Filetti di spatola fritti e apparecchiati con cipollata in agrodolce e capperi

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chefmassimo
Un classico della cucina siciliana è l'apparecchiatura che si esegue salsando in vario modo (può indifferentemente essere pomodoro crudo o a picchio pacchio, salsa alle olive o alle acciughe o verde, conza di caponata o, come in questo caso, cipollata...) i resti di un pranzo precedente e così rivitalizzandoli.Il più delle volte questa tecnica viene usata sul pesce fritto (ma anche arrostito o lesso) che essendo difficile da riscaldare diventa così una pietanza eccellente anche fredda o appena scaldata con lo stesso calore della salsa con cui viene apparecchiato.Se c'è un pesce che ad oggi continua da qualcuno ad essere immeritatamente bistrattato e che io non mi stanco mai di proporre in varie versioni anche per la sua grande versatilità è la Spatola, meglio noto, ad altre latitudini, come Pesce Sciabola, Pesce Bandiera e altri nomi ancora.È un pesce delicato, economico, che anche per il fatto di essere quasi sempre venduto sfilettato si presta molto bene, ed incontra il loro gusto, ad essere proposto ai bambini (le mie figlie lo adorano panato).La ricetta che pubblico oggi può comunque essere meravigliosamente utilizzata anche per delle sarde allinguate, degli sgombretti, del capone, e un po' tutto il pesce azzurro e pesce da taglio.
4 da 1 voto
Preparazione 2 ore
Tempo totale 2 ore
Portata Pesce
Cucina Italia
Porzioni 6 persone

Ingredienti
  

Istruzioni
 

  • Fate sfilettare dal Vostro pescivendolo un bella spatola grande e ricavatene 2 o 3 pezzi a porzione.
  • Tagliate le cipolle a julienne o, se preferite ricavarne una salsa, tritate piuttosto finemente e mettetele a stufare lungamente in olio evo con un pizzico di peperoncino. Devono diventare quasi inconsistenti senza colorarsi troppo, cosa che potete ottenere aggiungendo ogni tanto un poco di acqua.
  • Dissalate un bel cucchiaio di capperi.
  • Unite alla cipolla i capperi, lo zucchero e l'aceto bianco, e lasciate sul fuoco sino a quando l'odore dell'aceto avrà perso, ma non completamente, la sua virulenza.
  • Passate la spatola in farina di rimacinato e friggetela in olio bollente (meglio se d'oliva, ma non necessariamente). Appena sarà dorata scolatela e lasciatela asciugare un minuto sulla carta assorbente.
  • Salate il pesce e sistematelo sul piatto da portata cospargendolo con la cipollata ben calda.

Note

Può essere mangiato subito rivelando il contrasto fra la delicatezza del pesce e il forte gusto agrodolce della salsa o essere lasciato apparecchiato e servito freddo dopo che si sarà ben insaporito.

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