Oggigiorno con la nostra opulenza, solo sentir parlare di una pietanza come questa, alla grande massa, non fa venire l'acquolina, ma senso di nausea o ribrezzo. Ma nella civiltà contadina, ormai anche lei sulla zattera e prossima al naufraggio, non si sprecava niente del maiale o di qualsiasi altro animale si macellasse: da questo i piedini d'agnello in umido o in gelatina, o le trippe di pollo o di gallina.
Un enorme patrimonio culinario dei nostri avi è ormai scomparso, e anche a volerne far rivivere qualcuno non è facile trovare gli ingredienti.
Questa gustosa ricetta che vi presento, in certi ambienti è ancora realizzabile, la difficoltà piu che nella reperibilità degli ingredienti, sta nel trovare il cuoco o la cuoca disposti a cimentarsi.
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Preparazione 2 ore h
Tempo totale 2 ore h
Portata Frattaglie
Cucina Italia
Porzioni 10 persone
Ingredienti
- stomaco di pecora
- sangue pecora
- carta da musica
- pane fresa
- latte
- olio d'oliva extra vergine
- cipolla
- prezzemolo
- sale
- formaggio fresco o stagionato a piacere
- fave fresche
- piselli teneri
Istruzioni
- Si lava bene lo stomaco.
- Si mescola il sangue, avendo cura di schiacciare con le mani i grumi, e si filtra.
- Si prepara il soffritto con l'olio d'oliva o con lo strutto, la cipolla, l'aglio e il prezzemolo.
- Si mescola il soffritto col sangue, il pane tagliato a pezzetti, il formaggio e il sale.
- Si riempie lo stomaco a metà, si lega con dello spago e si mette a cuocere in abbondante acqua leggermente salata finché non è sodo.
- Si toglie dall'acqua e si lascia raffreddare un po'.
- Si taglia a fette e si mangia tiepido o freddo.