E’ un antipasto di sicuro effetto. Ho avuto modo di provarlo proprio ieri sera in un ristorante di Modica (che ho già segnalato) per la cena di saluto ad un collega Docente che è andato in pensione. Siccome ormai mi conoscono, prima ancora che io chiedessi la ricetta il proprietario-chef me l’ha portata bell’e scritta.
Questa è una torta che mia zia faceva sempre per noi bambini e poi per i miei figli. Il nome della ricetta checca deriva da cake ma che mia zia ha graziosamente sicilianizzato.E’ una ricetta semplice adatta per la prima colazione.
Un dolce semplice adatto alla colazione o alla merenda ed ottimo per utilizzare la frutta di stagione. La ricetta mi è stata suggerita da una mia collega. La base della torta è quella che la mia collega chiama la torta sei vasetti perchè utilizza i vasetti vuoti dello yogurt come misurini di dosaggio degli ingredienti.
Vi sono avanzati datteri, fichi secchi, albicocche secche, noci, mandorle e quant’altro? Niente paura! Ecco una ricetta facile per riciclarli, ma che al tempo stesso sarà nuova e buonissima!
Ricetta passatami da mia sorella, dopo aver assaggiato in casa sua questo dessert straordinario. Provatelo e poi mi direte. Dessert servito a fine pranzo per l’Epifania.
Pilichittos o pilighittos sono dei dolcetti di mandorle aromatizzati al liquore: sambuca, anisetta, mirto, pompìa, villacidro, acqua di fiori d’arancio o acquavite sarda (abbardente o filuferru). I pilichittos si preparano in tutta la Sardegna, ma come sempre variano i nomi: sos gueffos, is gueffus, guelfus, pirichittus. Pilichittos deriva dal sassarese che significa piccolino, perché il
I Minni di Virgini (seni di vergini), detti anche paste delle Vergini, sono un particolare dolce della tradizione siciliana ormai quasi in disuso ed originario di Sambuca di Sicilia, comune della provincia di Agrigento. La forma di questi dolci mi ha dato l’ispirazione per preparare dei dolcetti di pasta di mandorle aromatizzati con i profumati
Questo dolce può servire a riciclare qualche pandoro avanzato. La ricetta è di mia madre ed è quella originale. Io ho apportato una variante utilizzando la ricotta lavorata come per i cannoli.
Sicuramente durante le feste sarà avanzato dello spumante. Questa ricetta prevede l’utilizzo dello spumante, quindi è ottima per non far perdere il vino avanzato. Ecco come preparare un dessert diverso dal solito, ma soprattutto leggero e colorato: gelatina di arance allo spumante.
Ricetta tratta dal volume Spezie de I grandi libri degli ingredienti del Corriere della sera, con una significativa e importantissima variazione: ridurre il cucchiaio di chiodi di garofano in polvere a un cucchiaino, pena il ritrovarsi la lingua anestetizzata al primo assaggio! Quanto ai colori per vivacizzare la glassa io ho utilizzato quello che avevo in
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