Preoccupazione, risparmio, tradizione e casa. Il Rapporto Coop 2025 scatta, come ogni anno, una fotografia dettagliata delle abitudini degli italiani tra incertezze economiche, tensioni internazionali e nuovi stili di consumo. Rispetto agli anni precedenti, emergono cambiamenti significativi nelle priorità di spesa: se da un lato cresce la preoccupazione per l’instabilità globale, dall’altro si conferma la centralità del cibo come elemento identitario e di benessere. Tuttavia, rispetto al passato, si registra un calo dell’attenzione verso la sostenibilità, mentre aumentano le scelte dettate dal risparmio e dalla necessità di ottimizzare il budget familiare. Scopriamo insieme, dunque, quali sono trend e caratteristiche dei comportamenti alimentari degli italiani per il 2025.
Italiani più preoccupati e attenti al portafoglio: il quadro del 2025 secondo il Rapporto Coop
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Ogni anno, il Rapporto Coop analizza i comportamenti e le aspettative degli italiani rispetto ai consumi, con particolare attenzione al settore alimentare. Curato dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori), il report si basa su indagini demoscopiche e dati economici per delineare i trend in atto e prevedere quelli futuri.
L’edizione 2025 mette in evidenza un quadro di incertezza e preoccupazione diffusa: il 40% degli italiani associa l’anno a sentimenti di ansia, il 25% parla di insicurezza e il 21% di inquietudine. A influenzare questa percezione sono fattori globali come le tensioni geopolitiche, l’inflazione e la paura di nuove crisi economiche. Questi elementi incidono direttamente sulle scelte legate alla spesa delle famiglie, che nel 2025 crescerà solo dello 0,7% – un dato inferiore rispetto alle stime ISTAT (+1,2%).
La parola d’ordine è risparmio, ma senza rinunciare del tutto alla qualità e alle caratteristiche dei cibi che fanno bene alla salute e all’ambiente. Se negli anni precedenti la spesa alimentare era caratterizzata da una crescente attenzione alla sostenibilità e al benessere, oggi i consumatori italiani scelgono con maggiore pragmatismo. Si privilegiano prodotti locali e freschi, ma si cercano anche alternative più economiche, come i marchi del distributore (definiti private label, ovvero i prodotti della stessa marca del supermercato), che negli ultimi mesi hanno registrato una forte crescita. Parallelamente, torna ad aumentare la vendita di prodotti in offerta e confezioni formato famiglia, mentre si riduce la propensione a sperimentare novità alimentari dal costo elevato.
Anche la spesa online subisce una battuta d’arresto: dopo il boom degli ultimi anni, complice la pandemia, nel 2025 gli italiani tornano nei supermercati per confrontare i prezzi e approfittare delle promozioni. L’esperienza d’acquisto diventa quindi più razionale, con un’attenzione particolare al rapporto qualità-prezzo.
Il carrello degli italiani nel 2025, tra salute e tradizione
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Più attenzione al giusto equilibrio tra costo e qualità: questa è la regola che guida gli italiani nella spesa alimentare del 2025. Secondo il Rapporto Coop, il carrello della spesa riflette un mix di tradizione e adattamento alle nuove esigenze economiche. La cucina casalinga torna protagonista, con il 71% degli italiani che dichiara di preferire la preparazione di piatti fatti in casa rispetto all’acquisto di prodotti pronti. La scelta è dettata sia dal desiderio di risparmiare, sia da una maggiore consapevolezza della qualità degli ingredienti utilizzati.
Dal punto di vista nutrizionale, i consumatori confermano il trend degli ultimi anni: il 66% privilegia alimenti salutari, il 53% opta per cibi semplici e il 51% resta fedele alla tradizione. Tra i prodotti più acquistati troviamo frutta, verdura e legumi, che rappresentano un pilastro della dieta quotidiana, mentre continua il calo della carne rossa e dei prodotti ultra processati.
Sebbene l’attenzione alla salute sia ancora un fattore rilevante durante la spesa, il Rapporto Coop evidenzia come la spinta verso il biologico e il plant-based, che aveva caratterizzato gli anni passati, sembri subire un rallentamento. Ciò avviene, secondo il report, in parte per il costo più elevato di questi prodotti, in parte per un cambio di priorità da parte dei consumatori. A rafforzare questa tendenza è anche il fenomeno del cosiddetto “downtrading“, ovvero la ricerca di alternative più economiche all’interno della stessa categoria di prodotto. Questo si traduce, per esempio, nella scelta di verdure fresche di stagione anziché prodotti esotici o nel preferire legumi e uova come fonte proteica al posto della carne. Anche per i latticini si osserva un cambio di abitudini: molti consumatori scelgono formaggi freschi e yogurt al posto di prodotti più costosi come formaggi stagionati o latte di origine vegetale.
La sostenibilità alimentare è ancora una priorità per gli italiani?
Negli ultimi anni, il tema della sostenibilità ha assunto un ruolo sempre più rilevante nelle scelte di consumo. Una propensione che si è tradotta in un aumento della domanda di prodotti biologici, a filiera corta e con packaging eco-friendly. Tuttavia, il Rapporto Coop 2025 sembra suggerire un’inversione di tendenza: se da un lato il 64% degli italiani dichiara di voler ridurre gli sprechi alimentari, dall’altro si registra un calo dell’attenzione verso le tematiche ambientali. Secondo i dati, il 39% dei consumatori ritiene che l’importanza della sostenibilità diminuirà nei prossimi anni, complice la crescente pressione economica sulle famiglie.
Questa percezione si riflette nelle abitudini di spesa. Mentre l’interesse per il chilometro zero e i prodotti locali rimane elevato, si osserva un calo nella preferenza per il biologico e gli imballaggi sostenibili, considerati spesso più costosi. Allo stesso tempo, cambia la percezione che gli italiani hanno del “consumo consapevole”: secondo il Rapporto Coop, infatti, non è legato alla scelta di certificazioni ambientali, quanto piuttosto alla ricerca di un miglior rapporto qualità-prezzo e alla riduzione degli sprechi domestici. Se l’attenzione alla sostenibilità ambientale sembra in parte ridimensionarsi, resta infatti centrale l’interesse per pratiche di consumo più responsabili, come la riduzione degli sprechi e la ricerca di alternative economicamente più accessibili.
Il Rapporto Coop 2025, in conclusione, fotografa un’Italia alle prese con una fase di transizione, in cui preoccupazioni economiche e globali ridefiniscono le priorità dei consumatori. La cucina casalinga si consolida come pilastro del risparmio, mentre cresce la ricerca di alternative più accessibili senza compromettere qualità e benessere, e resta forte il legame con la tradizione culinaria italiana e con uno stile di vita orientato alla semplicità e alla salute. In un contesto in continua evoluzione, il carrello della spesa degli italiani nel 2025 riflette dunque un nuovo equilibrio tra necessità economiche e desiderio di mantenere alta la qualità della propria alimentazione.
Ritrovate anche nella vostra quotidianità gli elementi evidenziati dal Rapporto Coop? Raccontatecelo nei commenti!
Immagine in evidenza di: BearFotos/shutterstock