La patata, dal caraibico “batata”, è un tubero (un tipo di fusto modificato) commestibile della famiglia delle Solanacee. Il Solanum tuberosum, questo il nome scientifico, è originario dell’America meridionale, nel territorio compreso tra il Perù ed il Cile: i conquistatori spagnoli, alla fine del 1500, la portarono alla loro corte di Madrid, presentandola come “il tartufo americano”. In breve tempo, la patata divenne l’alimento fondamentale soprattutto delle classi più povere. In Irlanda, ad esempio, la dieta più comune era basata esclusivamente su latte e patate, mentre in Olanda persino Vincent Van Gogh documentò con il celebre quadro “I mangiatori di patate” del 1885 il menu classico, e indirettamente la fatica di vivere, di una delle tante famiglie dedite al duro lavoro rurale. La storia della patata si connette poi indissolubilmente con la storia europea: le grandi migrazioni del XIX secolo furono causate dalla diffusione, a più riprese, di un misterioso fungo infestante, la peronospora, che determinò la perdita di quasi tutti i raccolti dell’Europa settentrionale e provocò terribili carestie, costringendo centinaia di migliaia di contadini irlandesi, tedeschi, inglesi ed olandesi ad emigrare nel Nuovo Mondo.
Varietà
Infine, un importante prodotto che si ottiene dalle patate disidratate è la fecola di patate ricavata appunto dall’essiccamento di patate bollite: la fecola è di colore bianco (infatti, viene anche chiamata farina di patate), insapore, inodore ed impalpabile, priva di glutine, ricca di amido ed è utilizzata nell’ndustria alimentare come addensante per salse. La fecola di patate si trova normalmente in commercio ed è utilizzata in pasticceria per torte, pasticcini, budini, ciambelle; in cucina per preparare salse, focacce, sformati e quanto altro; nell’industria per produrre glucosio e alcol.
Aspetti nutrizionali
Ciò che caratterizza questi tuberi è la rilevante quantità di carboidrati (circa 26 gr. in una patata media di 150 grammi), presenti principalmente sotto forma di amidi. Una piccola ma significativa parte di tali amidi delle patate è resistente agli enzimi presenti nello stomaco e nell’intestino tenue, sì da raggiungere l’intestino crasso quasi intatta. Si ritiene che questi amidi abbiano effetti fisiologici pari a quelli delle fibre alimentari. La patata è una fonte importante di vitamine e minerali, come Vitamina C e potassio: per le popolazioni del Nord Europa la patata era l’unica fonte di approvvigionamento della Vitamina C, oltre che del complesso vitaminico B5. E’ utile qui chiarire che le patate non andrebbero sbucciate prima di essere messe in acqua a bollire perché esse, private della buccia, non riescono a trattenere le sostanze più solubili che sono appunto vitamine e sali minerali. Sono anche presenti percentuali, anche se minime, di tiamina, riboflavina, magnesio, fosforo, ferro, zinco.
Proprietà nutrizionali per 100 grammi di prodotto
Per quanto riguarda il puro aspetto energetico, la patata è un alimento ingiustamente diffamato perché ritenuto ingrassante; invece è utile sapere che 100 gr. di patate normali conferiscono appena 85 calorie, a fronte delle 260 – 270 date dal corrispondente peso di pane bianco: non è dunque una questione di patate ma di condimento e di sughi con cui esse vengono preparate.
- Proteine: 2,1 grammi
- Lipidi: 1 grammo
- Carboidrati: 17,9 grammi
- Fibre totali: 1,6 grammi
- Potassio: 570 mg
- Fosforo: 54 mg
- Vitamina C: 15 mg
È molto importante segnalare che il livello di colesterolo è uguale a 0 mg!
Tossicità
In cucina
Curiosità
La fotografia a colori è nata anche grazie alle patate. I fratelli Lumiére usarono la fecola di patate per mettere a punto, nel 1904, le lastre Autochrome, antenate delle pellicole fotografiche moderne.
Strofinando una patata sul parabrezza dell’auto si impedisce che si formi d’inverno la patina di ghiaccio, che occorre poi rimuovere faticosamente con il raschietto…
Nel 1565 Filippo II di Spagna inviò al papa un certo quantitativo di patate, che vennero scambiate per tartufi e quindi assaggiate crude, con ovvio disgusto.
Nella zona della Risalta (Cuneo), la patata viene chiamata in dialetto trifola, tartiflao tartifola per la somiglianza al pregiato tartufo.