La necessità di conservare i cibi è nata insieme all’uomo. Il primo passo è stato la cottura, poi sono arrivate tecniche sempre più avanzate: l’essicazione, la salatura, l’affumicatura, la pastorizzazione, il sott’olio e il sott’aceto per gli ortaggi.
Nel tempo si è scoperto però che l’unico procedimento che mantiene intatte le proprietà nutritive, la struttura e il sapore dei cibi è la surgelazione, grazie a cui è possibile ottenere un prodotto che conserva la freschezza.
La nascita della moderna industria dei prodotti surgelati risale al 1928, quando Clarence Birdseye sviluppò negli Stati Uniti il primo sistema di congelazione a contatto. I surgelati approdarono in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale e in Italia alla fine degli anni Cinquanta, dando vita a una rivoluzione delle abitudini alimentari.
Prodotti surgelati: più fresco del fresco
I prodotti surgelati rappresentano una reale garanzia di freschezza: passano infatti solo poche ore dal momento in cui il prodotto viene raccolto a quello in cui viene surgelato. Le proprietà nutritive (come vitamine, sali minerali e fibre) quindi non si disperdono: per questo si dice che il surgelato è “più fresco del fresco”.
Che differenza c’è tra prodotti surgelati e congelati?
La surgelazione può avvenire solo in ambito industriale e consente di raggiungere temperature inferiori a –18° in poco tempo. Il processo di congelamento, che può essere effettuato anche in ambito domestico, avviene invece in un tempo più lento. Di conseguenza, all’interno del prodotto si formano cristalli di ghiaccio di dimensioni maggiori che, al momento dello scongelamento, determinano una perdita dei principi nutritivi e della qualità organolettica dell’alimento. Pertanto c’è una grande differenza tra congelati e surgelati: questo ultimo tipo di conservazione permette di mantenere le caratteristiche del prodotto appena colto.
E voi quali metodi utilizzate? Sapevate già che i prodotti surgelati mantengono i loro principi nutritivi, più di quelli congelati?
A cura di Orogel Surgelati