Il Giornale del Cibo torna protagonista a Venezia per la 75° Mostra d’arte cinematografica che animerà il Lido fino all’8 settembre. Con le recensioni Food on Screen e la diretta da Venezia, ci immergeremo nel linguaggio filmico, a caccia di storie, protagonisti e racconti, tra le tante opere in concorso e tra quelle presentate nelle diverse sezioni del festival.
Anche quest’anno selezioneremo il film che meglio rappresenta il legame prezioso e antico tra cinema e cibo, al quale assegneremo il premio Menzione FEDIC – Il Giornale del Cibo, in collaborazione con CIRFOOD e la Federazione Italiana dei Cineclub. Pronti a seguirci?
Un esordio di successo per l’Italia
Un’edizione, quella 2018, che introduce importanti novità, come lo sbarco di Netflix, colosso della distribuzione di film via internet, all’interno di uno dei più prestigiosi appuntamenti del cinema mondiale. È un film italiano a consacrare questa contaminazione, attraverso “Sulla mia pelle”, l’atteso film di Alessio Cremonini (dal 12 settembre in contemporanea su Netflix e nelle sale italiane) che racconta gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi, morto in circostanze sospette nel 2009 nel carcere di Regina Coeli, dopo una settimana di detenzione. I sette minuti di applausi che ne hanno accompagnato la recente proiezione hanno rappresentato un ottimo biglietto da visita per l’avventura italiana in Laguna.
Suspiria di Luca Guadagnino e What You Gonna Do When The World’s On Fire di Roberto Minervini, sono gli altri due titoli che rappresentano il nostro Paese in questa 75° edizione che si annuncia particolarmente ricca.
In attesa di scoprire come se la caverà l’Italia e quale sarà il Film Leone d’Oro 2018, andremo a ricercare il binomio cibo e cinema tra le opere in concorso…
Premio Menzione FEDIC – Il Giornale del Cibo 2018: cinema, cibo e cultura
Il premio Menzione FEDIC – Il Giornale del Cibo, nasce per celebrare cinema e cibo, due elementi sociali di grande valore. Il cibo, in particolare, è elemento concreto e contestualmente simbolico che supera le barriere del linguaggio per raccontare mondi, culture, socialità e anche grandi drammi, quando è simbolo di privazione, spreco, fame.
L’anno scorso era stato assegnato a “Le Visite” di Elio Pace (2017), cortometraggio “ambientato in una cucina dove una madre Menzione e una zia preparano pasta al forno e pacchi di caffè da portare al figlio e nipote detenuto a Poggioreale”. Il 2016 ha premiato “Orecchie” di Alessandro Aronadio, “una commedia sul senso di smarrimento, sul desiderio di isolamento da una realtà che ci circonda, a volte, incomprensibile e folle”. E poi “L’attesa” di Piero Messina (2016), dove il cibo diventa simbolo di nascita e rigenerazione, “Italy in a Day” di Gabriele Salvatores, che per aver colto la forza evocativa del cibo, nel 2015 è stato premiato dalla giuria composta da Roberto Barzanti – Presidente della Società Giornate degli Autori Venice Days: Ugo Baistrocchi, Lorenzo Bianchi Ballano, Daniele Corsi, Giuliano Gallini, Ferruccio Gard, Carlo Gentile, Fausto Ghiretti, Franco Mariotti, Paolo Micalizzi, Elisabetta Randaccio e Giancarlo Zappoli.
Queste alcune delle pellicole premiate negli ultimi anni da CIRFOOD, Il Giornale del Cibo e la Federazione Italiana dei Cineclub.
Cibo che unisce, dunque, linguaggi e persone, cibo come espediente per avventure fantasiose, cibo sociale e solidale, cibo per condividere e sorridere, cibo sostenibile e da difendere.
Come lo interpreterà il cinema all’interno della 75° Mostra d’arte cinematografica di Venezia? Ve lo racconteremo attraverso l’assegnazione del Premio Menzione FEDIC – Il Giornale del Cibo 2018, la cui cerimonia si terrà sabato 8 settembre presso Fondazione Ente dello Spettacolo Hotel Excelsior, al Lido di Venezia.