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Come preparare la Pasta Sfoglia

La Pasta Sfoglia è una preparazione molto antica: era infatti già conosciuta dai Greci e dai Romani i quali utilizzavano l’olio al posto del burro per prepararla.
La ricetta della pasta sfoglia non è cambiata molto nel corso del tempo e la prima vera testimonianza di torta millefoglie citata in un testo del 1653 è praticamente identica a quella che prepariamo oggi.

Pasta sfoglia

 

La Ricetta della pasta sfoglia: gli ingredienti

Gli ingredienti per preparare la pasta sfoglia sono la farina, il sale, l’acqua ed il burro. L’applicazione di differenti metodi di preparazione porta però ad ottenere prodotti finali molto diversi tra loro. La farina ideale deve essere di media forza (230 W), per ottenere sfogliature leggere e molto friabili. Per la sfoglia perfetta è necessario utilizzare 20-25 grammi di sale per chilogrammo di farina, e tale dose viene sciolta nell’acqua. La quantità di acqua varia in base alla capacità di assorbimento della farina, ma solitamente è il 50% del peso di quest’ultima.

L’impasto ottenuto mescolando farina, acqua e sale prende il nome di pastello. È importante ricordare che l’acqua ha un ruolo fondamentale in questa preparazione perché evaporando in cottura contribuisce alla formazione dei diversi strati o sfoglie. I grassi servono per preparare il panetto, per il cui impasto si può utilizzare il burro. È difficile da lavorare ma ha un sapere migliore rispetto ad altri grassi.

Le diverse tipologie di pastello

La pasta sfoglia si prepara grazie a due differenti impasti:

Il pastello si può preparare con tre differenti metodologie:

L’impasto del panetto

Per realizzare il panetto occorre impastare un chilogrammo di burro con 300 grammi di farina, ricordando che il burro (che dovrà avere una temperatura di 4° C) dovrà essere ammorbidito con il matterello. Successivamente si dovrà dare una forma rettangolare al panetto e lo si pone in frigorifero per 1 ora.

Metodi di inserimento del panetto nel pastello

Le pieghe della pasta sfoglia

Le pieghe servono a dare origine alla classica sfogliatura; di solito si alternano per due volte tre pieghe e per altre due quattro pieghe, ma si può anche variare. È utile ricordare che al termine della cottura un numero elevato di pieghe darà una sfoglia friabile e poco alta, mentre una pasta con poche pieghe avrà alveoli grandi ed irregolari. Tra una piega e l’altra la sfoglia deve essere messa in frigorifero proteggendola con una pellicola.

La cottura ideale della pasta sfoglia

La cottura può variare in base all’utilizzo che si deve fare della pasta sfoglia ed in base al metodo di lavorazione utilizzato. Nel caso di pezzi piccoli, bucherellati, si può cuocere a 220° C per poco tempo. In presenza di pezzi grandi conviene cuocere tra i 160° C ed i 180° C, permettendo al calore di raggiungere il centro del prodotto senza colorare eccessivamente gli strati esterni.

Vi siete mai cimentati nella preparazione della ricetta della pasta sfoglia? Quale metodo utilizzato per la preparazione del pastello?

 

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