È una ricetta regionale, appartenente all'entroterra pugliese, che affonda le sue radici nel mondo contadino, quando si mangiava quello che le stagioni offrivano.
Infatti a primavera, nel tempo di Pasqua quando i campi sono ridondanti di erbe commestibili, gli ovili affollati di agnelli da offrire in sacrificio sulle tavole, i contadini dopo il pranzo di Pasqua, utilizzavano i pezzi di agnello meno pregiati e preparavano una zuppa a base di carne di agnello e verdure di campo, che lasciavano cuocere in una caldaia di dimensioni contenute sul fuoco del camino, da qui il nome callaredd, callaredda di agnello.
4 da 1 voto
Preparazione 3 ore h
Tempo totale 3 ore h
Portata Piatti unici
Cucina Italia
Porzioni 4 persone
Ingredienti
- 1,5 kg agnello
- 800 gr cipollotti freschi
- q.b. peperoncino piccante
- q.b. finocchietto selvatico fresco*
- q.b. cicoriella selvatica
- q.b. indivia riccia
- q.b. pecorino fresco da tavola
- q.b. pecorino grattugiato
- q.b. pane casereccio
Istruzioni
- Mettete la carne in una pentola che possa contenere poi anche le verdure, ricoprite di acqua, mettete sul fuoco e portate ad ebollizione togliendo la schiumetta che si forma.
- A metà cottura dell'agnello aggiungete le cipolle affettate sottilmente, e lasciate cuocere per circa 10 minuti.
- Aggiungete man mano le verdure secondo i tempi di cottura: prima il finocchietto, il peperoncino, le cicorie ecc... per ultimo il pecorino tagliato a pezzettini.
- Aggiustate di sale e terminate la cottura.
- Servite con pane abbrustolito e formaggio grattugiato.
Note
*(in mancanza di finocchio, a cui non farete tagliare la parte arborea verde e le foglie più dure)