Lo Shol-El Zard è un tipico ed antico dolce persiano, preparato per l'appunto in Persia (l'attuale Iran), per la festa dell'Imam Hussein, (la festa dell'Arba'een). In bocca ha la consistenza di un budino. è un dolce decorato con pistacchi, mandorle e cannella di facile realizzazione e dal sapore speziato. La tradizione vuole che venga offerto dalle donne a familiari, amici, poveri ed orfani. L'ho assaggiato in occasione della ricorrenza tradizionale (il 10 ottobre), in casa di un mio amico iraniano (anzi persiano, come si autodefinisce lui stesso per prendere le distanze dal regime integralista dell'Iran) che vive a Modica ed esercita la professione di medico. Sua moglie, modicana, ha imparato a cucinare molti piatti tradizionali iraniani, anche se ha dovuto adattare qualche ingrediente. In questo caso il burro. La nota storica che accompagna la ricetta, oltre che dalle informazioni datemi dal mio amico, è stata ricavata da Wikipedia.
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Preparazione 2 ore h
Tempo totale 2 ore h
Portata Dolci e Dessert
Cucina Iran
Porzioni 8 persone
Ingredienti
- 200 g di riso a chicchi lunghi (basmati)
- 180 g di zucchero
- 4 cucchiai di acqua di rose per dolci (o aroma di rose)
- 80 g di pistacchi tritati (o di granella di pistacchi)
- 80 g di mandorle e altre 12 mandorle intere pelate per guarnire
- 1 l d'acqua
- 40 g di burro
- 1 bustina di zafferano
- Cannella in polvere
Istruzioni
- Per prima cosa scottate le mandorle in un pentolino d'acqua bollente, quindi pelatele e tagliatele a lamelle. Tenetene da parte 12 spellate, ma intere. Tagliate il burro a pezzetti, sciogliete lo zafferano in un bicchiere d'acqua calda e tritate grossolanamente i pistacchi, tenendone da parte 2 cucchiai abbondanti.
- Preparati i vari ingredienti mettete a bollire un litro d'acqua leggermente salata, a cui unirete il riso facendolo cuocere per 15-20 minuti a fuoco bassissimo mescolando continuamente. A questo punto unite al riso tutti gli altri ingredienti (zucchero, burro, zafferano, mandorle a lamelle ed i 2 cucchiai di pistacchi tritati), amalgamandoli molto bene. Sempre mescolando in continuazione, tenete il riso sul fuoco per altri 10 minuti, quindi toglietelo ed aggiungete l'acqua di rose o poche gocce di aroma di rose. Versate il composto in una pirofila rotonda e livellatelo con una spatola e lasciate intiepidire.
- Attenzione, la pirofila o comunque il contenitore, deve essere rigorosamente rotondo, perchè il dolce va decorato secondo una precisa simbologia. Infatti, spolverizzate il dolce con la cannella in maniera da formare una croce dividendo così in 4 spicchi la superficie del dolce. Prendete le mandorle intere tenute da parte ed al centro di ogni spicchio create un fiore a tre petali, poi lungo tutta la circonferenza del dolce disponete i restanti pistacchi tritati (o la granella di pistacchi) in modo da formare una cornice. Quando il dolce sarà completamente raffreddato, passatelo in frigo per un paio d'ore prima di servirlo.
- Suggerimento pratico: Per ottenere il disegno della croce, mi suggerisce la moglie del mio amico di utilizzare un paio di fogli di cartoncino che vanno appoggiati sulla superficie del dolce, in maniera da lasciare una striscia di circa due centimetri coincidente con l'ipotetica linea del diametro orizzontale. Spolverizzate con la cannella, quindi ripetete l'operazione sistemando i fogli di cartoncino in coincidenza del diametro perpendicolare.
- Nota storica: Mi sono documentato. Questo dolce è reso giallo (zard in arabo, significa, appunto, giallo) dallo zafferano, perchè per tradizione, la morte dell'Imam Hussein è considerata una morte gialla, ed il giallo, nella cultura islamica, è simbolo di ingiustizia.L'Imam Hussein Nipote del Profeta Maometto, fu ucciso circa 1370 anni fa nel deserto di Kerbala (l'attuale Iraq) insieme ad altre 72 persone della sua famiglia, durante una impari battaglia combattuta con un esercito di migliaia di soldati mandato contro di lui da Yazid che aveva usurpato la funzione ed il titolo di Califfo a danno dell'Imam Alì, genero di Maometto e padre dell'Imam Hussein. L'anniversario del suo martirio cade ogni anno il 10 di ottobre [Ashura (il decimo giorno) di Muharrann, secondo il calendario islamico]. Ogni anno, da oltre tredici secoli, sia sunniti, sia sciiti, commemorano con tristezza i fatti avvenuti a Kerbala. Il ricordo del martirio dell'Imam Hussein fa parte delle pratiche di devozione tradizionali del mondo islamico. Il significato spirituale della commemorazione del martirio dell'Imam Hussein consiste nel ricordare la morte ingiusta di un uomo santo ed il suo sacrificio traendone esempio morale per affrontare le circostanze più sfavorevoli e difficili della vita sempre con coraggio e sempre scegliendo l'etica e la giustizia