Otto italiani su dieci consumano le patate almeno una volta alla settimana. Fritte, bollite, arrosto, come ripieno per la pasta fresca, come ingrediente delle polpette o, ancora, in forma di purè o di gattò: in qualsiasi modo vengano cucinate e consumate, stiamo parlando di uno degli alimenti più diffusi, accessibili e amati del paniere delle persone in Italia e in Europa. Ma la filiera della patata in Europa è sostenibile? Quali sono le azioni che imprese agricole, distributori, ristoratori e semplici consumatori possono compiere nel quotidiano per contribuire, tutti insieme, a una gestione più green?
Questa è la domanda a cui vuole rispondere Potatoes Forever!, campagna promossa in Italia dall’Unione Nazionale tra le Associazione dei Produttori di Patate (UNAPA) cofinanziata dall’Unione Europea, con numerose attività che si svilupperanno fino al 2025. Scopriamo insieme di più su Potatoes Forever!
Potatoes Forever!, un progetto europeo per far conoscere meglio ai consumatori un cibo molto amato
Agricoltura e sostenibilità: un connubio di grande attualità e attorno al quale si sta costruendo il futuro di un settore, quello primario, che è di enorme importanza per l’Unione Europea. Non sorprende, dunque, che siano molte le iniziative promosse e sostenute dall’UE per favorire una transizione green dell’intero comparto, basti pensare alla strategia Farm to Fork e al Green Deal, nonché al sostegno destinato alla crescita dell’agricoltura biologica.
In questo quadro l’UNAPA, insieme al Comité National Interprofessionnel de la Pomme de Terre in Francia, ha ideato e promosso Potatoes Forever!, una campagna che coinvolge più Paesi con l’obiettivo di informare il consumatore sulle buone pratiche del settore e di evidenziare le azioni messe in atto dagli agricoltori per rendere la filiera sempre più sostenibile. La campagna, cofinanziata dall’Unione Europea, ha preso avvio nel giugno 2023 e proseguirà fino a tutto il 2025. Ecco alcuni dei pilastri su cui si fonda:
- difesa della biodiversità;
- rispetto del suolo e dell’acqua;
- contrasto alla perdita di cibo e allo spreco alimentare;
- importanza della tracciabilità della filiera;
- supporto ai produttori.
Tra le prime iniziative, c’è stata l’inaugurazione di un sito web interattivo dedicato alla campagna dove molte informazioni, dati, infografiche e fotografie sono messe a disposizione degli utenti per far conoscere meglio questo alimento tanto amato. Per esempio, non tutti sanno che le patate sono un cibo a ridotto spreco lungo la filiera: quelle non adatte alla vendita, infatti, vengono impiegate per l’allevamento del bestiame oppure per l’industria della trasformazione, ossia come ingredienti per prodotti pronti a base di patate. Gli scarti della produzione, poi, possono essere utilizzati per creare energia in forma di biogas. Questi sono solo uno dei tanti elementi di approfondimento che i consumatori possono trovare sul sito, oltre a consigli utili sulla conservazione o su come trattare le bucce.
La filiera italiana delle patate in numeri
Il focus sulla patata dedicato dal progetto non dipende solo dall’ampia diffusione di questo alimento nelle case degli europei, ma anche dalle caratteristiche della filiera. In Italia, la produzione media quadriennale tra 2017 e 2021 è stata di circa 1,4 milioni di tonnellate all’anno, come riporta ancora UNAPA, raccolte su una superficie coltivata di 33.401 ettari, dati che ci collocano tra i primi nove Paesi europei produttori di patate.
Interessante osservare che circa 50.000 tonnellate di patate ogni anno hanno certificazione biologica e, complessivamente, sono riconosciute sei denominazioni DOP e IGP:
- Patata della Sila IGP;
- Patata di Bologna DOP;
- Patata dell’Alto Viterbese IGP;
- Patata Novella di Galatina DOP;
- Patata Rossa di Colfiorito IGP;
- Patata del Fucino IGP.
Sempre nel quadriennio 2017-2021, il comparto ha visto un forte incremento della produzione nel 2020 e un calo nel 2021, confermato anche nel 2022. In pianura, soprattutto, si è osservato un calo con punte del 25%, frutto delle conseguenze del cambiamento climatico come la siccità prolungata. La produzione si è assestata a 1.045.542 tonnellate che hanno reso necessario ricorrere ampiamente anche all’importazione, soprattutto da Francia (partner del progetto, non a caso) e dalla Germania.
Ciò nonostante, sottolinea UNAPA, osservando i dati di dieci anni fa, la filiera è cresciuta passando da una produzione di 941.740 tonnellate nel 2013 a oltre 1 milione di tonnellate lo scorso anno. Merito, sostengono i produttori, di un miglioramento delle pratiche agricole.
I consumatori amano le patate, ma non sempre conoscono bene questo alimento
Nell’ambito di Potatoes Forever! è stata realizzata un’indagine per capire meglio quale sia il rapporto tra i consumatori italiani e questo tubero che fa parte della tradizione culinaria da nord a sud. La survey è stata sottoposta a circa 1.000 persone di età compresa tra i 35 e i 49 anni, un insieme che ci restituisce informazioni molto interessanti.
L’80% del campione afferma di consumare patate almeno una volta alla settimana, il 30% anche più di frequente. Complessivamente, le patate sono al quinto posto tra gli alimenti più diffusi sulle tavole degli italiani, precedute da frutta e verdura fresche, pasta, fonti di proteine animali e latticini. Gli italiani mangiano le patate più spesso del pesce, ma anche del riso e dei legumi.
Tra le ragioni per cui le acquistano e consumano, gli intervistati sottolineano il rapporto qualità/prezzo, mentre qualità e origine sono gli aspetti a cui pongono attenzione quando devono scegliere tra più prodotti. La maggioranza dei consumatori opta per patate made in Italy o made in UE e, complessivamente, il 97% dichiara di avere molta fiducia in ciò che acquista.
Sei intervistati su dieci, interrogati sul tema della sostenibilità, affermano che sarebbero disposti a pagare di più il prodotto a fronte di una garanzia green e di un impatto sull’ambiente inferiore. Gli italiani sono interessati anche alla filiera: il 78% dei partecipanti all’indagine afferma che, ai fini dell’acquisto, è importante il modo in cui avviene la produzione, e l’84% vorrebbe sapere di più sulle pratiche del settore.
Ma gli italiani conoscono a fondo questo alimento? Più di otto intervistati su dieci sanno che le patate sono un prodotto stagionale disponibile tutto l’anno e più di sette ritengono che la filiera sia già oggi abbastanza sostenibile. In generale, il livello di conoscenza non è molto approfondito, ma UNAPA sottolinea come la survey abbia registrato diversi argomenti che possono essere spiegati meglio o divulgati di più, come quelli attinenti all’ambito tecnico e quelli legati all’impegno per la salvaguardia dell’ambiente: “un segnale della necessità di focalizzare la comunicazione su questi temi che potrebbe rispondere anche all’interesse mostrato dai consumatori nei confronti delle modalità di produzione sostenibili del settore.”
La strada di Potatoes Forever! è appena partita, dunque, ma già restituisce strumenti e informazioni utili per approfondire la tematica. E voi cosa ne pensate di questa iniziativa?
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