Dolce che ha accompagna i miei carnevali da quando sono piccola. E' uno dei cavalli di battaglia di mia mamma, che viene riproposto anche in altri periodi dell'anno come comfort food nei momenti di necessità. A suo dire, è un po' complicato prendere dimestichezza con questo genere di impasto, soprattutto se non si è abituati a impastare a mano, ma i risultati meritano lo sforzo.
Ecco dunque la Ricetta dei Frati (o Fatti) fritti!
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Preparazione 2 ore h
Tempo totale 2 ore h
Portata Dolci e Dessert
Cucina Italia
Porzioni 12 persone
Ingredienti
- 1 kg farina di grano tenero 00
- 4 uova intere
- 1 etto burro
- 500 ml latte parzialmente scremato
- 1 bicchierino acquavite
- 1 buccia di limone biologico grattuggiata
- 1 pizzico sale
- 1 etto zucchero per la copertura
- 80 gr lievito di birra fresco
Istruzioni
- Setacciare la farina e disporla in un capiente contenitore, possibilmente di terracotta.
- Togliere il lievito dal frigorifero per evitare che sia troppo freddo al momento dell'uso. Dopo aver sbattuto in una ciotola le uova insieme allo zucchero aggiungere il composto alla farina e versarvi sopra un pizzico di sale; aggiungere poi il burro fatto sciogliere a bagnomaria e la buccia grattugiata del limone.
- Intiepidire leggermente il latte (è importante che la temperatura non sia troppo alta per evitare di uccidere il lievito!) nel quale si immergerà il lievito e unirlo a tutti gli altri ingredienti.
- Infine, aggiungere l'acquavite e lavorare con le mani il composto, fino a ottenere una pasta omogenea, senza grumi, liscia e possibilmente elastica; se necessario infarinarsi le mani per agevolare il lavoro di impasto, che richiede un po' di tempo e di pazienza.
- Quando si ritiene che la pasta sia ben amalgamata, coprire il contenitore con uno strofinaccio di lino o di cotone, sopra il quale si sistemerà un panno leggero di lana o di pile, e tenerlo al caldo per circa due ore (anche dentro il forno fatto prima leggermente intiepidire o vicino a un radiatore o a un'altra fonte di calore), per permettere una buona lievitazione.
- Far trascorrere il tempo necessario affinché il composto raddoppi più o meno il suo volume e quindi procedere alla fase successiva.
- Infarinarsi le mani e formare con la pasta tante palline che verranno poi leggermente schiacciate per ottenere dei dischetti del diametro di circa 8 o 10 centimetri.
- Infarinare il bordo di un bicchierino col diametro di circa 3 centimetri e con questo praticare al centro del disco di pasta un foro per ottenere la famosa ciambella col buco, estrarre la pallina centrale e unirla al resto dell'impasto; aver cura di sistemare le ciambelle su una superficie piana ricoperta da una tovaglia infarinata, per evitare che la pasta si attacchi. Man mano che si lavora, coprire con panni leggeri ma caldi le ciambelle già pronte, per far sì che l'impasto non si raffreddi troppo e per agevolare la seconda lievitazione.
- Trascorsi circa 45 o 50 minuti dal termine di questa operazione si può procedere alla cottura. Versare in una padella capiente almeno un litro di olio di semi, preferibilmente di arachidi, e quando è ben caldo farvi friggere le ciambelle, che dovranno assumere un bel colore dorato. Estrarle con due forchette facendo sgocciolare tutto l'olio possibile, posarle sulla carta assorbente e quindi passarle ancora calde da ambo le parti su un piatto pieno di zucchero. Sistemarle infine su un vassoio e mangiarne ad libitum!