Dolce tipico di Firenze, dove viene ancora preparato in occasione di S.Giuseppe (19 marzo), ed un tempo era tradizione, soprattutto tra le famiglie contadine, di scambiarsele, probabilmente per dimostrare la propria maggior bravura nella preparazione. Questa che propongo mi sembra la migliore fra le ricette di mia conoscenza, anche se un po' elaborata.
Nessuna valutazione
Preparazione 3 ore h
Tempo totale 3 ore h
Portata Dolci e Dessert
Cucina Italia
Porzioni 8 persone
Ingredienti
- 500 gr. riso comune
- 3/4 litro latte intero
- 3/4 litro acqua
- 6 uova intere
- scorza di limone
- 3 cucchiai zucchero più quello per rotolare le frittelle una volta fritte
- 3 cucchiai farina
- 200 gr. uva sultanina precedentemente ammollata in acqua tiepida ed asciugata bene
- 1 bicchierino Rhum o altro liquore profumato
- 1 bustina vanillina
- 1 bustina lievito per dolci
- olio abbondante per friggere
Istruzioni
- In una pentola porre a boliire l'acqua, il latte ed il riso, mettendo tutto a freddo e su fuoco bassissimo. Quando inizia a bollire aggiungere la scorza (giallo) di limone.
- Lasciar bollire fino a che il riso non sia cotto bene, quindi aggiungere i tre cucchiai colmi di zucchero ed i tre rasi di farina.
- Girare bene affinchè non si attacchi e continuare fino all'assorbimento di tutto il liquido.
- Lasciare raffreddare bene dentro la pentola, di solito questa parte di ricetta si prepara la sera precedente.
- Trasferire il composto di riso in una capiente insalatiera, sarà molto duro, per cui occorrerà lavorarlo con le mani.
- Togliere la scorza di limone. Separare i tuorli dalle chiare e montare queste a neve ferma.
- Incorporarle al riso, quindi, uno alla volta incorporare tutti gli ingredienti (tuorli, uvetta ammollata, liquore, vanillina, e, per ultimo il lievito, avendo cura che si mischi bene).
- In una capiente padella fare scaldare abbondante olio per friggere, deve essere molto caldo, per far sì che le frittelle facciano subito la crosticina e non si inzuppino.
- Si versa il composto nell'olio facendo delle pallotte della grandezza di polpettine, è bene aiutarsi con un cucchiaio.
- Quando saranno ben brunite toglierle e farle sgocciolare su carta paglia o carta da cucina. Ancora calde vanno quindi rotolate nello zucchero per far loro prendere la caratteristica brinatura.
Note
Si possono mangiare anche calde, ma se si ha la costanza di resistere all'invitante profumo, si sarà ripagati da una bontà veramente unica.Se la fase di frittura si protraesse troppo, è buona norma riporre il composto in frigorifero ed estrarlo poco alla volta per non farlo passare di lievito. Molto il lavoro, ma vi assicuro che ne vale la pena.