E' il tipico dolce siciliano che viene preparato in occasione della festa di S. Agata (patrona di Catania ma venerata in tutta la Sicilia), che raggiunge il suo culmine nella giornata del 5 febbraio dopo esser iniziata già svariati giorni prima. Il nome e la forma del dolce, che richiama un seno femminile reciso, ricordano appunto il martirio subito dalla Santa a cui furono strappate le mammelle. Questa è la ricetta delle cassatelle così come la preparava mia Nonna.
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Prep Time 2 hours hrs
Total Time 2 hours hrs
Portata Dolci e Dessert
Cuisine Italia
Servings 8 persone
Ingredients
- 500 gr farina 00
- 150 gr zucchero semolato
- 150 gr zucchero a velo
- 150 gr strutto
- 1 uovo
- 400 gr ricotta di pecora o vaccina
- 50 gr canditi a dadini
- 50 gr gocce di cioccolato
- 1 scorza di limone grattugiata
Instructions
- Setacciate la farina e fate la classica fontana.
- Miscelate con i 150 grammi di zucchero semolato.
- Unite lo strutto o, se si preferisce, si può usare uguale quantità di burro ammorbidito lasciandolo per un po' a temperatura ambiente.
- Iniziate ad impastare con le mani, quindi aggiungete l'uovo e la scorza di limone. Continuare ad impastare finché si sarà ottenuto un impasto liscio ed omogeneo. Se l'impasto si dovesse presentare un po' ruvido e/o secco aggiungere poco latte finché si raggiunge la consistenza desiderata.
- Formate una grossa palla, avvolgetela nella pellicola e riponetela in frigo per circa 45 minuti.
- Nel frattempo preparate il ripieno lavorando la ricotta con le fruste elettriche.
- Unite i 150 grammi di zucchero a velo e continuate a lavorare la ricotta finché non sia diventata liscia e non presenti grumi.
- Aggiungete i canditi ed il cioccolato fondente.
- Riponete la crema di ricotta in frigo in frigo e lasciatela riposare.
- Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180°.
- Riprendere dal frigorifero la palla di pasta, lavoratela qualche secondo con le mani, quindi stendetela con un matterello in una sfoglia abbastanza sottile (2 - 3 mm).
- Ricavate dei dischi delle dimensioni giuste per foderare degli stampi a cupoletta. Spennellate gli stampini con un po' di strutto ed infarinateli, poi adagiate al loro interno , foderandoli, i dischi di pasta.
- A questo punto riempiteli con la crema di ricotta.
- Con i ritagli di pasta rimasti impastate nuovamente una palla e tiratela sottilmente. Poi da questa sfoglia ricavate dei dischetti di pasta di diametro più piccolo di quelli con cui avete foderato gli stampini. Ricoprite così gli stampini e sigillate la pasta in maniera che il ripieno non fuoriesca.
- Stendete su una placca da forno un foglio di carta da forno e, capovolgendo gli stampini, infornate per circa 35 minuti.
- Trascorso questo tempo, facendo attenzione a non scottarvi, sformate le minne di vergine e - se non dovessero essere perfettamente dorate, lasciatele in forno ancora qualche minuto per completare la doratura. Altrimenti lasciatele raffreddare completamente.
- Quando saranno perfettamente fredde, sistematele su una griglia sotto la quale avrete sistemato un a teglia o comunque un contenitore in cui raccogliere la glassa in eccesso che cola dalle cassatelle.
- Preparate la glassa scaldando un cucchiaio d'acqua ed il succo di limone.
- Unite lo zucchero a velo aiutandovi con un colino in modo che non si formino grumi, togliete il pentolino dal fuoco e rimescolate bene, magari aiutandovi con una frusta a mano.
- Fate poi raffreddare, unite gli albumi e montate il tutto con le fruste elettriche fino ad ottenere un impasto molto spumoso.
- Versare la glassa sopra le cassatelle facendo attenzione che si ricoprano tutte. Recuperate la glassa che cola via dalle cupolette e ripetete l'operazione più volte finché saranno bianchissime e la glassa compatta.
- Alla fine decorate ogni cascatella con una mezza ciliegia candita di colore rosso, a simboleggiare il capezzolo femminile.
- Appena la glassa si sarà rappresa le minne di vergine o cassatelle di S. Agata saranno pronte per essere mangiate.
Notes
Le minne di vergine vanno rigorosamente accompagnate con un vino liquoroso come un Passito di Pantelleria o un Moscato di Noto. Però, se non doveste essere siciliani e vi siete cimentati nella preparazione di questo straordinario dolce, potete berci sopra del Vin Santo e, perché no, uno spumante Moscato d'Asti.