Si tratta di una sorta di focaccia rossa (guai a voi a definirla pizza!) che viene tutt'oggi preparata nei paesotti intorno a Sanremo (diciamo da Taggia a Ventimiglia); la caratteristica meravigliosa della Liguria, e in special modo del ponente ligure, è la fantasiosa esuberanza delle tradizionali torte salate, focacce, farinate e simili: ogni paesello può vantare almeno l'antica paternità di una di queste, la cui storia ha sempre un fascino che sa di favola... la sardenaira, che in costa azzurra è leggermente dissimile e vien chiamata pissaladière (tradotto Pizzalandrea), trova le sue antiche origini con Andrea Doria (ecco qui spiegato il nome) ed è un connubio di alcune meravigliose ricchezze di questa strisciolina di terra: i pomodori, i profumi dell'entroterra (basilico, maggiorana e timo in special modo), aglio e cipolla, capperi ed olive taggiasche, oltre agli scarti di mare (come li chiamo io), ossia il saporitissimo machetto, sorta di pappetta nata con i pezzi delle acciughe sottosale e l'ottimo olio delle nostre parti.
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Preparazione 3 ore h
Tempo totale 3 ore h
Portata Prodotti da Forno
Cucina Italia
Porzioni 4 persone
Ingredienti
- 500 g di farina
- 1/2 panettino di lievito di birra
- 1/2 bicchiere d'acqua
- q.b. di latte
- q.b. di pomodori pelati
- q.b. di cipolla
- q.b. di basilico
- q.b. di Aglio
- q.b. di alici
- q.b. di olive taggiasche
- q.b. di sale
- q.b. di pepe
Istruzioni
- Lavorate la farina insieme al lievito e all'acqua, in cui avrete mescolato mezzo bicchiere di latte, olio e sale: dovrete ottenere un impasto simile a quello della focaccia. Copritelo e lasciatelo lievitare per almeno due ore.
- Con i pelati, preparate un sugo di pomodoro insieme alla cipolla tagliata a listarelle, all’aglio e al basilico (preferisco questa versione col sugo che metter i pelati a crudo sull'impasto).
- Prendete la pasta e stendetela in una bella teglia precedentemente oliata: create dei piccoli bordini e distribuiteci sopra il sugo in maniera abbondante. La sardenaira va arricchita poi con il machetto, oppure, come nel nostro caso, con le alici le olive taggiasche,qualche cappero, i profumi di questa terra,q ualche spicchio d'aglio lasciato nella sua buccia (da togliere a fine cottura: regala un profumo ineguagliabile), e qualche goccia d’olio.
- Infornate a 150° e cuocete per 40/50 minuti. La sardenaira è ottima sia calda che fredda... ma vi consiglio di chiederla in qualche cantina vicino a Sanremo, magari accompagnandola con un buon bicchiere di Rossese. Solo così potrete capire quanto sia fantastico questo antico e semplicissimo piatto.