Questo è un vero gelato al miele al sapore dei fiori di mirto, che fioriscono ad inizio estate e sono profumatissimi. Attenzione: è molto diverso da quello che servono nei ristoranti, che è un normale gelato al limone a cui è stato aggiunto un bicchierino di liquore al mirto!
Piatto tipico dei contadini che utilizzavano gli avanzi per preparare un dolce rustico da cuocere nel forno a legna con fuoco sopra e sotto. Spesso si preparava anche la versione salata e si serviva come primo. Le varianti di questo dolce sono davvero infinite.
In questa ricetta non ho scritto come piace a me come faccio di solito per due motivi. Il primo è perchè ancora non l’ho fatta e il secondo è perchè mi è stata passata da una amica e collega alla quale è stata data dalla mamma, anzianissima ma ancora molto arzilla, che l’aveva avuta dalla
E’ fiorita la Lavanda Selvatica (lavandula Stoechas). In Sardo: alhimissa, archimissa, spicula areste, ispigula areste o ispicu agreste. Nella nostra isola ne esistono di due colori: con le spighe viola e una varietà bianca. Crostata, profumata e particolare, da provare, se si amano i dolci rustici.
E’ un dolce da colazione, da accompagnare sorseggiando un cappuccino caldo. La ricetta è della mia collega Antonella che l’ha portato a scuola proprio stamattina per la pausa caffè. Mi si dice che sia un dolce napoletanto.
Questa torta prende spunto dal dolce orgolese: Popassinu nieddu cioè papassino nero. E’ un dolce delle feste di ognissanti (tottu sos santos), dei defunti (de sas animas), e di Natale. Ha una forma romboidale di 20 cm di lunghezza e 15 di larghezza. Gli ingredienti sono gli stessi, compresa la decorazione di questa torta. Il
Traducendolo alla lettera, il termine viscuttedda (al singolare viscuttieddu) indica i biscottini di qualsiasi pasta o foggia essi siano fatti. Questa è una ricetta della memoria, nel senso che più nessuno, neppure i pasticceri modicani più anziani, la prepara. Una ricetta da mettere sulla zattera, quindi, e da rivalutare sia per la sua bontà, sia
Le Sfince di San Giuseppe sono i dolci caratteristici che si mangiano in tutta la Sicilia per la festa di San Giuseppe, una delle celebrazioni più antiche e tradizionali del sud Italia e della mia Regione in particolare. Il nome deriva dal latino spongia cioè spugna, infatti sono frittelle morbide, gustose e asimmetriche, che in
Per il compleanno della mia cognatina che non beve caffè nè liquori, e dunque non li gradisce nemmeno nei dolci (), ho preparato questa finta Sacher, di facile e tutto sommato rapida esecuzione. Per l’occasione mi sono divertita anche a creare decorazioni di cioccolata dal risultato non sempre lusinghiero ma per essere la prima volta
Inserisco questo piatto tra quelli della zattera. Quasi più nessuno lo prepara a Modica. è un dolce di cui mi ero assolutamente scordato. L’ho rivisto qualche giorno fa sul banco del bar-pasticceria dove son solito fare colazione perchè il titolare, anziano pasticcere d’esperienza, l’aveva preparato su specifica ordinazione. Sono immediatamente andato a spulciare il quadernetto
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