Quando si sciolgono le parti grasse interne del maiale , le sugne, restano delle parti solide,ancora commestibili , se il processo di liquefazione del grasso è stata svolta come si deve. In certe zone d’Italia vengono commercializzati schiacciati col nome di “ciccioli”e vengono consumati come stuzzichini. In Sardegna con questo prodotto si preparano delle buonissime focacce , conosciute col nome di Covazzedda de gelda nel Montiferru e Planargia, e Coccone nel Goceano
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Preparazione 1 ora h
Tempo totale 1 ora h
Portata Prodotti da Forno
Cucina Italia
Porzioni 4 persone
Ingredienti
- semola di grano duro rimacinata
- lievito naturale
- sale
- ciccioli di maiale morbidi
- strutto
- acqua tiepida
Istruzioni
- Sulla spianatoia si forma con la farina leggermente salata la fontana, si versa al centro il lievito sciolto nell’acqua tiepida, la si impasta per bene si incorporano i ciccioli e lo strutto, e si lavora la pasta a lungo, sino chè tende a sfogliarsi e formare delle bolle.
- Si formano delle focacce piatte, che si ripongono al riparo e al calduccio a lievitare,quando sono pronte si passano in forno a 220 C°, sino che sono ben dorate, ci vorrà circa mezz’ora .
- In alcuni paesi della Sardegna usano preparare l’impasto molto molle, tanto da non poter fare le focacce normalmente, ma sbollentano leggermente delle foglie di verza, e cuociono su queste a mò di vassoio la pasta, che assume un buon sapore e profumo di verza arrostita, essendo molto grasso questo pane và mangiato caldo o tiepido.