Da bambino, per me la pizza era semplicemente quella napoletana, tonda. Poi ho scoperto quella in teglia, molto diffusa a Roma. Da qualche tempo si fa spazio la cosiddetta “pizza gourmet”, dove il termine gourmet fa riferimento alla farcitura con ingredienti particolari o con abbinamenti che fino a poco tempo fa non erano presi in considerazione dai pizzaioli.
Pizza alta o bassa, napoletana o romana, tipo focaccia: come detto in apertura, non è la tipologia di impasto a caratterizzare la pizza gourmet, ma il tipo e la qualità degli ingredienti utilizzati, le combinazioni ideate per stimolare la curiosità dei clienti per riuscire a far provare loro pizze farcite con i gamberi, la mostarda, i pistacchi, il salmone o il polpo. Il “movimento” della pizza gourmet a Roma è in fermento da anni, grazie ad alcuni nomi storici, ma in continua evoluzione grazie ad alcune gustose new entry. Ecco quindi un elenco di 5 imperdibili indirizzi per una nuova esperienza a tavola!
Pizza gourmet a Roma: 5 indirizzi da provare
In Fucina
Fonte: www.infucina.com
“Il ristorante che ama la pizza” è da sempre un riferimento: ottimi impasti e combinazioni di sapori davvero interessanti, grazie alle idee di Edoardo Papa. La “S.M. Margherita al rum Giamaica, polpa di pomodoro bio, piennolo vesuviano bio e mozzarella di bufala DOP” e la “Mostarda di pere e mele bio e speck artigianale con ricotta e mozzarella di bufala DOP” sono solo 2 esempi presenti nel menù del locale, che pone grande attenzione anche ai vini ed alle bollicine per una esperienza completa.
La Gatta Mangiona
Fonte: www.lagattamangiona.com
Giancarlo Casa e Sergio Natali sono stati tra i primi a cercare di aggiornare il concetto di pizza, eliminando le materie prime a basso costo e sperimentando molto, alla ricerca di un impasto di qualità. Da allora, grazie anche alla costante attenzione riservata alla carta dei vini, il locale ha fatto conoscere ai romani la “pizza d’autore”, tra le quali vale la pena menzionare la “Calabrese” (caciocavallo silano, ‘nduja e pomodori secchi) o la “Scozzese” (patate, salmone scozzese, fiordilatte e prezzemolo).
Spiazzo
Fonte: facebook.com/PizzeriaSpiazzo
Una delle new entry, una pizzeria “contemporanea” aperta dai fratelli Fabio e Alessio Mattaccini, dove impasti a lunga lievitazione (48 ore) e grande idratazione (85%) vengono cotti e farciti con ingredienti ricercatissimi e con combinazioni sorprendenti, come nel caso della pizza con “Polpo alla luciana e salsa alla menta”, o quella con “Fiordilatte, Sgombro Affumicato, Crema di Patate, Pomodori, Cipolla Agrodolce”. Un’offerta completata dai “Lingotti”, ottimi fritti dalla panatura molto croccante ed un ripieno estremamente saporito.
Sbanco
Fonte: facebook.com/Sbanco
Meriterebbe il Nobel per la pace semplicemente per aver inventato il “Trapizzino” (la famosa “tasca di pizza bianca” farcita con le classiche ricette tradizionali della cucina romana), ma Stefano Callegari è conosciuto anche per le sue pizze, che prepara nei vari locali che ha aperto in città. L’ultimo nato è Sbanco, dove è possibile gustare la pizza con “Coratella fritta e carciofi spadellati” o “Lasagna Napoletana”, con mozzarella di bufala, ricotta vaccina, uovo sodo, pomodoro, prosciutto cotto San Marino.
Pier Daniele Seu al Mercato Centrale
Fonte: facebook.com/pizza2.seu
In chiusura, più che un consiglio, una anticipazione. Perché Pier Daniele Seu, che tutti conoscono ed hanno potuto apprezzare al Gazometro 38, ora è al Mercato Centrale di Termini, con una carta breve nella quale sono presenti le grandi classiche, dalla Margherita alla Marinara passando per la pizza fritta. Ma nei progetti di Seu c’è l’apertura di un nuovo locale nel quale proporrà nuovi interessanti abbinamenti. Quindi, nel frattempo, si possono gustare i suoi leggerissimi impasti al Mercato.
Se siete grandi appassionati della pizza, ed oltre a quelle “gourmet” avete voglia di una bella gita fuori porta, vi consiglio di leggere i nostri consigli su dove mangiare una fantastica pizza fritta a Napoli.