Come ha già detto chefmassimo in Sicilia il macco è solo ed esclusivamente di fave. Questo in origine era un piatto di recupero, in quanto una volta preparata la zuppa di macco, se ne avanzava la si trasformava in una sorta di polenta e la sistemava a raffreddare ed indurire sulla spianatoia per stendere la pasta. Appena il macco era diventato duro e consistente lo si tagliava a fette e lo si friggeva in olio d'oliva. Ora lo si prepara come antipasto sfizioso e di sicuro successo.
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Preparazione 2 ore h
Tempo totale 2 ore h
Portata Antipasti
Cucina Italia
Porzioni 4 persone
Ingredienti
Istruzioni
- Per prima cosa ponete a bagno le fave per una notte, poi sgocciolatele e trasferitele in un tegame (quello solitamente usato è in terracotta deddo tianu).
- Copritele d'acqua fredda e lasciate cuocere per un paio d'ore a fuoco moderato, mescolando spesso con un cucchiaio di legno fino a quando le fave non si siano disfatte diventando quasi una polenta.
- Se ciò non dovesse avvenire completamente, ci si può aiutare con un mixer ad immersione.
- Prima di spegnere condite il composto con sale e pepe e rovesciatela su una teglia a bordo basso (max 2 cm) leggermente inumidita.
- Livellate la superficie e lasciate raffreddare completamente. Quando il macco sarà diventato duro, capovolgetelo su un vassoio e tagliatelo a fette, quindi, friggetelo in olio caldo e servite subito.