Quali Pesci
I metodi
Il pesce può essere arrostito al forno, sulla griglia e in padella.
In qualsiasi modo vogliate cuocerlo va prima pulito, lavato, asciugato salato e pepato internamente ed esternamente poi insaporito con aromi ed erbe. Se la ricetta lo prescrive lo si può anche lasciare per un’ora e mezzo o due in una marinata di olio, cipolla affettata, prezzemolo, timo ealloro.
Le regole per il forno
La temperatura. Alcuni cuochi preferiscono rosolare il pesce in padella per qualche minuto prima di infornarlo. Si può anche mettere direttamente in forno, già scaldato ad una temperatura un po’ più elevata di quella prescritta nella ricetta, da diminuire dopo i primi 5 minuti di cottura.
Durante la cottura. I pesci vanno spennellati spesso o con un po’ di olio o con il fondo di cottura affinché la pelle non si secchi o non bruci. I pesci di grossa taglia vanno irrorati a metà cottura con del vino bianco o del succo di limone. La coda va protetta con un foglio d’alluminio.
Le regole per la Griglia
Squamare o no? Purché pesci come orata, spigola, triglia siano freschissimi, potete evitare di fare questa operazione. Le squame, infatti, a contatto con il calore formano un rivestimento che impedisce ai succhi di fuoriuscire; in questo modo la carne mantiene morbidezza e gusto. Per altri pesci che non è consigliabile cuocere con le squame, o non ne hanno, potete produrre una crosticina esterna passandoli nel pangrattato finissimo.
Durante la cottura. Ungete i pesci spesso usando un rametto di rosmarino o di salvia o una fettina di limone infilata sui rebbi di una forchetta, prima intinti nell’olio.
Le regole per la padella
I condimenti. Sono gli stessi di quelli previsti per la cottura in forno. Gli aromi (aglio, rosmarino o altri) vanno lasciati in padella finché il grasso di cottura sarà caldo, poi tolti.
I tempi di cottura
Per la griglia. Un pesce da porzione 7-8 minuti per lato; un esemplare da 1 Kg 15-17 minuti per lato; filetti e tranci dello spessore di 2 cm circa, 4-5 minuti per lato; spiedini 3-4 minuti per lato.
Un capitolo a parte per il gratin
Completo. È la preparazione più lunga e difficile perché si parte dal pesce crudo che deve giungere a cottura contemporaneamente alla gratinatura. Il pesce va posto in una pirofila imburrata, si versa un po’ di vino bianco, si uniscono lamelle di champignon e su tutto una salsa besciamella o Mornay. Infine si cosparge di pangrattato e burro fuso. Il problema è calcolare esattamente la durata della cottura in rapporto alla coloritura della superficie, affinché la crosta si formi in tempo per proteggere l’interno impedendogli di seccare, mantenendolo morbido e fragrante, ma nello stesso tempo che non si formi troppo presto arrivando a bruciare.
Rapido. In questo caso il pesce è già cotto: va solo coperto di salsa, pangrattato e burro fuso e messo sotto il grill del forno già caldo a 200-250 °C. L’importante è che lo strato superficiale raggiunga la coloritura giusta senza che la parte inferiore si secchi. Un trucco può essere quello di mettere il recipiente da gratinare dentro un’altra pirofila che gli garantisca una parziale protezione laterale.
di Mauro Ulisse