Un chicco dal caratteristico color ebano e dall’aroma inconfondibile con una storia tutta italiana: stiamo parlando del riso Venere, una varietà di riso nero che negli ultimi anni ha guadagnato popolarità non solo per il suo gusto unico, ma anche per le sue straordinarie proprietà nutrizionali. In questo articolo vogliamo parlarvi di tutti i benefici del riso Venere e darvi qualche consiglio per gustarlo al meglio in cucina.
Che cos’è il riso Venere?
Il riso Venere è una varietà di riso integrale che nasce in Italia alla fine degli anni 90’ ed è coltivata in Pianura Padana, in particolare in Piemonte, e nella valle del Tirso in Sardegna. Si riconosce per il suo chicco tondo dal caratteristico colore scuro, quasi violaceo. A questa sua particolare pigmentazione deve il nome di riso nero. Tuttavia, occorre precisare che il riso Venere non è l’unica varietà di riso nero, ma ne esistono altre come, ad esempio:
– il Nerone, anche questo coltivato in Italia, dove è stato introdotto circa 30 anni fa e originario della Cina;
– il Thai, dal chicco lungo e croccante, coltivato in Thailandia.
Un tempo il riso nero era considerato un bene di lusso riservato solo agli imperatori, per questo era anche chiamato “riso proibito”, probabilmente anche per le proprietà afrodisiache che gli erano state attribuite. Da sempre è considerato prezioso per i suoi nutrienti e si pensava che il suo consumo assicurasse una vita lunga e in salute.
Il riso Venere è stato ottenuto per la prima volta nella nostra penisola a Vercelli nel 1997 dall’incrocio tra una varietà di riso asiatica e una italiana. Ciò che lo ha reso così popolare, oltre al peculiare colore dei chicchi, è l’aroma che sprigiona in cottura che ricorda il profumo del pane appena sfornato. Grazie al suo sapore deciso dal retrogusto di nocciola è diventato protagonista in numerose ricette ed è apprezzato in tutto il mondo.
Scopriamo le caratteristiche nutrizionali di questa pregiata varietà di riso.
[elementor-template id='142071']Riso venere: valori nutrizionali e benefici
Come tutti i cereali, il riso Venere ha un alto contenuto di carboidrati, perlopiù amido, pari a 37 g circa su 100 g di prodotto cotto. La quantità di proteine è di 3,5 g ed è quasi privo di lipidi. Dal punto di vista calorico una porzione da 170 g di riso Venere cotto, che corrisponde a 50-60 g di chicchi crudi, apporta circa 270 kcal. Essendo integrale, non subisce il processo di raffinazione, ciò significa che conserva tutte le parti del chicco (crusca, germe ed endosperma), mantenendo così intatti i nutrienti. In particolare, la crusca garantisce un apporto di fibre significativo, utile a ridurne l’indice glicemico, rallentando l’assorbimento degli zuccheri. È un’ottima fonte di sali minerali, in particolare fosforo e potassio e in quantità minore ferro, zinco e selenio, quest’ultimo è quasi il doppio rispetto a quello contenuto nel riso bianco. Rispetto ad altre varietà di riso integrale, ciò che rende unico il Venere è lo straordinario contenuto di antociani che, oltre ad essere responsabili del colore nero-violaceo dei chicchi, sono molecole dal potere antiossidante e antinfiammatorio. Sono presenti anche vitamine del gruppo B (tiamina, niacina e riboflavina) e vitamina E. Un chicco ricco di nutrienti e di sostanze benefiche per l’organismo che conferiscono a questo riso pregiato molteplici proprietà: scopriamole insieme!
Antinfiammatorio e antiossidante naturale
Il riso Venere, come tutte le varietà di riso nero, deve il suo colore a polifenoli e antociani presenti nella crusca. Queste sostanze sono presenti anche in alcuni frutti, tra cui i mirtilli e ribes nero, e sono note per il loro effetto antinfiammatorio e antiossidante. Gli antociani, nello specifico, contribuiscono a rallentare i processi di invecchiamento cellulare, proteggendo l’organismo dai danni causati dallo stress ossidativo.
Un valido aiuto per l’intestino
Questa varietà di riso, essendo integrale, ha un elevato contenuto di fibre insolubili che favoriscono la regolarità e il benessere dell’intestino. Rispetto al riso raffinato, che invece rallenta il transito intestinale, il riso Venere è quindi ideale per chi soffre di stitichezza.
Alleato per il controllo del peso corporeo
Grazie al suo contenuto di fibre, il riso Venere aumenta il senso di sazietà riducendo il rischio di attacchi di fame. Le fibre, inoltre, rallentano l’assorbimento degli zuccheri mantenendo stabile la glicemia, con effetti positivi anche sul metabolismo dei grassi. La presenza di polifenoli contribuisce a contrastare il colesterolo in eccesso e il rischio di placche aterosclerotiche.
Come cucinare il riso venere?
Il riso Venere è molto digeribile ed essendo privo di glutine è adatto anche agli intolleranti. Questa pregiata varietà di riso nero si presta bene alla preparazione di piatti caldi e freddi, in abbinamento a carne e pesce, o come sostituto del pane. Non è adatto alla preparazione di risotti perché non può essere mantecato bene. Invece, è perfetto per la composizione di piatti unici con carni bianche e alcune varietà di pesce, nonché molluschi e crostacei.
Esistono diversi metodi per cuocere il riso Venere. Il modo più semplice è bollirlo per circa 40-45 minuti con acqua salata. La cottura deve avvenire per assorbimento, cioè ponendo il riso in pentola con una quantità d’acqua fredda pari al doppio del suo peso (esempio, 100 grammi di riso con 200 di acqua), si cuoce a fiamma bassa e con il coperchio finchè l’acqua non sarà completamente assorbita. Sebbene i tempi di cottura siano più lunghi rispetto ad altre varietà di riso, il suo gusto e il suo profumo sapranno conquistarvi. In alternativa si può cuocere pilaf o in pentola a pressione, per circa 10 minuti.
Controindicazioni
Ad oggi, non sono stati segnalati effetti collaterali associati al consumo di riso Venere, purché sia inserito all’interno di un regime alimentare sano ed equilibrato.
E voi lo conoscevate?
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