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Disintossicante e amico del cuore: i benefici e le controindicazioni del porro

Il porro, secondo quanto racconta Boccaccio, era verdura simbolo della forza dell’amore che non conosce età. E questa potrebbe essere ragione sufficiente per acquistarlo e prepararlo, approfittando della versatilità di questo ortaggio che ben si abbina a risotti, involtini e zuppe. Ma vi siete mai chiesti quali sono le proprietà del porro? Ce le spiega la dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista.

Proprietà del porro: dolcezza e salute

Composizione, caratteristiche e valori nutrizionali

porri benefici

Appartenente alla famiglia delle Liliacee, la stessa di aglio e cipolla, il porro è una pianta erbacea di cui si consumano comunemente le porzioni basali delle foglie, dette guaine, che si sovrappongono a formare un falso fusto di forma cilindrica. Esistono due varietà, una a maturazione estiva, più piccola e tenera, l’altra a maturazione invernale, meno tenera e dal sapore più intenso. Le varietà italiane principali sono il Gigante d’Italia, dal sapore dolce, il porro lungo della riviera.

Dal punto di vista della composizione e dei valori nutrizionali, il porro è così configurato:

Tra i minerali, è ricco di potassio, magnesio, selenio, fosforo, rame, ferro, sodio, calcio e manganese, mentre tra le vitamine vanno ricordate la A, B1, B2, B3, B5, B6, C, E, K e J. “Numerosi sono anche gli aminoacidi – aggiunge la dottoressa Evangelisti – e buono è il contenuto di acido folico. Segnaliamo anche l’apporto di antiossidanti e, in particolare, betacarotene, luteina, zeaxantina.”

Infine, il porro è un alimento poco calorico, dato che 100 g di prodotto apportano soltanto 29 calorie.

Benefici per l’apparato digerente

Il porro, in primo luogo, è importante alleato del nostro apparato digerente: “sostiene il processo digestivo, grazie alla presenza di oli essenziali che stimolano la secrezione di succhi gastrici”, spiega la biologa nutrizionista. Inoltre, ha interessanti proprietà carminative che riducono i gas intestinali, utili in caso di gonfiore addominale e areofagia.

“Ricordiamo che i porri hanno un’azione antisettica sull’apparato digerente, che li rendono utili anche in caso di infiammazioni intestinali, dovute ad una intossicazione alimentare ma anche a cause virali.” È consigliato, infine, per chi soffre di stitichezza: “acqua e fibra lo rendono un leggero lassativo, prezioso anche contro le emorroidi.”

Azione antibiotica e proprietà disintossicanti

Come nel caso dell’aglio e della cipolla, il porro contiene allicina, una sostanza chimica che ha effetto antibiotico. “In tal senso – approfondisce l’intervistata – è particolarmente utile in caso di reumatismi, artrite e gotta, ma anche per i raffreddamenti o gli stati influenzali, per i quali è utile anche il contenuto di vitamina C, che potenzia il sistema immunitario.

Tra le proprietà del porro, inoltre, è importante sottolineare anche quelle disintossicanti e diuretiche. In questo caso, dobbiamo ringraziare il ricco contenuto di potassio e quello ridotto di sodio che, così proporzionati, promuovono la secrezione dei liquidi nel corpo e l’eliminazione delle sostanze tossiche per mezzo dei reni. “Consigliatissimo, dunque, per chi ha problemi renali e contro la ritenzione idrica.”

Supporto per il cuore e contro l’invecchiamento cellulare

Nuovamente grazie all’apporto di potassio, i porri sono benefici anche per l’apparato cardiovascolare poiché contribuiscono ad una corretta regolazione della pressione sanguigna. La dottoressa Evangelisti aggiunge tra le proprietà del porro la capacità di  “abbassare i livelli ematici di colesterolo cattivo, prevenendo così patologie a livello cardiocircolatorio.”

Infine, gli antiossidanti presenti contrastano i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare.

Il porro fa dimagrire?

Al di là del contenuto apporto calorico, dell’effetto diuretico e delle proprietà disintossicanti, il porro viene suggerito nelle diete dimagranti perché è un alimento dal buon effetto saziante. Altrettanto note sono le proprietà afrodisiache e per conciliare il sonno, nonché per mantenere in salute la gola e le corde vocali. “La ricchezza in minerali e vitamine, poi, fa del porro un ottimo ricostituente, in caso di convalescenza o debolezza e stanchezza croniche.”

Consigli d’uso e acquisto

Come conservare il porro

Il porro dev’essere intero, radici comprese, con il fusto dritto, bianco, sodo e liscio. Le foglie tese, spesse e croccanti anche al tocco. In questo modo possiamo riconoscere un ortaggio fresco, da acquistare e conservare in frigorifero, nello scomparto delle verdure e con le cime delle foglie coperte, solo se in queste condizioni, come spiega la dottoressa Evangelisti, può durare a lungo. Infine, è buona abitudine evitare di cuocere il porro e conservare quello avanzato, neppure in frigorifero, poiché “si ossida molto velocemente e diventa tossico”.

Crudo o cotto?

Il porro si può consumare sia crudo che cotto, e si possono utilizzare sia la parte bianca che quella verde. “Spesso quella bianca viene servita cruda in pinzimonio oppure per arricchire delle insalate”, ricorda l’intervistata che suggerisce di impiegarla anche per preparare stufati, contorni con verdure cotte, minestroni, vellutate, tortini o frittate in base alla stagione.

“Il sapore della parte bianca ricorda molto quello dell’aglio o della cipolla per cui il porro può essere usato in loro sostituzione in tutte quelle preparazioni che ne prevedono l’uso: il risultato è comunque un aroma più delicato, dato che il porro è meno forte ed intenso.” La parte verde, invece, ha un sapore più amarognolo e viene usata per la preparazione di salse, zuppe e sformati. “Dal punto di vista delle proprietà, il suo utilizzo è importante dato che è la parte della pianta più ricca di vitamina C.”

Quali controindicazioni?

Sottolineando che per beneficiare di tutte le proprietà del porro sarebbe importante consumarlo crudo, non presenta particolari controindicazioni, eccezion fatta per intolleranze specifiche o allergia alla allicina. “È consigliato limitarne l’uso in caso di pressione bassa, incontinenza urinaria, allergia al nichel”, riassume la dottoressa Evangelisti che specifica che è, invece, consigliato in gravidanza per via dell’acido folico, ma prestando attenzione a lavarlo con cura e a consumarlo cotto, sempre facendo riferimento alle indicazioni del proprio medico.
Insomma, le proprietà del porro sono molteplici così come sono tanti i modi per prepararlo e gustarlo in cucina come, per esempio, utilizzandolo per un soffritto alternativo, più sano e leggero. L’avete mai provato?

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