Ci siamo: si montano le luminarie ed è partito il conto alla rovescia. Natale è alle porte e l’aria è carica di desideri, buoni propositi e scambi di ricette per stupire con effetti speciali i commensali che allieteranno le nostre tavole nei giorni di festa. Puntualissimi, anche noi siamo pronti per i nostri “consigli per gli acquisti”, tuttavia niente Selfie Toaster o stampi per sushi, protagonisti della lista regali 2015, quest’anno vogliamo proporvi delle idee per regali di Natale solidali e tutte da gustare, per aiutare le aziende colpite dal terremoto a ripartire.
Infatti, lo sciame sismico che dal 24 agosto in poi ha colpito il Centro Italia, ha lasciato crepe profondissime, non solo per i 298 morti e circa 30.000 sfollati, ma anche per le 3000 aziende agricole che faticano a resistere, tra danni strutturali, impossibilità di lavorare, prodotti da vendere. E allora abbiamo pensato: perché non aiutare l’economia dei Comuni coinvolti, portando in tavola i loro prodotti tipici?
Marche e Umbria hanno un patrimonio enogastronomico conosciuto anche fuori dai confini nazionali che ben si presta a idee regalo di Natale, come ceste per amici e parenti, ai quali dopo anni di feste passate insieme non si sa più cosa regalare per essere originali! Ecco, quindi una lista di idee regalo solidali che vi suggeriamo per questo Natale.
Regali di Natale solidali per il 2016
Le specialità proposte arrivano direttamente dai Monti Sibillini e dai Comuni più in difficoltà, come Tolentino, Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Se conoscete solo l’anisetta di Ascoli o la ricetta del brodetto dell’anconetano, state pronti a stupire le vostre papille gustative con questi sapori di montagna.
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Le lenticchie dei Monti Sibillini
Fattorie Subrizi di Castelsantangelo sul Nera produce farro, miglio, lenticchie, fagioli e tanti altri cereali, acquistabili con contatto diretto o tramite siti e-commerce che stanno promuovendo la vendita di ceste con prodotti dalle aziende colpite dal terremoto. Nella cesta solidale denominata “Dal Cuore dei Sibillini” di Tasting Marche, ad esempio, troverete le squisite lenticchie Fattorie Subrizi, che a Natale dicono portino soldi. Per i più intraprendenti, invece, consigliamo l’orzo all’anice. Lasciatevi tentare!
2. Ricotta e Cacio Sopravissano
Condotta con metodo biologico, l’Azienda Agricola Scolastici di Pieve Torina lavora seguendo la tradizione di famiglia portando le pecore al pascolo a 1000 metri, nel cuore del Parco dei Sibillini, sugli antichi itinerari della transumanza già percorsi 100 anni fa da nonno Venanzio. Allevamento e trasformazione del latte danno vita alla ricotta e al cacio sopravissano, presidio Slow Food, che usato per la “cacio e pepe” sfida anche i migliori ristoranti romani che la propongono. L’azienda spedisce i propri prodotti con corriere, basta contattarli tramite mail o attraverso la loro pagina Facebook.
3. Rosso Piceno, Ciauscolo e Verdicchio dei Castelli di Jesi
A Muccia, all’interno di una comunità montana di appena 930 abitanti troverete Monti Azzurri Tipicità, un emporio che propone specialità locali. Tra vini, come il Rosso Piceno o il Verdicchio dei Castelli di Jesi, miele dei Sibillini e la rinomata Vernaccia di Serrapetrona, spumante tipico marchigiano, a farla da padrone sono i salumi di produzione propria. Qui infatti si porta avanti l’antica tradizione di famiglia della lavorazione del maiale, per produrre salumi cui non vengono aggiunti né coloranti né conservanti. Contattandoli sul sito www.montiazzurritipicita.it o sulla pagina Facebook, potrete ordinare salame lardellato, lonza o ciauscolo (il salame che si spalma), perfetti come regalo natalizio per gli amanti della tradizione.
4. Tartufo e funghi di Norcia
Bruno Filotei ha perso tutto, prima a Pescara del Tronto, dove abitava e dopo a Norcia, dove in seguito al terremoto del 30 ottobre scorso è andato distrutto il suo negozio di prodotti tipici. È rimasta, però, la voglia di lavorare e a breve saranno operative le consegne dei prodotti che si sono salvati: olio extravergine d’oliva umbro, tartufi bianchi e neri, ma anche funghi porcini, miele, vini, tra i tanti prodotti che potrete acquistare sul sito www.filoteinorcia.com.
5. Prosciutto di Norcia e guanciale
È proprio il caso di dire nomen omen per questa azienda a conduzione familiare che si contraddistingue per l’allevamento etico e di cui recentemente si è occupato anche un servizio de Le Iene in tv. Qui, infatti, i maiali vivono allo stato brado, alimentandosi con quanto la natura offre, in luoghi incontaminati e bellissimi. Il laboratorio dell’azienda è andato distrutto e per ripartire è necessario vendere le prelibatezze conservate nel magazzino: prosciutto di Norcia, lonza, guanciale, salame nostrano, tutti acquistabili tramite il sito www.maialebradodinorcia.com
6. Legumi e zafferano di Cascia
A Colmotino di Cascia l’Azienda Agricola Persiani Roberto produce farro, cicerchia, ma anche la rojeva, conosciuta come “pisello selvatico” e il pregiato zafferano di Cascia, capace di impreziosire ogni idea regalo natalizia. Per acquistare queste tipicità è attivo il sito www.zafferanoitalia.it che offre anche la possibilità di ordinare il “cesto del contadino” per assaggiare tutti i prodotti dell’azienda.
Quelle che vi abbiamo descritto sono solo alcune delle tante aziende agricole e attività commerciali del Centro Italia in difficoltà a causa del sisma. Ci sono anche la Fattoria Duri a Serrapetrona, il Birrificio Artigianale del Rio a Caldarola, l’Apicoltura Il Girasole a Matelica-Visso, l’Azienda Agricola Fratelli Angeli a Capriglia di Pieve Torina, o l’Azienda Agricola Colleluce di Serrapetrona. La lista completa è lunga e in costante aggiornamento, ma sono tutte aziende che hanno subito le conseguenze del terremoto. Per aiutarle è partita una catena di solidarietà dove ognuno può dare un piccolo contributo.
Un aiuto concreto a Natale
Già dalla prima grande scossa del 24 agosto 2016 si sono attivati molti siti, blog e pagine Facebook per raccogliere informazioni, contatti, ed esigenze delle aziende del territorio che hanno bisogno di aiuto. A Tolentino, ad esempio, un gruppo di ragazzi, capitanati da Paolo Isabettini ha dato vita a Daje Marche. Come ci spiega Paolo, “si tratta di un portale e-commerce che promuove i prodotti tipici con l’obiettivo di sostenere la ripresa dell’economia regionale, raggiungendo un numero di potenziali consumatori oltre i confini locali”. Le aziende coinvolte sono circa 60 e rispondono ai tre sigilli qualità di Daje Marche, ovvero prodotti 100% marchigiani, provenienti dalle zone rosse e friendly price. Il sito sarà attivo a brevissimo, mentre è già disponibile la pagina Facebook.
Con intento analogo il sito di promozione dell’enogastronomia marchigiana, Tasting Marche, ha deciso di dare spazio ai prodotti delle aziende colpite dal sisma, ospitandone i prodotti e promuovendo tre ceste natalizie ad hoc: potete scegliere tra “Dal Cuore dei Sibillini”, “A Tavola con le Marche”, oppure “Sapori dalle Marche”.
Come evitare le truffe: i consigli della Guardia di Finanza
Purtroppo a fronte di un’Italia generosa c’è sempre qualcuno che cerca di approfittarne, anche davanti alle tragedie. Per questo, la Guardia di Finanza di Spoleto ha invitato alla prudenza. Questo non significa assolutamente rinunciare ad aiutare le tante aziende in difficoltà, basta solo tutelarsi dalle truffe con alcuni accorgimenti:
- prendere contatti diretti e verificare che l’azienda esista
- richiedere foto o maggiori informazioni se qualcosa non vi convince
- diffidare da inserzioni troppo vantaggiose
- adottare le consuete precauzioni per i pagamenti online, preferendo sempre metodi tracciabili (ad esempio IBAN su conto italiano o PayPal).
Dopo avervi dato qualche dritta per i vostri regali di Natale solidali, non ci resta che indicarvi la strada per portare in tavola queste tipicità. Ecco qualche consiglio su come cucinare il tartufo e la ricetta per portare in tavola l’arista al sagrantino e prosciutto di Norcia.