Melanzane ripiene

“Coro e zente amada” come dicono in un una zona della Sardegna a me molto cara,al confine tra le provincie di Sassari e Nuoro,loro sono targati SS, ma il loro cuore,usi costumi senso dell’ospitalità e dell’amicizia è targato Nuoro,paesi poveri con terreni ,non terreno, ma sassi rocce sabbioni, e sospetto qualche pianta spinosa in più delle tante che nostro signore ha creato,vivono di pastorizia e magrissima agricoltura qualche ulivetto dei vignetti, orticelli famigliari coltivati nelle vallate dove ogni tanto scorre un rigagnolo,credendo alle promesse dei nostri”saggi”politici, tanti hanno abbandonato la terra,e si sono “riciclati”nel polo industriale di......quanta amarezza e quanta delusione,in pochi anni tutto chiuso. sono rimasti i pocchi superstiti,come sagrestani che tengono accesi i lumini nella cattedrale (del deserto). Scusatemi se ogni tanto mi lascio trascinare dai miei pensieri dimenticando che scrivo per una rubrica di cucina,solo che la ricetta che vi propongo, l’ho appresa da quelle parti,povera ma gustosa. Peldingianu prenu a sa moda de sa Costera Questo piatto veniva e viene realizzato il giorno che cuociono “su pane e fresa”per sfruttare il calore del forno rimasto dopo la cottura del pane,e non basta,tutte le famiglie amiche portano la loro teglia,da cuocere,quindi a rotazione tutto il paese è coinvolto,anche questo é un modo di vivere solidale che unisce e consolida la comunità.