Quando assagiai per la prima volta questa ricetta (ero a Bronte, patria del pistacchio) mi servirono una pasta che qui in Sicilia si chiama Manici ri fauci)ovvero manici di falce che è una sorta di grande cavatello (grosso per lo più come il dito indice) e la cui forma ricorda, appunto, i manici della falce che si usava per la mietitura del grano.Io, per semplificare, ho deciso di usare le normali trofie che si trovano in connercio. preferisco, comunque, le trofie fresche che mi prepara il mio pastatio di fiducia.
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Preparazione 2 ore h
Tempo totale 2 ore h
Portata Primi asciutti
Cucina Italia
Porzioni 4 persone
Ingredienti
- 380 gr trofie
- 10 foglie menta
- 1 mazzetto prezzemolo
- 8 rametti timo
- 6 rametti maggiorana
- 1 spicchio aglio
- 100 gr pistacchi sgusciati
- 50 gr caciocavallo ragusano stagionato grattugiato
- 4 - 5 cucchiai olio d'oliva extra vergine
- sale
- pepe
Istruzioni
- Mettete le foglie di tutte le erbe aromatiche, ben lavate, nel mortaio insieme allo spicchio di aglio sbucciato, ai pistacchi sgusciati e a un pizzico di sale e pepe. Cominciate a lavorare questi ingredienti con il pestello, esattamente come per il pesto alla genovese, schiacciando e battendo, mentre versate a filo quattro-cinque cucchiai di olio extravergine di oliva.
- Quando avrete ottenuto una salsa liscia, unite il formaggio grattugiato e incorporatelo mescolando con cura.
- Cuocete le trofie in abbondante acqua salata e conditele con parte della salsa, servendo a parte quella rimasta.