Più di trenta volontari che, mentre si spengono i riflettori sulla Fiera dell’Artigianato di Milano, raccolgono tutto ciò che andrebbe buttato per distribuirlo gratuitamente. Questa è una delle più recenti attività dell’associazione Recup di Milano che, da quasi cinque anni, è attiva ogni giorno nei mercati della città e non solo. Un piccolo esercito operoso che, nel nome della lotta contro lo spreco alimentare e dell’integrazione sociale, passa di banco in banco in cerca di ciò che è ancora buono. Un gesto concreto con una forte missione sociale che parte da Milano, ma che potrebbe diffondersi in tutta Italia, come ci ha spiegato Lorenzo Di Stasi, volontario e membro del direttivo dell’associazione, che abbiamo intervistato.
Recup a Milano, una rete di volontari per ridurre gli sprechi
Partiamo dall’iniziativa più recente. Si è conclusa domenica 8 dicembre la Fiera dell’Artigianato di Milano, un’esposizione che copre centinaia di km e attira a Rho migliaia di visitatori. È facile immaginare quanti siano gli scarti, ossia quegli alimenti che, pur essendo ancora buoni, arrivati alla conclusione dell’evento finirebbero invece nei cestini. “È a questo punto che, ormai da un paio d’anni, interveniamo noi che, in rete con altre associazioni del territorio, raccogliamo i cibi ancora buoni, ma che non possono più essere venduti, per distribuirli a chi ne ha bisogno”.
Quasi impossibile quantificare quanto viene recuperato in questa occasione. Lorenzo ci spiega che i furgoni, una volta caricati, partono subito per le consegne e la divisione: “con quello che avanza abbiamo organizzato una festa, il lunedì sera, per tutti i volontari dell’associazione”. Recup, infatti, è animata da un ampio gruppo di persone di tutte le età; ognuno di loro dedica alcune ore alla settimana all’attività di recupero delle eccedenze di ben 12 mercati del capoluogo lombardo.
Recupero e integrazione: la mission di Recup
Recup è nata a Milano nel 2015 dall’idea di Rebecca Zaccarini, rientrata in città dopo un periodo in Francia. “Tornata in città – ci racconta il responsabile comunicazione dell’associazione – si è resa conto di quanto spreco ci fosse nelle bancarelle di frutta e verdura nei mercati cittadini. Così, insieme ad alcuni amici, ha iniziato a svolgere la stessa attività che ora facciamo su più larga scala: chiedere a ogni commerciante, verso l’orario di chiusura, se ha disponibilità di cibo ancora edibile ma non vendibile, per poterlo ritirare e distribuire in un banchetto dedicato sempre all’interno del mercato”.
L’idea è piaciuta ed è cresciuta, tant’è che l’anno successivo è stata creata anche un’associazione di promozione sociale per organizzare il lavoro e raccogliere fondi in modo da sostenere l’attività di riciclo e recupero. In pochi anni sono davvero molte le persone che si sono avvicinate a Recup, sia per contribuire come volontari sia per poter ricevere il cibo in avanzo.
L’obiettivo di Recup è, tuttavia, duplice: da un lato la lotta allo spreco alimentare, dall’altro l’esigenza di creare spazi di inclusione sociale. “Grazie alle nostre attività, perfetti sconosciuti si trovano fianco a fianco e persone che, per necessità, dovrebbero scavare tra i rifiuti per recuperare qualche avanzo ora hanno un’opportunità in più”.
[elementor-template id='142071']Dove si trova Recup a Milano?
“Attualmente, operiamo su una decina di mercati, tutti a Milano, dal lunedì al sabato secondo il nostro calendario che si può consultare anche sul nostro sito”, spiega Lorenzo:
- Lunedì alle 14:00 via Esterle/Cambini (M1 Rovereto o M2 Udine)
- Martedì alle 13:00 via Mompiani (M3 Brenta)
- Mercoledì alle 13:00 via Vespri Siciliani (M1 Bande Nere)
- Mercoledì alle 14:00 piazzale Martini (bus 90/91 92 o M3 Lodi)
- Giovedì alle 13:00 via Val Maira – Niguarda (M5 Ca Granda)
- Venerdì alle 13.30 via Catone (S5 Lancetti)
- Venerdì alle 13.30 via Pietro da Cortona (autobus 38-54-90-91-93)
- Venerdì ore 14:00 via Termopili (M1 Pasteur)
- Sabato alle 13.00 a Corsico, parco Giorgella
- Sabato alle 14.30 via Tabacchi (autobus 90 o tram 15)
- Sabato alle 16:00 di fronte all’Esselunga di Viale Papiniano (M2 Sant’Agostino)
- Sabato alle 15:30 via Valvassori Peroni di fronte allo Zero Gravity (M2 Lambrate)
Ciascun mercato è coordinato da un volontario che, grazie a un gruppo su WhatsApp, raccoglie le adesioni così da organizzare il lavoro. “C’è bisogno di almeno quattro o cinque persone a mercato per potersi occupare di tutto quanto: di solito, infatti, ci si divide tra chi gestisce il ritiro e chi la distribuzione, condividendo sempre il momento di volontariato, oltre che il cibo”.
Verso il futuro? Laboratori e il sogno di un’impresa sociale
Negli anni, l’attività di Recup si è arricchita anche di una proposta laboratoriale rivolta ai bambini. Nelle scuole e per le associazioni, infatti, i volontari propongono un workshop artistico durante il quale si utilizzano colori realizzati dalle bucce dei cibi raccolti nei mercati. “Tutto è concentrato sull’attività di riciclo e sui principi dell’economia circolare – aggiunge Lorenzo – ed è un modo molto efficace per coinvolgere intere famiglie e guardare al futuro”.
A tal proposito, il direttivo dell’associazione è all’opera per trasformare Recup in un’impresa sociale. L’obiettivo, infatti, è dare una forma ancora più solida e stabile all’attività nei mercati permettendo, almeno a parte delle persone coinvolte, di far diventare questa un lavoro vero e proprio. “C’è molto impegno, tempo e professionalità dietro a quanto facciamo tutti i giorni, e crediamo che abbia un impatto sulla città”, riflette Lorenzo, che aggiunge: “ci siamo accorti che, in questi anni, è cresciuta la consapevolezza che si possa combattere lo spreco alimentare. Attività come la nostra, che si sta espandendo anche a Verona, aiutano a tenere alta l’attenzione sul tema, anche attraverso azioni concrete”.
Conoscevate già l’associazione Recup di Milano?
Foto: Facebook.com/recupmilano