprendono il concetto di scrittura a mano, libri vecchi ed enciclopedie” – prosegue l’imprenditore. Insomma, il paradiso per gli amanti della letteratura, che in questo locale trovano ispirazione non soltanto dagli arredi, ma anche dall’originalissima proposta del menù. 

    Al condominio: un menù che racconta storie 

    A chi non è mai capitato di fermarsi a chiacchierare per ore con la vicina di casa esperta di gossip? O di prendersi una sbandata per il ragazzo della porta accanto? Mi succedeva tre anni fa, quando una interminabile serie di sguardi, occhiate e sorrisi con il nuovo arrivato del piano di sopra azzerava il bisogno di mandare messaggini su Whatsapp e mi faceva battere il cuore. Del resto, si sa: le emozioni nella vita reale sono molto più intense di quelle veicolate dalla tecnologia. È quello che succede anche Al Condominio, dove proprio le storie condominiali diventano le muse ispiratrici del menù. Nella proposta troviamo infatti “Il Polemico”, dei rigatoni alla carbonara, pecorino di Amatrice e guanciale sardo; “la Comare”, a base di sogliola, zucchine e salsa mugnaia; “la Guardona”, degli spaghettoni alle vongole con timo, limone e bottarga e “lo Straniero”, un piatto internazionale che cambia ogni settimana. “Nel condominio ci sono un sacco di storie da raccontare” – ribadisce Angelo Lella – “e quindi perché non riportarle  anche nella realtà di un ristorante?”.

    Innovativa anche la proposta dei dolci, con una chicca a fine serata che prevede dei gianduiotti contenenti un detto tipico ispirato alla realtà condominiale (ad esempio, “Un pizzico di sana follia non guasta mai”. Firmato: la Matta). Insomma, una volta seduti Al Condominio non ci sono più scuse per non “rompere il ghiaccio”, perché tutto invita al dialogo e alla conversazione. Ma scopriamo adesso le novità che il ristorante ha in serbo per il 2025!

    Al condominio: le novità per il 2025

    La Famiglia/shutterstock

    Come abbiamo visto, il ristorante racchiude tantissimi suggerimenti e pretesti volti alla socializzazione, dai nomi dei piatti del menù, alle decorazioni con scritte e disegni fino agli arredi. “Andando in bagno troviamo delle maxi carte da parati con dei neon sopra: un sacco di spunti sia per parlare sia per conoscere le persone, a tavola ma anche in fila d’attesa per andare in bagno” – racconta Angelo Lella, prima di concludere. In linea con questa rivoluzionaria visione, l’imprenditore ci presenta l’ultima novità del locale: “la cena condominiale”. “Si terrà una volta al mese. Prenoti, arrivi e ti siedi dove capita”. Così il ristorante diventa un luogo dove le persone possono conoscersi, una sorta di “Tinder reale” che risponde all’esigenza sempre più frequente di ampliare il proprio cerchio di conoscenze, in vista di rapporti che possono diventare amicizie, o magari qualcosa di più.  

    Ma le novità non sono finite! Oltre all’apertura di altri due locali, in location non ancora svelate, “Nel 2025 partiremo con le polaroid. Dato che durante la cena non si possono scattare foto con il cellulare, il cliente potrà portare a casa una foto istantanea scattata al momento” – conclude Lella. Come per la bottiglia di vino, sarà una ogni 4 persone, mentre chi vorrà farne di più dovrà pagare un costo extra di 2€ (il prezzo della pellicola). Insomma, Al Condominio è una realtà che emoziona, diverte, unisce e scalda gli animi. Ora non vi resta che andare a provarla! 

    E voi non siete  curiosi di provare l’esperienza in questo ristorante? Ma soprattutto, sareste disposti a rinunciare al vostro cellulare in cambio di una bottiglia di vino?

     


    Immagine in evidenza di: Drazen Zigic/shutterstock

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