di Alex Castelli.
Lo “champagne delle acque minerali”. In questa definizione è sintetizzato il prestigio della Perrier, un’acqua minerale francese di alta qualità molto gassata. È distribuita in bottigliette verdi a forma di pera, famose non tanto tra il grande pubblico quanto tra gli intenditori. È un’acqua ricercata e prestigiosa in tutto, dalle qualità chimiche fino al packaging (e al prezzo). Le sue caratteristiche la rendono un prodotto per consumatori raffinati ed esigenti, infatti è bevuta soprattutto nei locali e nei bar.
L’alta concentrazione di bollicine la rende idonea anche alla preparazione di soft drink, dal momento che si mixa bene con liquori e altre bevande. In Arabia Saudita, ad esempio, usano l’acqua Perrier per preparare un cocktail chiamato “Saudi Champagne” mescolandola con succo d’uva, sidro di mele, menta e frutta fresca a fette.
L’acqua Perrier è classificata tra le acque oligominerali, quelle con un residuo fisso inferiore ai 500 mg/litro (cioè in sostanza ciò che rimane di un litro d’acqua quando la parte liquida viene fatta evaporare). L’etichetta Perrier dichiara un residuo fisso di 479 mg per litro e pochissimo sodio (11,8 mg/l). Questa acqua ha un particolare gusto acidulo e, malgrado il basso contenuto di sodio, lascia un retrogusto quasi salino. Non contiene zucchero, caffeina o calorie e la sua qualità è certificata in Francia dal Dipartimento della Salute e dall’Accademia Nazionale di Medicina.
Quando sgorga dalla sorgente l’acqua Perrier è già leggermente gassata, con un contenuto di anidride carbonica di 7 grammi per litro.
L’elevatissimo numero di bollicine poi è dato da un’ulteriore addizione di anidride carbonica, anch’essa naturale in quanto estratta dal suolo nei pressi di Monpellier, capitale della regione Languedoc-Roussillon, in Francia del sud. La sorgente per la precisione si trova nel territorio di Vergèze, un comune di circa 4000 abitanti nella stessa regione.
Pare che la sua fonte e le sue virtù fossero note già nell’antichità. La leggenda narra che il condottiero Annibale, nella sua avanzata dalla Spagna verso Roma circa due secoli prima di Cristo, si sia accampato in Francia col suo esercito proprio nei pressi della sorgente di un’acqua dissetante e rinfrescante. Una manna per i suoi soldati accaldati! La sorgente fu più tardi apprezzata anche dagli antichi romani che, quando conquistarono la Gallia
(pressappoco l’odierna Francia) sotto l’impero di Giulio Cesare, vi istallarono vicino una sede termale, l’antenata dei moderni stabilimenti Perrier.
Bisognerà attendere la fine del 1800 per vedere la sorgente diventare anche una fonte… d’affari. È stato infatti il dottor Louis Perrier, nel 1894, a trasformarla in un business insieme a Sir John Harmswort, l’inventore della famosa bottiglietta. Oggi l’acqua Perrier è distribuita dalla Nestlè Waters.
Abbinamenti
L’acqua minerale Perrier si abbina bene con i primi conditi con salse a base di carne e con le carni bianche.
Etichetta
Sorgente di Vergèze, Francia
Conducibilità elettrica specifica a 20°: 710 μS/cm
Residuo fisso a 180 °C: 479 mg/l
Minerali (contenuto espresso in mg/l)
- Calcio 155
- Magnesio 6,8
- Sodio 11,8
- Bicarbonato 445
- Solfato 46,1
- Cloro 25